giovedì 4 gennaio 2018

"MANDELLOCRAZIA", FARRAGINOSA E AVVOLTA DAI MISTERI


Alcuni mi hanno chiesto informazioni sugli Ecomostri che stanno sorgendo nel quartiere Aurelia, l'opinione pubblica cassinese sta concentrando l'attenzione su queste edificazioni che stanno snaturando una zona.

Perdonatemi, ma della questione scriverò domani (se avessimo avuto un assessore all'urbanistica probabilmente non sarebbe servito un mio intervento in proposito) oggi devo assolutamente scrivere di un altro mistero in questo Comune.

Nessuno fra i membri di maggioranza è riuscito a svelare, il perché di alcune determine.

In pratica, non mi resta che chiedere per iscritto all'Ufficio Tecnico alcuni chiarimenti e aspettare con pazienza la risposta fumosa che arriverà nei tempi biblici, a cui le "tartarughe democratiche" mi stanno abituando.

In questi anni è capitato di tutto, indirizzo a cui inviare le risposte sbagliato, alcune risposte dimenticate, altre solo fatte bollire sulla scrivania, perchè (credo) hanno cose più importanti da fare, che rispondere ad un Consigliere Comunale.

Nell'esercizio delle mie funzioni, ma credo sia interesse di tutti i Cittadini, chiederò alcune spiegazioni sulla DETERMINAZIONE N. 1030 DEL 22 dicembre 2017 a firma del Responsabile ​Area Servizi Tecnici.

Premesso che la determina n. 1030 del 22 dicembre 2017 porta la "firma assolutamente autorevole" di Mister 300.000 € (premi e incentivi di legge esclusi, ovvio) pescato in riva all'Arno qualche anno fa, dopo una complicata selezione da parte di una commissione di gara nominata dalla giunta.

E' lo stesso "Golden-Boy" che ha già messo la firma sulla proroga del contratto manutenzione verde pubblico, all'impresa più contestata dai Cittadini degli ultimi 30 anni, perché "...ha lavorato con diligenza e professionalità per tutto il periodo contrattuale e pertanto non si palesano motivi per non prorogare l’appalto data la necessità del servizio".

(http://andreamaggio.blogspot.it/2017/06/follia-verde-pubblico-proroga-del.html)

Difficile pensare che sia colpa sua, è una delle 6 figure apicali finite a capo delle diverse aree del Comune in tempi di "Mandellocratica", non sarebbe legittimo aspettarsi qualcosa di diverso in questo clima disastroso.

Pensate, che sempre per un non meglio precisato "...chiaro interesse pubblico", l'attuale Amministrazione ha addirittura aumentato – da 6 a 7 – le figure apicali del nostro Comune.

La scorsa Amministrazione – di cui ero assessore – era scesa a 5, per ottenere qualche risparmio, in Mandellocrazia usano i vostri soldi come se giocassero a monopoli.

Ovviamente, è già stato attivato il procedimento per fare arrivare - chissà da dove - la nuova figura apicale dell'Area 1 (Finanze) mentre come feci quand'ero assessore ai lavori pubblici avrei preferito si valorizzasse personale interno.

Tornando alla determina n. 1030 del 22 dicembre 2017 avente per OGGETTO: SERVIZI DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI, PULIZIA SUOLO PUBBLICO E GESTIONE SERVIZI - CEM AMBIENTE 2017. IMPEGNO DI SPESA occorre sapere le motivazioni per le quali il nuovo appalto CEM (2017-2025) non è stato ancora avviato.

Era stata prevista una data di inizio nel mese di ottobre 2017 e due mesi dopo non è stato ancora avviato.

Fino a qui, nulla di strano. Diciamo che i ritardi in Mandellocrazia sono all'ordine del giorno, talvolta strumenti dietro i quali celare ipocrisie (ne parleremo)

Piuttosto, è assai curioso che in Determina vi sia riportato che "...la procedura di scelta del contraente può essere effettuata sulla base delle disposizioni vigenti in materia di procedimenti di spesa in economia, ed in particolare ai sensi del Regolamento Comunale per l’esecuzione di lavori, forniture e servizi in economia e l’importo stimato per detto servizio non eccede la soglia netta di € 20.000,00" ossiatale soglia ha reso possibile e legittimo affidamento del servizio" e poi continui a leggere che si va ad "...integrare il cap 2900 del Bilancio Pluriennale 2016/2018, n. 370/2017 - a favore di Cem Ambiente S.p.A. per un importo pari a € 87.132,00"

AFFIDAMENTO DIRETTO, senza gara d'appalto, una procedura "semplificata" ammessa per gli appalti, ossia le acquisizioni inferiori alla soglia che la legge nazionale indica 40.000 € e il Regolamento Comunale limita ulteriormente a 20.000 €.

Il mistero è perchè con la stessa determina si va ad integrare l'impegno di spesa di 87.132,00 € cifra ben superiore alla soglia di € 20.000 che rende possibile e legittimo l'affidamento diretto del servizio al CEM​ e soprattutto il contratto CEM dev'essere ancora avviato.

Aldilà delle scuse tecniche propinate dalle tartarughe democratiche, che arriveranno certamente resta l'angoscia per un sistema farraginoso, la "Mandellocrazia" chiama i Consiglieri ad approvare un Bilancio di Previsione (lunghe discussioni sul migliaio di euro ridotto o aumentato rispetto ai singoli servizi) e arrivare al 22/12/2017 per leggere che d'Ufficio si proceda ad integrare di 87.132,00 € un impegno di spesa, con procedura semplificata, ad assestamento avvenuto (dopo novembre) e per una realtà "...il cui nuovo appalto non risulta ancora avviato".

Sono certo che avranno mille chiacchiere da raccontare (mille giustifiche ai sensi della legge, che richiama il decreto e sostituisce l'articolo nella parte riguardante ecc ecc nelle more di una più attenta analisi ecc ecc )

Nel migliore dei casi mi diranno – come fecero in occasione della Determina n 616 del 01 ottobre 2015 (PROGETTO DEFINITIVO dei LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO DI CASSINA DE’ PECCHI) che contestai perchè non riportava il regolare visto di regolarità contabile da parte della regioneria del Comune: “Maggio, se vuoi fai ricorso”.
Le determinazioni che comportano impegni di spesa sono esecutive con l’apposizione del visto del responsabile del servizio finanziario di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria (ai sensi dell’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 e s.m.i.) ma invece - scusate ma lo devo scrivere - SE NE FOTTONO e invitano a prendermi un avvocato (da pagare con i miei 18 euro di indennizzo mensile) perchè come disse il Sindaco Mandelli "...Andrea Maggio, rassegnati. Abbiamo vinto noi e decidiamo noi...".

Chiudo ricordando che:

L’ANAC ha ben chiarito che "Le stazioni appaltanti hanno comunque la facoltà di ricorrere, nell’esercizio della propria discrezionalità, alle procedure ordinarie, anziché a quelle semplificate, qualora le esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto concorrenziale”




Andrea Maggio

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