mercoledì 16 novembre 2016

4 ° APPUNTAMENTO: RIFORMA COSTITUZIONALE


Gentile Cittadino,  

la invito all'appuntamento che sai terrà domani sera - Giovedì 17 NOVEMBRE - PRESSO LA SALA CONSILIARE - ore 21,00 -  sulle ragioni del NO al prossimo referendum costituzionale.

La serata - organizzata dalla realtà dell'area Martesana "Comitato Famiglie per il NO" e che sostengo per la pacatezza con cui affronta alcuni temi delicati - ha un duplice scopo: quello di chiarire i termini di modifiche che sono sostanzialmente ignorate dai più e insieme illustrare le ragioni che CI HANNO SPINTO a schierarci risolutamente per il NO.

Non è la riforma della Costituzione che darà maggiore stabilità al Governo.
 
La stabilità di un Governo dipende dalla solidità della maggioranza parlamentare che lo sostiene, possibilmente senza SALTI DELLA QUAGLIA.

Il nuovo Senato, per composizione e funzioni, non sarà realmente rappresentativo di Regioni e autonomie locali e non avrà la possibilità di incidere realmente sulle leggi che riguardano i territori e non sarà più eletto dai cittadini.

Il nuovo procedimento legislativo è più complesso e variabile di quello attuale: è prevista una pluralità di procedimenti a seconda delle diverse possibilità di intervento del Senato (per materia e fonte normativa) che porterà a maggiori incertezze e conflitti procedurali

La riforma non allarga gli spazi di rappresentanza e non da adeguate garanzie alle minoranze politiche.

È tutto rimandato a modifiche dei regolamenti e leggi future, e alla legge elettorale che visto l'attuale ITALICUM  non lascia intravedere nulla di buono.

C’è un’eccessiva centralizzazione delle competenze legislative e dei poteri decisionali, aspetto pericoloso se considerato alla luce della vittoria di un "Voto di protesta"

Non vi sono garanzie di uno spazio di autonomia legislativa per le Regioni

Non c’è una vera riduzione degli sprechi.

 Il risparmio è quantificabile, ad oggi, nella cancellazione delle indennità dei senatori (circa 40 milioni).

Il solo ballottaggio previsto dall'Italicum costerebbe molto di pi di tutti i risparmi annunciati con la riforma.

i potrebbe fare di più e meglio modificando i soli Regolamenti, ponendo vincoli e limiti a diarie e rimborsi, e riducendo gli emolumenti.

Tutto ciò si sarebbe potuto definire con legge ordinaria, senza stravolgere la Carta Costituzionale che rappresenta i valori comuni e non di una parte politica.

Lo Stato  tornerà a fare leggi su materie che ricadono sulla vita delle comunità locali, dalla sanità all’uso del territorio, senza che le Regioni possano opporsi.


Non sarà più necessaria una larga maggioranza per eleggere il Presidente della Repubblica

La legge elettorale, voluta dallo stesso Governo che ha proposto le modifiche costituzionali, e che, per giunta, ha posto la questione di fiducia per ottenerne l’approvazione, non è oggetto del referendum, ma con questa riforma, attribuirebbe ad un solo partito, anche se poco rappresentativo dell’elettorato, un potere eccessivo sulle istituzioni del Paese

IO VOTO NO e domani sera - Giovedì 17 NOVEMBRE ore 21,00 -  venite in sala consiliare per l'assemblea sulle ragioni del NO al prossimo referendum costituzionale.

Saluti


Andrea Maggio

 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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