sabato 6 gennaio 2018

COMINCIAMO CON L'URBANISTICA: ALTRO TASSELLO FALLIMENTARE


Come promesso, risponderò alle diverse sollecitazioni scritte ricevute da residenti del Quartiere Aurelia e Zona “Castello”.
Purtroppo in questi primi 3 anni e mezzo di legislatura non abbiamo avuto un vero e proprio assessore all'urbanistica (Medei) in grado di offrire risposte valide in materia.

Eletto nelle file di un Comitato Civico (emanazione del PD) è risultato un bravo organizzatore di “gruppi di cammino" (e non scherzo)ma per il resto non ha idea di cosa sia l'urbanistica alla quale è stato nominato.

Non che gli altri assessori siano mostri di competenza e conoscenza nelle rispettive deleghe, un po' tutti leggono la "velina" imboccata dagli uffici, purtroppo questa è la Giunta, ma l'urbanistica è oggettivamente molto complessa (molto tecnica) e la scelta del PD di nominare Medei è apparsa sin da subito azzardata.

Oggi - anche alla luce delle dichiarazioni dei protagonisti riferite ad un PGT da scuola elementare - l'urbanistica appare come un fondamentale tassello del quadro fallimentare di questa legislatura.



Fu l'unico a difendere la disastrosa previsione viabilistica del centro con il suo #statesereni ("le novità fanno sempre paura") fino a quando insieme all'allora assessore alla viabilità Chiarella non è stato sommerso dalle firme dei Cittadini contrari.

Per iniziare, a chi non è un tecnico della materia e non ha l'umiltà di ascoltare i suggerimenti (vi racconterò,  ricordatemelo per un prossimo post) suggerisco deleghe meno "impattanti" rispetto al territorio, ad esempio "assessore alla trasparenza", "assessore alla partecipazione", "assessore alle pari opportunità", "assessore alla pace".

Tutte deleghe "..molto importanti" - ci mancherebbe - ma rispetto all'Urbanistica sono deleghe di mero indirizzo. 

La situazione venutasi a creare nel quartiere Aurelia/zonaCastello è frutto di una politica cassinese poco reattiva, affollata da assessori improvvisati "...hanno chiuso il recinto tardi e quando i buoi erano già scappati".


Vediamo cosa è successo:

Il PRG del 2003 – in seguito misteriosamente riadottato (strumento urbanistico locale antecedente al PGT approvato dall'attuale Amministrazione) assegnò un incremento dello 0,20 metri quadri per metro cubo della capacità edificatoria nelle “...zone omogenee classificate come B1 di completamento residenziale soggette ad intervento edilizio diretto da determinare un indice fondiario pari ad 1 metro quadro per metro cubo”.

Con questo incremento volumetrico, l'Amministrazione di sinistra del Sindaco Mele volle offrire ai residenti della zona, la possibilità di “….alzarsi di un piano, per costruire appartamenti per i figli...”.
 
Una scelta politica dell'allora Sindaco Mele che (voglio credere) aveva come principale obiettivo, quello di rafforzare la comunità mantenendo i figli dei cassinesi in paese.

In linea di massima, una scelta condivisibile.

Ma il centrosinistra cassinese - sappiamo - nei decenni di governo ininterrotto ha (come il diavolo) fatto le pentole e non i coperchi.
NON SO DIRE SE VOLUTAMENTE, ma gli articoli 3 e 19 delle norme tecniche di attuazione, le Norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale disciplinano il calcolo della volumetria residenziale e della superficie lorda di progetto secondo un criterio di altezza reale di piano escludendo al volume i porticati privati, i locali di sgombero, i vani scale, gli ascensori, i sottotetti, con altezza media di interpiano inferiore a 2,70.

La questione è tecnica ed ecco che, come ogni qualvolta i “sinistri” hanno messo mano a questioni complesse, l'errore urbanistico è stato puntuale come orologio svizzero.
 
Di fatto, l’applicazione combinata dei su indicati fattori anzidetti, unita alle sopraggiunte leggi in materia di recupero dei sottotetti ingenererò sulle aree interessate interventi edilizi privati di nuova costruzione.
 
Nel corso della legislatura successiva, anch'essa di centrosinistra (Sindaco Ginzaglio) in forza dello strumento urbanistico approvato dal Sindaco Mele, cominciarono a sorgere edifici privati, ingenerando uno sbilanciamento marcato fra le caratteristiche tipologiche degli insediamenti residenziali esistenti.

Un fenomeno che interessò i terreni del Quartiere Aurelia e zona “Castello” (villette e bifamiliari): grosse ville furono abbattute per lasciare spazio ad interventi differenti per numero di unità immobiliari.

Come scrivevo una decina d'anni fa, a seguito di questa "falla urbanistica" (qualcuno considerò la scelta assolutamente pensata in chiave punitiva per i residenti e una manna per le immobiliari) con evidenti problemi per calibro delle strade comunali, aree di sosta e la divenuta insufficiente dotazione dello standard di parcheggio pubblico corrente.

Il depauperamento delle risorse essenziali del territorio esistente fu oggetto di petizioni (una delle quali fu seguita direttamente da un giovane (lo sono ancora!!!!) Maggio Andrea, con qualche capello e dente in più), forti lamentele da parte di chi, residente in zona, ha visto sottodimensionati i servizi prima destinati a un numero di nuclei familiari, improvvisamente aumentato in coerenza al numero di appartamenti (sorti al posto delle grosse ville)

Abitazioni unifamiliare o bifamiliare contornata da ampio giardino privato pertinenziale erano sostituite da nuove voluminose palazzine residenziali plurifamiliari, proliferate in forza di un PRG amico delle immobiliari.

Vi ricordo che gli ambientalisti di oggi, Partito Democratico, sono gli stessi che in quei giorni inserivano 37 ambiti di trasformazione nel Piano Regolatore.
 
Ma sono ambientalisti a corrente alternata, dopo 4 anni vedrete che diranno al "loro" assessore civico Medei, che è arrivato il momento di tornare a costruire.
 
In quei giorni sedevo in Minoranza consiliare (capogruppo UDC) e la giunta di centrosinistra - da tutti considerata la più inutile di sempre (mai stata in grado di decidere nulla a causa delle spaccature sorte nel primo anno) – era guidata dal Sindaco Simona Ginzaglio.



Una persona che ho sempre stimato e apprezzato personalmente, ma che non ebbe la forza di intervenire, per tamponare il problema, a capo di un'Amministrazione nata morta schiacciata dallo “scandalo cooperative edilizie” che a Cassina travolse tutto e tutti.

Compresa Simona, in balia di una classe politica troppo coinvolta dalle dinamiche delle cooperative cassinesi.

Eppure, lo ripeterò sempre, pur avendo fatto le mie “battaglie” seduto dai banchi della minoranza, il Sindaco Simona Ginzaglio ha sempre ascoltato le argomentazioni e rispettato i Consiglieri Comunali, guadagnandosi la mia stima.
 
Custodisco con piacere un articolo, dove giovanissimo difendevo dai banchi della minoranza difendevo il Sindaco dagli attacchi personali.

Simona avrebbe molto da insegnare a Mandelli, che ha definito “cinici mercificatori” addirittura Consiglieri Comunali di Maggioranza, persone che a 18 euro al mese – con il loro costante voto - lo tengono ancorato alla poltrona di Sindaco.

Comunque, sulle ceneri della caduta Amministrazione Ginzaglio (che ebbe il grave difetto di restare ancorata a dinamiche interne ai DS – democratici di sinistra) si aprirono 4 anni di giunta di centrodestra (gli unici in 19 anni).

Furono i 4 anni dei lavori pubblici (Torrione, Seminterrato Unes, Piste ciclabili congeniali, Don Verderio, controsoffitti scuola media ecc).
 
Al nostro insediamento in Giunta, la zona  era solo parzialmente compromessa sotto il profilo estetico/ambientale e dei servizi, ma l'Amministrazione era consapevole dei problemi e non impreparata come l'attuale e fra le prime delibere della legislatura ve ne fu una con la quale dava mandato agli Uffici comunali a prestare “….una doverosa urgente attenzione con diverse articolazioni delle modalità di assenso per il rilascio dei provvedimenti di edilizia abitativa” nelle zone della nostra cittadina, il quartiere Castello e il quartiere Aurelia.

Un chiaro indirizzo agli uffici di prendere atto che l’applicazione delle norme tecniche di approvazione per le zone B1 di completamento residenziale ha dato origine a fenomeno disomogenei di trasformazione urbanistica.
Si trattava di arginare il fenomeno di queste villette trasformate in mini-condomini di 6/8 appartamenti in pratica, visto che il quartiere Castello (ancora il Q Aurelia non era interessato a pieno) si erano già viste di diverse di queste situazioni, prima dell'approvazione del PGT e che lo strumento bloccasse definitivamente questo fenomeno.

 
Una delibera che (nei fatti) complicava - ancor prima del pgt - la vita alle immobiliari, perché chi aveva comprato la villetta in quella zona del paese, non perdesse la privacy e comfort per cui aveva optato per la villetta  
Si ebbe coraggio per rimediare all'errore di una sinistra (PD), sempre stata – nel migliore dei casi - pasticciona in tema urbanistico.

In questa legislatura nel delicato ruolo l'assessore all'urbanistica ha sistemato l'assessore civico Medei (impreparato come pochi) ma l'incarico tecnico estensore del pgt è (#opppplàlà) all'arch. Boatti, lo stesso che prima delle elezioni aveva tenuto assemblea pubblica della Sinistra in sala consiliare.  

Se non lo sapeva, lo scoprirà leggendo il blog.


Trasformazioni del territorio hanno dato luogo peggioramento dell’impianto visivo del contesto residenziale e non rilasciare nuove concessioni se non previa accurata verifica della sussistenza delle condizioni generali a garantire l’effettiva disponibilità delle opere di urbanizzazione relative ai parcheggi pubblici
In altre parole, con quella delibera fatta subito, la politica riuscì a rispondere ad un problema.

Da quel momento cassina non avrebbe più accettato di “monetizzare i parcheggi”.

Cosa vuol dire?

Una legge - conosciuta come legge Tognoli - stabilisce qual è la percentuale dei parcheggi in base alla volumetria che io vado a realizzare, implica la costruzione di un numero parcheggi privati all’interno di una costruzione che il privato amplia.

Le Amministrazioni scadenti come l'attuale – spesso e volentieri – accettano che il privato (per non privarsi dei metri quadri per costruire parcheggi) monetizzi i parcheggi, evitando la loro realizzazione a fronte del versamento di un corrispettivo economico.

Questo per non sottrarre metratura all'edificazione progettata., indi per cui cubatura potenziale.
 
Io resto a disposizione di tutti, per eventuali chiarimenti.

La scelta del PD di nominare Medei assessore all'Urbanistica (candidato a capo di una lista civica che del PD è emanazione) ha rappresentato un altro significativo tassello del quadro fallimentare della legislatura, perché governare il territorio non è come amministrare un condominio o organizzare i (seppur utili) gruppi di cammino

Alla prossima dobbiamo parlare di urbanistica vera, perché a quanto pare il pd (ambientalisti a corrente alternata)dopo aver tenuto fermo per 3 anni e mezzo sembra che abbia dato qualche idea al suo assessore “civico” e magari vi anticipo qualcosa.

Saluti

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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