Avevo pensato di scrivere un lungo post sull’argomento (“ammanchi di cassa”) ero convinto di farlo ed è rimasto “in bozza” per più di due giorni, perché riflettendoci – a mente fredda – mi sono accorto che la questione aveva già assunto una strana piega.
Oramai troppa carne al fuoco, troppi in queste ore si sono espressi solo per il piacere di mostrare competenze (più o meno fittizie) e giunti a questo punto un mio post è davvero superfluo.
O addirittura pretestuoso.
L'ho promesso, prima che inizi il Milan (VS Torino) provo ad inoltrare alcuni spunti di riflessione, ma siamo già oltre ai contributi genuini, a questo punto posso fare ben poco.
Gli ultras “pro” “contro” qualcuno o qualcosa se le stanno già dando di santa ragione – nei bar e nelle piazze virtuali – la partita è ormai inquinata dal pressapochismo e si è trasferita sugli spalti.
Penso che oramai del risultato sul terreno di gioco non interessa a nessuno, come ogni volta che un dibattito si trasforma in “guerriglia” (vocale) la prima vittima è la verità.
Qualsiasi risultato ci verrà comunicato (entro il 6 marzo si esprimerà la Corte dei Conti) avremo una parte che contesterà decisioni arbitrali non in linea con i metri di giudizio passati.
Quindi, a costo di deludere qualcuno, ritengo inutile il mio post e non intendo pubblicare ciò che avevo scritto.
Cercherò di rappresentare il mio pensiero immediato, mantenendo fede all'impegno assunto all'inizio legislatura ("proverò ad eludere le baruffe politico-popolari").
Chi ha partecipato alla Commissione Bilancio tenutasi venerdì ha potuto ascoltare di persona il mio pensiero, nel corso del quale ho esposto perplessità e timori - più che per il misterioso "buco di Bilancio" - per le modalità di trattazione del problema.
Peraltro, con parole e documenti tirati fuori seduta stante, prima l’assessore al Bilancio Beccaria e – successivamente - il capogruppo di Maggioranza hanno confermato alcune mie certezze.
Con qualche linea di febbre, ho preso parola per primo, dopo aver ascoltato i consueti saluti introduttivi del Presidente e la relazione minimalista dell’assessore al Bilancio Beccaria.
Nota positiva per l’occasione è stata una discreta e inusuale presenza di Cittadini che – perlomeno questa è stata la piacevole impressione – ha ascoltato per tutta la sera il dibattito.
I miei interventi sono stati 3.
Col primo ho criticato in modo fermo il "metodo" (ossia la comunicazione) con il secondo e il terzo sono entrato nel merito della questione relativa al Bilancio.
L’auspicio di tutti di affrontare il momento senza speculazioni di sorta, ossia “restando ai fatti”, era una necessità da perseguire, tradita da un comunicato scomposto.
Nota negativa, l’assenza di documentazione a supporto della seduta e senza le carte davanti che confermassero numeri, la serata si è concentrata sul testo di un Comunicato diramato dal Comune.
Su carta intestata.
Sono sempre e – da sempre – un vero GARANTISTA e in quanto tale era impossibile attendersi da me parole diverse da quelle del mio primo intervento.
Sono stato il più noto oppositore della scorsa Amministrazione, ho criticato l’ex Sindaco Mandelli e contrastato in quasi la totalità delle scelte politiche arrivando a discutere l’atteggiamento (politicamente) arrogante dell’ex Sindaco e la sua Giunta: incapaci di ascoltare ed interpretate le ragioni del dissenso.
Ho utilizzato tutti gli strumenti che mamma democrazia ha messo a disposizione alle Minoranze consiliari e non sarei serio se identica critica non muovessi alla nuova Amministrazione, per atteggiamenti similari.
Nel mio primo intervento ho detto “….che non ci sono stati consegnati i documenti perché sono ancora in corso le analisi. Incertezza sui numeri. L'assessore al Bilancio questo ha sostenuto. Per questo sono sorpreso come in tutta questa confusione si siano trovate le certezze per divulgare un pessimo Comunicato. Si poteva aspettare e gestire l'informazione
Sono state lanciate accuse pesanti come sassi contro ex Amministratori, dai quali mi separano scelte e con i quali mi sono scontrato molto in passato su scelte politiche e di impostazione.
Ma un conto sono interventi politici sui quali ho messo firma e faccia, un conto sono i comunicati istituzionali diramati su carta intestata comunale senza sapere cosa è successo, privo di certezze, senza avere i contorni certi della vicenda e con le verifiche ancora in corso”
Da garantista ho espresso “….solidarietà a Massimo Mandelli, non come Sindaco – ovviamente (ho un giudizio molto negativo) – ma in quanto uomo oggetto di episodi di violenza verbale carichi di odio, da parte dei molti che hanno travisato il testo del comunicato”
Sono anche io stato - lo sono periodicamente, da anni - vittima di odio da parte di ignoti (o idioti?)
Come l’ex Sindaco Mandelli, che fra le tante offese anonime su mio conto trovate in giro per il paese, ne cancelló subito una nel bagno del suo locale a Sant’Agata, so bene che non bisogna fomentare odio con comunicati che lasciano spazio a fraintendimenti da parte dei tanti Cittadini poco informati.
Sono un vero GARANTISTA e non posso
accettare comunicati istituzionali (quindi non politici) che riportano i forse, i probabilmente, indica cifre con “analisi ancora in corso” e soprattutto suggeriscono ai Cittadini “eventuali” responsabilità, “eventuali” responsabili di danno erariale, individuandoli nella parte Amministrativa”.
Citando una Corte dei Conti, sempre e non solo adesso attenta alla Spesa Pubblica, anche della parte burocratica.
Come ho avuto modo di spiegare venerdì sera, se l’Amministrazione avesse saputo di cosa si stesse parlando – senza diramare comunicati frettolosamente - non avrebbe mai scritto quel comunicato dal sapore politico.
Avrebbe convocato una capigruppo urgente per acquisire “consigli” del caso, gestendo l'informazione e lasciando alla politica - eventualmente - sulle ragioni di opportunità.
Si è trascinata l'istituzione Comune, in una baruffa che ha investito il paese, con un devastante "telefono senza fili" con ex Amministratori mediaticamente linciati sulla carta stampata.
Aspettiamo prima di capire, poi lasciamo spazio alle considerazioni.
Con serietà apprezzata dai presenti, nel secondo e terzo intervento ho voluto dire “qualcosa che è assolutamente contro tendenza, a differenza di come anche io ho finito per credere inizialmente, nel corso delle ore ho maturato la convinzione che il problema esiste, ma non è così grave come prospettato dall’Amministrazione, ossia non nelle dimensioni che si è voluto far credere.
Conoscendo gli Uffici comunali sono già a lavoro, per ridurre questo FCDE (fondo debiti dubbia esigibilità) liberando la quota di parte corrente oggi ingessata.
Sarà tranquillamente possibile rideterminare l'accantonamento a fronte del registrato miglioramento della capacità di riscossione".
Ribadisco quanto detto inizialmente, non intendo partecipare agli sproloqui di queste ore, dirò solamente quanto affermato venerdì 14
Quindi – contrariamente a quanto dichiarato dell’esecutivo – la cartella CLINICA DEI CONTI PUBBLICI non è drammatica.
Non vi sono insormontabili profili di criticità che rendono impossibile il sonno.
O dobbiamo pensare che il REVISORE DEI CONTI non abbia fatto il suo lavoro?
Certo, gli Uffici devono recuperare l'arretrato - questo è certo - ma conoscendo la dedizione di alcune persone, credo che nelle prossime ore sia già possibile avere certezza su un fondo rideterminato.
Il 31 marzo, termine finale l'approvazione dei preventivi 2020, gli enti locali sono stati alle prese con la chiusura del rendiconto 2019 che è il punto focale per la predisposizione del documento.
Tra i diversi fondi spicca quello dei crediti di dubbia esigibilità che, a rendiconto, ha la funzione di accantonare quelle poste di entrata conservate a residui attivi che l'ente, mediamente, nell'ultimo quinquennio, ha rilevato di dubbia e difficile esenzione.
E' questo che ha allarmato la Giunta.
Cassina si è avvalsa del metodo "semplificato" che ha consentito di accantonare a rendiconto un fondo di importo non inferiore a quello risultante dal rendiconto dell'esercizio precedente.
Il tutto sommato all'importo stanziato a tale titolo a bilancio, sottratto delle poste relative ai residui attivi stralciati dal conto del bilancio.
Al di là dei tecnicismi, che intyeressano ai "malati" come me, serve dire che gli enti sono obbligati ad accantonamenti sempre maggiori e - senza gli accurati interventi burocratici - potrebbero trovarsi a non disporre più delle risorse necessarie (stiamo parlando della parte corrente) a garantire i servizi essenziali e quindi minacciare “aumenti della pressione fiscale (locale).
Non è il caso di Cassina, il cui fondo appare rideterminabile con una serie di operazioni burocratiche.
Come già indicato in qualche precedente post, la seria riflessione che ho provato ad avviare è sull'efficacia delle riscossioni.
Un'altra cosa, che ritengo importante e che ho segnalato venerdì: la precedente Amministrazione – al pari dell’attuale – ha la responsabilità politica di non aver deliberato il chiaro indirizzo per la riduzione del Fondo crediti dubbia esigibilità previo avvio della notifica delle ingiunzioni di pagamento agli utenti morosi di Imu e Tari.
Ad esser sinceri, l'ex assessore Novelli - nelle tre variazioni di Bilancio 2016 (ultima del 30 novembre 2016) fra le tante cose, fece alcuni interventi importanti, mi complimentai e anche allora fecero discutere i complimenti
Ma in seguito, passaggi così significativi non vennero più effettuati, riaccertamenti straordinari, come straordinari andavano trattati.
Dopo il 2015 in ospedale, nel 2016 diedi le dimissioni da Presidente di Commissione Bilancio, lasciando il posto all'attuale assessore.
L'ex ass al Bilancio Novelli - del quale ho sempre apprezzato la franchezza iniziale (nel corso della legislatura si è smarrito) dichiarava: "...come sapete abbiamo un avanzo teorico che è circa 4 milioni di euro quello dello scorso anno. In realtà, in cassa avevamo circa 2 milioni di euro che è l'avanzo reale. Perchè questa differenza fra i due? Perchè sono tante le poste rimaste li, ma sono difficilmente esigibili (....) sono lì ma sono fittizie".
Ecco, l'attuale Amministrazione - che in questi 8 mesi non ha avviato controlli sul Bilancio - tratta poste fittizie come fossero drammi reali.
Non è cosi.
Il problema esiste, ovvio, sarebbe stato meglio prendere l'antidoto in tempo, ossia se i controlli fossero stati effettuati prima (e non "alla redazione del preventivo 2020" ma come fece Novelli, appena insediato) ed emanati gli indirizzi politici consequenziali, avremmo già assistito a tutte quelle operazioni burocratiche per ridurre il fondo crediti dubbia esigibilità.
Molti di questi soldi, non sono più esigibili, serve solo dimostrarlo con i passaggi che servono e se non vengono fatti, esiste il problema.
Quello che posso dirvi, per il momento, ma con assoluta certezza è che – per ridurre il fondo FCDE – vi saranno ingiunzioni di pagamento redatte e notificate ai debitori.
Per quest'anno, siamo in ritardo e IL PROBLEMA ESISTE nella misura in cui ormai è tardi per – dopo aver notificato in precedenza gli avvisi di accertamento – procedere con le ingiunzioni di pagamento.
La cosa che ferisce è che – anche a Cassina – sia arrivato un consulente esterno, che come in altri Comuni, a rappresentare un un quadro a tinte fosche sui conti comunali.
Sicuramente l’importo dell’anticipazioni di tesoreria alla cifra monstre di più di 4 milioni di euro doveva già servire a far stare sereni i nostri Amministratori senza dichiarare che erano a rischio i servizi pubblici.
Alzare le tasse – come dichiarato – seppur legittima, è una scelta che non condivido, soprattutto non è giusto farla apparire come necessità.
Ma probabilmente nessuno di loro conosce il perché di quel voto sull’anticipo di Tesoreria: inesperienza e confusione hanno fatto il resto.
Questa volta chiudo davvero: in giunta si è approvata la delibera N. 19 DEL 05/02/2020 “APPROVAZIONE VERBALE DI CHIUSURA 2019. DETERMINAZIONE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO ALL’1/01/2020” dal quale si evince che “…è stata effettuata la ricognizione di tutte le entrate e spese e di tutti i vincoli che gravano sull'avanzo, come sotto esposto nella presente deliberazione con riferimento ai dati di preconsuntivo 2019, ed in particolare alle quote vincolate costituite dalle economie su spese derivanti da trasferimenti dell'avanzo di amministrazione in formazione; il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato determinato da: €. 382.907,96 (rendiconto 2018)· più € 342.114,04 (bilancio di previsione 2019) per un totale di €. 725.022,00"
Quello che sostanzialmente ho dichiarato io (“per esperienza, il reale si attesta fra i 600.000 e gli 800.000 €”).
No, non sono un mago, dopo 20 anni ho tutti gli anticorpi, compresi quelli per difendermi dalle notizie frettolose (e mi fermo qui)
Andrea Maggio
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