Come una lunga tradizione locale insegna, anche la Giunta Balconi - appena i Cittadini vanno in ferie - approva qualche provvedimento che meritava di essere discusso.
Arriva l'estate e a Cassina si approvano documenti di interesse comunitario, senza esser condivisi, nonostante l'argomento sia sensibilmente di carattere urbanistico.
Senza dire niente a nessuno, zitti-zitti, da quando si sono insediati hanno approvato la seconda modifica alla convenzione "riqualifica ex Nokia Siemens"
Facciamo un salto indietro.
Non ho mai avuto parole tenere nei confronti delle idee urbanistiche della passata Amministrazione e dalle pagine di questo Blog in molti avete seguito la lunga battaglia politico-consiliare intrapresa con la Giunta Mandelli affinché le previsioni documentate non si realizzassero.
Ma le regole della democrazia sono da sempre molto chiare: chi vince ha il diritto/dovere di governare e - chi perde come me - non può che evidenziare le criticità, stimolare riflessioni politiche e sociali, consapevole che alcune previsioni urbanistiche è inevitabile che si realizzino.
La scelta di prevedere - oltre ai 7.000 mq commerciali - fino a 44.000 mq di capannoni a servizio logistica all'interno dell'area ex Nokia Siemens fu una scelta che ho contestato subito, ma era coerente a un PGT (al quale ho votato contro) nefasto.
Il PGT e le previsioni urbanistiche insite nell'ambito ex Nokia sono deleterie per il paese, mi auguro che l'attuale Amministrazione riesca a riconsiderare i miei consigli.
Rendere la previsione urbanistica più funzionale alle esigenze di questo paese, prevedendo all'interno di quell'area un complesso scolastico nuovo.
Lo strumento è il PII
Ma è un discorso lungo per addetti ai lavori, per ora è importante che - a differenza di come i ben informati sostengono - non si proceda alla realizzazione di condomini di appartamenti senza implementare i servizi.
Senza il richiesto adeguamento alle nuove prevedibili "domande" dovuta all'incremento di residenti.
L'attuale Amministrazione non parla e dopo la prima modifica alla convenzione - con la quale (misteriosamente) la Giunta comunale decise di concedere proroghe e sanare di fatto inadempimenti contrattuali in carico al privato - arriva in sordina la seconda.
La Convenzione stipulata a novembre 2018 dalla Giunta Mandelli, sostanzialmente identica alla bozza approvata in quel caldo mezzogiorno di agosto tra lo stupore di un paese, oltre ad essere scritta male, ha rappresentato la pagina buia della politica cassinese.
Ho parlato a lungo di obblighi assunti e mix di inadempienze che nessuno si è preoccupato di far rispettare.
La Giunta Balconi (non appena insediata e senza aver chiaro il funzionamento della macchina pubblica) ha addirittura approvato la "sanatoria" dei ritardi del privato.
Impressionante.
Come mai sono stati conferiti i titoli di agibilità ai locali oggi occupati dai negozi, senza che fosse stata completata la strada di collegamento con via Mazzini?
Perché sanare i ritardi? Come può un Sindaco (alla prima candidatura) approvare come "primo atto politico" della legislatura la modifica a una Convenzione attorno a cui girano circa 20 mln di euro?
Alla frase - agibilità concesse al collaudo delle opere - viene miracolosamente aggiunta la parola "parziale".
Quindi le agibilità dei locali privati (e conseguentemente consentita l'apertura) sono concesse anche se le opere "a scomputo oneri" non sono state terminate.
Quindi in data 16 ottobre 2019 “per permettere una più celere fruibilità degli esercizi commerciali presenti all’interno del Complesso Immobiliare ex Nokia Siemens”, l’Amministrazione sottoscrisse la modifica alla convenzione urbanistica consentendo l'apertura sanando ritardi e negligenze del privato.
Una delibera sufficientemente complessa, farina del sacco di qualche esperto, che riporta nel testo che l'apertura dei negozi è un chiaro "interesse pubblico".
Sono cresciuto in una casa dove l'interesse pubblico è che il privato apra la propria attività dopo aver realizzato quanto pattuito dal Comune "per nome e conto dei cittadini delegati".
Ma a casa mia vive un Amministratore pubblico, degli "espertoni" ne facciamo a meno.
Come ho già avuto modo di dire, fra questa e la passata Amministrazione, vedo importanti similitudini e una certa coerenza.
Sicuramente riconosco la medesima sciatteria, la carente gestione dell'ordinario, ma soprattutto riconosco identica difficoltà ai confronti.
La Balconi aveva promesso di effettuare diverse assemblee pubbliche prima di assumere decisioni in proposito, non lo ha fatto alla prima modifica e nemmeno alla seconda che adesso vi racconterò.
La seconda modifica della convenzione riguarda la "Casa della Salute" prevista fra le opere da realizzarsi a scomputo, uno degli obblighi in capo all'attuatore era quello di realizzare (fra le altre cose) una struttura di 250 mq a uso servizi di pubblica utilità ("Poliambulatorio").
La seconda modifica della convenzione – anche questa volta senza coinvolgere nessuno – proposta dal Privato prevede l’acquisizione al patrimonio del Poliambulatorio “….allo stato di rustico versando al Comune la somma necessaria al suo completamento”.
Non conosco il computo per determinare “la somma necessaria” al completamento dei lavori, quello che so è che se un privato propone al Comune la consegna a rustico in cambio di denaro, nel migliore dei casi si erode ulteriormente il fondo milionario determinato come fondo oneri a carico del privato.
Proponendolo il Privato, mi viene difficile pensare non sia interessato a farlo, che non abbia vantaggi.
Fosse anche solo per lo svincolo della relativa fideiussione a garanzia;
e già…!!
PS – ultima cosa, peraltro la più delicata.
Curioso che nessuno abbia detto nulla sulla Società sarda improvvisamente entrata in convenzione (Comune di Cassina de’ Pecchi e le società OFFICINE MAK S.R.L., SORGENTE
SOLARE COSTRUZIONI S.R.L. e S.C. EVOLUTION S.P.A. ) e che ha sottoscritto il primo accordo modificativo della Convenzione
Ne parleremo.
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