Dopo il lungo post di ieri (http://andreamaggio.blogspot.com/2020/02/cartella-clinica-comunale-seria-ma-non.html)
necessario, ma molto "pesante" oggi scriverò qualcosa di più leggero.
Il post è stato davvero un
mattone per tutti (anche per me!!) ma era dovuto, oggi mi limito a
sottolineare alcuni aspetti.
Rispetto alla questione, ieri sera ho
visionato alcuni documenti interessanti, che rafforzano la mia convinzione: il
Problema non è così grave come è stato rappresentato nel Comunicato diramato dall’Amministrazione,
il 12 febbraio.
Entro il 6 marzo la Corte dei
Conti si esprimerà rispetto a quanto accaduto a Cassina d/P – fra il 2016
e il bilancio di previsione del 2019 – ma al di là di quali siano le
responsabilità che la CdC potrebbe individuare, un’idea me la sono fatta e
sufficientemente chiara: I CONTI NON SONO A RISCHIO NEL PLURIENNALE.
Non voglio esprimermi nel
merito - resto in attesa come tutti della CdC - per mia esperienza dubito si possa configurare danno
erariale per Amministratori Comunali su differenti (errate?) imputazioni.
Visto che le stesse sono causa e conseguenza di scelte gestionali sottoposte.
Visto che le stesse sono causa e conseguenza di scelte gestionali sottoposte.
Da una ricerca che ho avviato, non risultano
agli Atti d’indirizzo che compromettano la parte Amministrativa sul FCDE e non
credo che esistano altri strumenti (illegittimi e non riconosciuti) che abbiano
determinato errate imputazioni da parte dell’organo esecutivo.
Che è bene sapere, non è il gestionale.
Ad ogni modo, ripeto attendo di capire
quali “..decisioni
sanzionatorie" interverranno entro il 3 marzo, dopo che la Corte dei Conti avrà
analizzato i rendiconti di gestione 2016-2017.
Se vi saranno responsabilità, è giusto che
vengano chiamate a rispondere.
Una Giunta comunale – che detta linee politiche previo ottenimento dei pareri di competenza, visti di regolarità contabile e parere di revisione dei conti – in genere non scivola in tal bucce di banana.
Una Giunta comunale – che detta linee politiche previo ottenimento dei pareri di competenza, visti di regolarità contabile e parere di revisione dei conti – in genere non scivola in tal bucce di banana.
In genere. Sono curioso di sapere cosa ci dirà la Corte.
Ad ogni modo, qualunque sia la decisione sanzionatoria, di una cosa sono convito:
il Comunicato diramato dall’Amministrazione sia stato eccessivo, scritto frettolosamente sull’onda emotiva e – soprattutto – dettato da un’inesperienza che adesso comincia a stancare.
il Comunicato diramato dall’Amministrazione sia stato eccessivo, scritto frettolosamente sull’onda emotiva e – soprattutto – dettato da un’inesperienza che adesso comincia a stancare.
Almeno due assessori e un
consigliere comunale di Maggioranza – fortemente imbarazzati – hanno compreso,
che al di là di cosa sia successo, la situazione non è affatto gravissima.
E’ differente da come artificiosamente rappresentata
nel testo del Comunicato, che – per ovvie ragioni – è diventato politico.
L’attuale
Amministrazione di Cassina de’ Pecchi rileva un buco di Bilancio “…in sede di predisposizione del primo bilancio di
previsione” con l’implicita ammissione di quanto fosse tardivo l’intervento .
E
mentre “…i conteggi per una stima più precisa erano ancora in
corso” e la politica locale si sarebbe dovuta concentrare alla condizione reale
dei conti pubblici, stupisce come la Giunta abbia preferito buttare le mani
avanti: “situazione, gravissima”,
“squilibrio dei residui attivi”, “deferimento della Corte dei Conti”,
“importante scostamento”, “non corretta imputazione”, “errori ripetuto
costantemente”.
Arrivando a dire che “….ciò comporta che
l’attuale Amministrazione di Cassina de’ Pecchi, suo malgrado,
sarà molto probabilmente costretta a predisporre un bilancio di previsione
in disavanzo, operazione che produrrà effetti negativi su tutta la
cittadinanza”.
Quasi non
vedevano il momento di farci sapere che “Il debito creato nei 4 anni di
Amministrazione precedente, dovrà essere ripianato nei prossimi 4 anni
attraverso una serie di azioni di austerity molto
stringenti, quali, purtroppo, il taglio delle spese con il blocco di molte attività già
previste e l’aumento delle tasse comunali al fine di evitare la procedura di
pre-dissesto finanziario dell’ente”.
Allora, prendano carta e penna e annotino:
Non esiste il pericolo di disavanzo, a meno che questa Giunta non commetta altri ritardi.
IL DISAVANZO SI SAREBBE APPLICATO AL BILANCIO DI
PREVISIONE SE IL RISULTATO DI
AMMINISTRAZIONE NON AVESSE PRESENTATO UN IMPORTO SUFFICIENTE A COMPRENDERE IL
FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’.
Tutto questo non per divendere la passata
Amministrazione (politicamente indifendibile) ma perché amo la verità.
Posso immaginare perché a qualcuno non sono simpatico ("Maggio sei Subidolo-Sudolo-Sudilo" qualcosa del genere)
Andrea Maggio
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