Il 13 novembre l'assessore alla Cultura del nostro Comune ha chiesto dal Consiglio Comunale di approvare una delibera che consentisse al Comune di aderire all'ECOMUSEO.
Giusto per capire di cosa stiamo parlando: è un'iniziativa già
inaugurata tre settimane fa e che il nostro assessore si è improvvisamente ricordato che necessita di delibera consiliare per essere legittimata.
Un
mare di carta è stato già compilato da altri Comuni, carte e planimetrie,
definizione dei confini, sono stati reclutati esperti che - stando alle dichiarazioni ufficiali - si sono detti
disposti a lavorare su base volontaria per l'iniziativa.
In tutti questi anni di attività consiliare, di iniziative
come questa ne ho viste passare parecchie - più o meno tutte seduto fra i banchi della minoranza consiliare - e com'era prevedibile, ovunque ci siano Convegni incontri chiacchiere fumose da gettare negli occhi ai Cittadini "e soldi spesi a stretto giro", anche la nostra
Amministrazione (Regina dell'inconsistenza) si è precipitata per l'adesione.
Il Consiglio Comunale, ove la Maggioranza dei componenti vota per schieramento e per fiducia incondizionata rispetto all'assessore proponente addirittura sconoscendone gli atti, ha votato favorevolmente all'adesione a questo ECOMUSEO.
Ormai che abbiamo aderito al nulla, la
vera partita sarà capire "chi e come" riusciremo - insieme ai Comuni aderenti - a trovare una partnership degna e
(soprattutto) sponsorizzazioni.
Il dovere degli Amministratori è trovare sponsorizzazioni limpide, che garantiscano lunga vita a questo progetto (Ecomuseo) senza che
come tanti altri in passato, si esaurisca in fretta e smetta di volare al primo battito d'ali.
Sulle sponsorizzazioni dei privati alle iniziative pubbliche potrei - già in questa fase - dire molto, visto che in paese vi sono già sesempi che andrebbero affrontate.
Ma andiamo oltre, per il momento resto sul pezzo e mi limito di dire che certamente la cultura è uno di quei settori ove risulta difficile considerarlo come comparto
da assoggettare a contributi privati o - addirittura come nel caso dell'EcoMuseo - da rendere dipendente da finanziamenti provenienti da chissà chi e soprattutto perché.
Ho detto in Consiglio Comunale che "...se
la cultura è un valore e su questo siamo tutti concordi, le Amministrazioni hanno il dovere
come tutta la società ha l'obbligo di attenzionare la provenienza dei fondi e contributi".Continuando a monitorare il progetto affinché non modifichi la ragione e gli obbiettivi iniziali.
La
storia anche recente insegna che la solidarietà di un Territorio rispetto ad
iniziative dei singoli puó diventare "pelosa" e/o "interessata".
E l'interesse oggettivo divenire soggettivo.
Il momento è difficile e lo dimostra che il gemello di questo progetto - Ecomuseo Adda di Leonardo - è ad oggi mummificato per mancanza di risorse.
Sono passate settimane dall'inaugurazione ufficiale del neonato Ecomuseo della Martesana tenutosi a Villa Daccò di Gessate e - al momento in cassa - ci sono 3.500 €.
Oggi
se qualche Cittadino - disinteressato - versa del denaro personale a favore di
qualcosa penso che abbia validi motivi per farlo: ad esempio all'IBAN messo a disposizione degli ENTI per finanziare la ricostruzione dei territori colpiti da terremoto, ma possono farlo per altre numerose iniziative di raccolta fondi e finanziamento campagne.Ma parliamo di soggetti disinteressati ossia coloro che non sono mossi da ragioni soggettive.
Oggi è davvero complesso trovare dei privati disinteressati che versino denaro nelle casse pubbliche per finanziare progetti MISTERIOSI FUMOSI E INDEFINITI come l'ECOMUSEO
L'unica cosa chiara è che l'Ecomuseo ha già un coordinatore, il suo staff, la presidenza, amministratori
coinvolti, il comitato scientifico e associazioni e - per chiudere in bellezza - un Referente scientifico.
Per
il momento vediamo stelle e stellete e patacche varie, ma c’è da capire
quale progetto culturale e sovracomunale possa sopravvivere negli indirizzi politici delle singole Amministrazioni se non attraverso il contributo di qualche interessato o lo (sporadico) finanziamento culturale munto a qualche Ente (la Regione in genere è la mucca più "strizzata")
Ad ogni modo, senza sapere perché e a fare cosa, Cassina
vuole esserci e - con il suo proverbiale ritardo e la totale assenza di idee e
incapacità di qualificarsi - tende ad aderire a tutto ciò che si muove sul
territorio .Più per disperazione che altro.
Il nostro Comune - in questi 2 anni e mezzo - non hanno realizzato niente, un deserto da mostrare con vergogna.
L'unica opera che <l'inventario> delle risorse ecomuseali potrebbe
eventualmente tenere in considerazione è figlia legittima di una grande
operazione passata, che tutti ricordano: il TORRIONE
Il consiglio che ho voluto dare all'assessore è di inserire quest’opera nell’individuazione l'area territoriale di riferimento, visto che – grazie ad operazioni passate – è fra i pochi gioiellini da mostrare.
Ho chiesto di inserirla nella cartografia con la perimetrazione del territorio dell'Ecomuseo, anche se quando ero assessore - in fase di realizzazione - dovetti ascoltare le critiche di chi governa oggi.
Grazie a Dio, non li ascoltammo e oggi - il Torrione - rappresenta un patrimonio storico paesaggistico della zona.
Il torpore
sonnolento che caratterizza questa Giunta indurrebbe a votare NO ad ogni provvedimento tardivo come questo, che già vede Cologno Monzese, Gorgonzola, Gessate, Inzago, Rodano, Pessano con Bornago, Bellinzago Lombardo e Grezzago aver inaugurato la sede.Ma abbiamo difficoltà alle chiusure pregiudiziali, ci siamo astenuti con l'impegno di tenere monitorato il lavoro e risultati raggiunti dal progetto, limitandoci ad ulteriori considerazioni future.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
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