questa lettera (aperta), per dirLe, che ho accolto con favore la sua disponibilità a rivisitare il Regolamento di Polizia Urbana, portandolo a nuovo passaggio Consiliare a meno di dieci mesi dalla sua approvazione in Consiglio, ma l’argomento merita di esser trattato per intero.
Adeguare i Regolamenti Comunali è cosa giusta, tanto più i Regolamenti frutto di un “copia e incolla” di un testo adottato da qualche altro Comune d’Italia, che non può rispondere a pieno alle esigenze specifiche di un Territorio.
Tant’è che tornare in Consiglio, ammettendo la poca rispondenza di un Regolamento, è un gesto di indubbia intelligenza.
Detto questo, però, per non scadere nel populismo è bene non infittire troppo di mansioni, competenze e responsabilità i nostri operatori di Polizia Locale, senza aver prima chiaro se vi siano le risorse economiche adeguate ad assicurare maggiore e migliore sicurezza urbana.
Perché è facile di questi tempi “dire “chi deve fare cosa”, senza ahimè “dire come e con quali risorse” la politica intende affrontare i problemi, ad esempio, cominciando a dare mezzi strumenti e risorse adeguate rispetto ai Regolamenti che si prefigge di far rispettare.
Pertanto, prima ancora di considerare l’importante regolamentazione, che Lei correttamente propone di emendare, Le chiedo ad esempio, se l’impegno assunto da Regione Lombardia e Provincia di Milano, attraverso la fattiva collaborazione istituzionale concretizzatasi dal Protocollo d'Intesa siglato in data 27 novembre 2007, può o potrà giovare al finanziamento di progetti che riguardino il pattugliamento e la vigilanza delle aree urbane e/o delle strade, compresa la vigilanza degli esercizi pubblici e altro nel nostro territorio.
Come Lei saprà, questo Protocollo si inserisce tra le iniziative previste dalla Legge Regionale sulla Sicurezza (n. 4 del 2003) in cui si stabilisce che «la Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, concorre con gli enti locali alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana, a promuovere e realizzare, mediante accordi di collaborazione istituzionale, politiche integrate per la sicurezza urbana e il sostegno alle vittime della criminalità»nel caso specifico, ha dato il via al programma «Prevenire e Proteggere» e nel caso specifico, il Protocollo ha dato luogo al programma <
Le chiedevo, in altre parole, se Cassina accederà alla quota-parte dei 850.000 Euro stanziati dalla Regione e ai 150000 Euro messi a disposizione dalla Provincia per il finanziamento di progetti validi, inerenti la sicurezza nei Comuni e nel caso di una risposta affermativa, vorrei sapere quali.
Certo di una sua risposta, che non farà mancare in Consiglio Comunale, porgo i miei distinti saluti
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