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POZZO d’ADDA,
Via UNITÀ D’ITALIA: UNA QUESTIONE PRIORITARIA E DELICATA
Ore 18.50 - la situazione ancora invariata: numerose famiglie residenti in via Unità d’Italia ancora senza acqua calda e riscaldamento spento a casa di una rottura dell’impianto di “teleriscaldamento” realizzato in forza di una convenzione sottoscritto ad inizio gennaio del 2011 fra Comune di Pozzo d’Adda e la Soc. ECO ENERGIA srl
Questo fatto mette in EVIDENZA una questione in questi anni dimenticata, sempre affrontata solo per ragioni elettorali a ridosso del voto
Io che non sono stato eletto, a distanza di 5 anni dalle prossime elezioni, comincio a parlarne perché non sia argomento strumentale ed elettorale.
Al di là del valore ambientale che possano rappresentare le energie rinnovabili, la CONVENZIONE presenta alcune visibili storture (quanto meno “curiose”per taluni aspetti) che meritano approfondimenti da parte della nuova amministrazione.
Il Comune NON può girare la testa dall’altra parte rispetto ad GRAVE DISAGIO vissuto da una parte della cittadinanza, in quanto è parte contraente di una convenzione che sta generando ciclici disservizi alle famiglie su un servizio primario.
Spero che il nuovo Sindaco voglia - prioritariamente - inserire l’importante questione nell’AGENDA POLITICA perché il disagio vissuto di via Unità d’Italia NON È UN FATTO PRIVATO.
Fra “cessioni”, “diritti” e “doveri” accolti e accettati, vi è quello di garantire la piena funzione di un impianto che produce energia.
#staytuned
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