martedì 27 dicembre 2016

INCREDIBILE: INESATTEZZE ANCHE NEL PARERE DEL REVISORE DEI CONTI



Gentile Cittadino,


 
come ho avuto modo di raccontare nel precedente post (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/la-bomba-di-natale.html) il 22 dicembre, grazie ad una mia segnalazione a poche ora dall’inizio dell’ultima seduta consiliare del 2016, è emersa una GRAVE inadempienza dell'Amministrazione, che ha costretto il Sindaco a ritirare il bilancio di previsione.

In forme e parole diverse, il Sindaco e il Segretario Cittadino del PD hanno riconosciuto il lavoro e l’impegno profuso costantemente nell’attività di controllo politico-Amministrativo (Minoranza Consiliare) e ricevere pubblicamente i loro ringraziamenti ha rappresentato – quantomeno – una piacevole novità visto che non più tardi di 2 mesi fa, il primo Cittadino non mancava di paragonarmi ad un noto personaggio politico televisivo assai corrotto, clientelare, semi-mafioso e pregiudicato.


Credo si sia pentito di quella scivolata, o almeno spero e comunque l'atmosfera del Santo Natale dovrebbe influire positivamente anche sui più riottosi vetero-Comunisti (lo so, non esistono più ma Lui ci tiene parecchio...)


Anche il Segretario del PD deve aver ripensato a quando disse “Maggio è assolutamente ininfluente  e marginale rispetto all’azione politico amministrativa di questo Comune”.


Due piccoli sassolini che mi dovevo togliere dalla scarpa, sorridendo, prima di cominciare a trattare l’argomento.


Le delibere riguardanti il Bilancio Comunale sono notoriamente fra le più importanti che arrivano in approvazione del Consiglio Comunale, in quanto definiscono strategie politiche dell’Amministrazione e modalità di finanziamento.


Non è frequente imbattersi in un’Amministrazione Comunale, che ritira le proprie delibere relative al Bilancio Comunale, figurarsi quanto penoso possa essere confrontarsi con una Giunta, scandente al punto da esser costretta a ritirarlo 2 volte in meno di 3 anni.


Questo è un vecchio post inerente il primo ritiro (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/09/in-120-giorni-record-di-mala.html)


E’ davvero un momento triste per Cassina dè Pecchi, i Cittadini sono sempre più consapevoli – che aldilà delle convinzioni politiche e delle simpatie personali che ognuno possa coltivare e maturare – che l’attuale  Giunta comunale sia (prima di tutto) inadeguata ad Amministrare un Comune.


Il ritiro di tutte le delibere di Consiglio Comunale propedeutiche all’approvazione del Bilancio di Previsione (e del Bilancio stesso) si è reso necessario a causa di una grave manchevolezza in materia pubblicistica rispetto alla pubblicazione del Piano triennale delle Opere ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 128 del D.Lgs 163/2006.
 

Occorre ricordare che la pubblicazione attraverso Albo Pretorio dello stesso per 60 giorni ha la nobile finalità di ricevere eventuali osservazioni prima della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio.
 

La pubblicazione assicura trasparenza e imparzialità dell’attività amministrativa e tutela le situazioni giuridiche soggettive, o di interessi diffusi.
 
La mancata o parziale pubblicazione rende l’Atto Amministrativo incapace di produrre i suoi effetti (inefficacia degli Atti) e questo avrebbe generato l’esposizione dell’intero Bilancio di Previsione a ricorsi “ad orologeria”, con conseguenze per il Comune che avrebbero potuto portare al Commissariamento.


Il principio di pubblicità impone che l’attività amministrativa sia sempre conoscibile dall’esterno e che la pubblica amministrazione debba operare in modo certo, semplice, chiaro e trasparente, fornendo le informazioni agli interessati e rendendoli edotti circa lo stato di avanzamento dell’azione amministrativa.

Ad ogni modo, i ringraziamenti del Sindaco rendono l’idea di quanto importante e delicato sia questo passaggio e spiace davvero apprendere che uno degli assessori – accecato da rancore e frustrazioni varie – non abbia compreso la gravità del momento al pari del Sindaco e del Segretario PD. 


Peraltro, dubito che abbia letto il Parere dell’Organo di Revisione 2017-2019 (prot. 31189 del 02/12/16) firmato dall’Organo di Revisione: avrebbe scoperto prima di me ed evitato di approvare la nota allegata al Bilancio ove sono attestati periodi di pubblicazione “non corrispondenti al vero”.
 
 

La Delibera di Giunta n. 143 del 19/10/2016 "PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE" OLTRE A non essere stata pubblicata per 60 giorni a differenza di quanto attestato dal Revisore dei Conti, mi chiedo come abbia potuto scrivere questo in data 02/12/2016 quando i 2 mesi non erano ancora passati.

 

Sono misteri che qualcuno dovrà chiarire.

 

Il Revisore dei Conti è un organo di controllo interno.

Ha il compito di garantire che l'attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge. Quindi esso esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del comune e delle istituzioni, verificando la legittimità delle spese e l’esatta riscossione delle entrate.

Redige un'apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del bilancio preventivo e del rendiconto, per questo trovare inesattezze da parte di chi è posto a garanzia della regolarità spaventa molto.


L'argomento è davvero serio - perché aldilà della prepotenza politica che ha caratterizzato l'azione del Sindaco in questa prima metà di legislatura - chi fa politica comprende i momenti delicati e il Sindaco e il segretario del PD hanno compreso il passaggio.

 

Due parole sull’Organo di Revisore occorre spenderle, visto che è un professionista pagato con i soldi pubblici ed è giusto i Cittadini conoscano come funziona (o non funziona) la macchina comunale.

A differenza di quanto succedeva nel passato, che veniva eletto dal voto dell Consiglio Comunale, dal 2012 la nomina del Revisore dei Conti avviene per sorteggio da parte della Prefettura.

Ogni Prefettura costituisce un Albo dei Revisori dei Conti al quale chi ha titolo può iscriversi.

Ha durata triennale e quando scade il mandato, gli Amministratori Comunali contattano la Prefettura che procede ad individuare un altro professionista per il nuovo mandato, attraverso estrazione fra gli accreditati nell’Albo.

Oltre all’indennizzo professionale, Cassina ha un aggravio di spesa perché – a differenza del passato – il dottore sorteggiato non è residente in Provincia di Milano e quindi compete al Comune di Cassina pagare trasferta.

L’assessore al Bilancio – con grande onestà intellettuale – disse in Consiglio ad ottobre del 2015: “…questa parte del rimborso verrà quantificata, però così è e non ci possiamo fare nulla”.

Se non può farci nulla lui – che è assessore – figurarsi noi.

A domani.

Ho in mente una proposta sul tema.

 

Andrea Maggio
 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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