Gentile Cittadino,
come
ho avuto modo di raccontare nel precedente post (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/la-bomba-di-natale.html)
il 22 dicembre, grazie ad una mia segnalazione a poche ora dall’inizio
dell’ultima seduta consiliare del 2016, è emersa una GRAVE inadempienza
dell'Amministrazione, che ha costretto il Sindaco a ritirare il bilancio di
previsione.
In forme e parole diverse, il Sindaco e il Segretario
Cittadino del PD hanno riconosciuto il lavoro e l’impegno profuso
costantemente nell’attività di controllo politico-Amministrativo (Minoranza
Consiliare) e ricevere pubblicamente i loro ringraziamenti ha rappresentato –
quantomeno – una piacevole novità visto che non più tardi di 2
mesi fa, il primo Cittadino non mancava di paragonarmi ad un noto
personaggio politico televisivo assai corrotto, clientelare, semi-mafioso e
pregiudicato.
Credo
si sia pentito di quella scivolata, o almeno spero e
comunque l'atmosfera del Santo Natale dovrebbe influire
positivamente anche sui più riottosi vetero-Comunisti (lo so,
non esistono più ma Lui ci tiene parecchio...)
Anche il Segretario del PD deve aver ripensato a quando
disse “Maggio è
assolutamente ininfluente e marginale rispetto all’azione politico
amministrativa di questo Comune”.
Due
piccoli sassolini che mi dovevo togliere dalla scarpa, sorridendo, prima di
cominciare a trattare l’argomento.
Le delibere riguardanti il Bilancio Comunale sono notoriamente fra
le più importanti che arrivano in approvazione del Consiglio Comunale, in
quanto definiscono strategie politiche dell’Amministrazione e modalità di
finanziamento.
Non è frequente imbattersi in un’Amministrazione Comunale,
che ritira le proprie delibere relative al Bilancio Comunale, figurarsi quanto penoso
possa essere confrontarsi con una Giunta, scandente al punto da esser costretta
a ritirarlo 2 volte in meno di 3 anni.
Questo è un vecchio post inerente il primo ritiro (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/09/in-120-giorni-record-di-mala.html)
E’
davvero un momento triste per Cassina dè Pecchi, i Cittadini sono sempre più
consapevoli – che aldilà delle convinzioni politiche e delle simpatie personali
che ognuno possa coltivare e maturare – che l’attuale Giunta comunale sia (prima di tutto) inadeguata ad Amministrare un Comune.
Il ritiro
di tutte le delibere di
Consiglio Comunale propedeutiche all’approvazione del Bilancio di Previsione (e
del Bilancio stesso) si è reso necessario a causa di una grave
manchevolezza in materia pubblicistica rispetto alla pubblicazione del Piano
triennale delle Opere ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 128
del D.Lgs 163/2006.
Occorre ricordare
che la pubblicazione attraverso Albo Pretorio dello stesso per 60 giorni ha la nobile
finalità di ricevere eventuali osservazioni prima della sua
approvazione definitiva da parte del Consiglio.
La pubblicazione assicura trasparenza e imparzialità
dell’attività amministrativa e tutela le situazioni giuridiche soggettive, o di
interessi diffusi.
La mancata o parziale
pubblicazione rende l’Atto Amministrativo incapace di produrre i suoi effetti (inefficacia degli Atti) e questo avrebbe
generato l’esposizione dell’intero Bilancio di Previsione a ricorsi “ad orologeria”, con conseguenze per il Comune che avrebbero potuto portare al
Commissariamento.
Il
principio di pubblicità impone che l’attività amministrativa sia sempre
conoscibile dall’esterno e che la pubblica amministrazione debba operare in
modo certo, semplice, chiaro e trasparente, fornendo le informazioni agli
interessati e rendendoli edotti
circa lo stato di avanzamento dell’azione amministrativa.
Ad
ogni modo, i ringraziamenti del Sindaco rendono l’idea di quanto importante e
delicato sia questo passaggio e spiace davvero apprendere che uno degli assessori
– accecato da rancore e frustrazioni varie – non abbia compreso la gravità del
momento al pari del Sindaco e del Segretario PD.
Peraltro,
dubito che abbia letto il Parere dell’Organo di Revisione 2017-2019 (prot. 31189 del 02/12/16 ) firmato dall’Organo di Revisione: avrebbe scoperto prima di me ed evitato di approvare la nota allegata al Bilancio ove sono attestati periodi di
pubblicazione “non corrispondenti al vero”.
La Delibera di Giunta n. 143 del 19/10/2016 "PIANO
TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE" OLTRE A non essere stata pubblicata per 60 giorni a differenza di
quanto attestato dal Revisore dei Conti, mi chiedo come abbia potuto scrivere
questo in
data 02/12/2016 quando i 2 mesi non erano ancora passati.
Ha il compito di garantire che l'attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge. Quindi esso esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del comune e delle istituzioni, verificando la legittimità delle spese e l’esatta riscossione delle entrate.
Redige un'apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del bilancio preventivo e del rendiconto, per questo trovare inesattezze da parte di chi è posto a garanzia della regolarità spaventa molto.
Due
parole sull’Organo di Revisore occorre spenderle, visto che è un professionista
pagato con i soldi pubblici ed è giusto i Cittadini conoscano come funziona (o
non funziona) la macchina comunale.
A differenza di quanto succedeva nel passato, che veniva
eletto dal voto dell Consiglio Comunale, dal 2012
la nomina del Revisore dei Conti avviene per sorteggio
da parte della Prefettura.
Ogni Prefettura
costituisce un Albo dei Revisori dei Conti al quale chi ha titolo può iscriversi.
Ha durata
triennale e quando scade il mandato, gli Amministratori Comunali
contattano la Prefettura che procede ad individuare un
altro professionista per il nuovo mandato, attraverso estrazione fra gli
accreditati nell’Albo.
Oltre
all’indennizzo professionale, Cassina ha un aggravio di spesa perché – a
differenza del passato – il dottore sorteggiato non è
residente in Provincia di Milano e quindi compete al Comune di Cassina
pagare trasferta.
L’assessore al
Bilancio – con grande onestà intellettuale – disse in Consiglio ad ottobre
del 2015: “…questa parte del rimborso verrà quantificata, però così è e non
ci possiamo fare nulla”.
Se non può farci
nulla lui – che è assessore – figurarsi noi.
A domani.
Ho in
mente una proposta sul tema.
Andrea Maggio
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