lunedì 15 gennaio 2018

NO AI RINCARI ATM: ALZIAMO LA VOCE. INSIEME.


Nell'interesse generale, preferisco evitare ogni commento sull'ennesima baruffa fra consiglieri e assessori di maggioranza.

Fra tutte quelle a cui abbiamo assistito in questi 4 anni, questa ritengo sia la più squallida e - a dire il vero - non sarebbe nemmeno facile raccontarla ai Cittadini, perchè lontana anni-luce dall'interesse dei Cittadini e orchestrata in modo maldestro "in chiave elettorale" su un tema delicato quale l'urbanistica.

Non so se troverò la voglia di scrivere della questione, sicuramente non in questo momento che preferisco impegnare il mio tempo per temi reali e di grande attualità.

Uniti per Cassina - gruppo consiliare di cui sono capogruppo - è apertamente schierato contro l'aumento dei biglietti dell'ATM.

Siamo preoccupati per gli effetti nefasti del nuovo salasso sull’economia familiare, un aumento di circa 200 euro l'anno a persona, in quanto penalizzerà studenti e lavoratori che ogni giorno usufruiscono di questo servizio e bisogna coinvolgere tutte le forze politiche locali.

Bisogna sensibilizzare i rappresentanti politici, a tutti i livelli e mettere in atto ogni azione necessaria per convincere il Ministro delle Infrastrutture e il Sindaco di Milano Sala, a trovare una soluzione al problema. 

Non è accettabile questo continuo incremento dei costi ATM (50 centesimi a tratta) perchè i veri danneggiati, sono come sempre, i pendolari e tutte quelle persone che pagano regolarmente il servizio pubblico.

Purtroppo, la credibilità delle istituzioni è seriamente inficiata dal dibattito politico di bassa lega, in altre occasioni - recenti - su altre mozioni siamo stati costretti a veder alcuni colleghi giocare con i regolamenti consiliari, per non discutere nei tempi una mozione o - peggio ancora - per qualche misero vantaggio politico-mediatico.

Altre volte, abbiamo visto cadere nel vuoto le nostre proposte, solo perchè "...noi di maggioranza non possiamo votare una mozione di minoranza".

Attenzione, frase virgolettata e quindi realmente accaduta.
La Politica muore in questo modo e davanti a queste persone.

Oggi chiediamo una battaglia comune contro il maxi aumento che ha interessato la Metropolitana di Milano, un servizio divenuto fra i più costosi d'Italia.

La notizia era nell'aria ormai da tanto, anche perché in più occasioni l'amministrazione del Comune di Milano aveva sottolineato come i costi per la gestione del trasporto pubblico fossero aumentati, soprattutto per l'arrivo della metro M5 e per i lavori per la nuova linea M4.

Da qui, la necessità di far quadrare nuovamente i conti.

Sessanta milioni extra che andrebbero a finire nel piano economico triennale e inserito nel bilancio triennale che arriverà in giunta Milanese a gennaio e dovrà essere approvato entro fine febbraio.

Noi crediamo che i maggiori costi, si debbano compensare con la lotta agli sprechi e soprattutto “cominciando a far pagare quelli che saltano i tornelli”.
  
Si va dai 90 centesimi di Bari, all'1,10 di Napoli, fino all'1,50 di Roma e Torino; guardando all'Europa, mentre Milano si andrà a piazzare tra Parigi (1,90 euro) e Barcellona (2,15).  

L'ultimo aumento (da 1 euro a 1,50 euro) risale al 2011, quando si era appena insediata la giunta di centrosinistra di Giuliano Pisapia.

In 7 anni, ecco raddoppiare il prezzo del biglietto e - davanti a questi aumenti - occorre che il futuro governo si esprima in modo chiaro e inequivocabile sui mancati trasferimenti dallo Stato alla Regione Lombardia.

Evitare l'aumento dei biglietti ATM dal gennaio 2019, (che corrisponderà a un aumento di circa 200 euro l'anno a persona), in quanto penalizzerà studenti e lavoratori che ogni giorno usufruiscono di questo servizio.

Nella città di Milano, già è presente l'Area C che consiste in una tassa impropria di 5€ per l'ingresso in città, nata per limitare l'ingresso delle automobili in città e sensibilizzare l'uso dei mezzi pubblici.

È evidente che questo aumento del prezzo del biglietto, vada a penalizzare doppiamente i cittadini in quanto da una parte è presente l'area C e d'altra parte sarà presente l'aumento del biglietto ATM.

E’ arrivato il momento che anche Cassina dè Pecchi esprima il proprio malumore, rispetto ad una decisione penalizzante per i residenti – anche – del nostro Comune.

Chiediamo che con voce unanime, che il Consiglio Comunale approvi in fretta una mozione con la quale si chieda al Comune di Milano di rettificare la decisione prevista in Bilancio di Previsione di imminente approvazione e inviti il futuro Governo a versare alla Regione Lombardia, i mancati trasferimenti 


Andrea Maggio


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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