domenica 2 agosto 2020

RICORSO al TAR CONTRO CASSINA

Il titolo del post è volutamente provocatorio, il ricorso di cui scriverò non è contro cassina ma contro una decisione recentemente assunta dal Consiglio Comunale e che - conseguentemente - potrebbe avere alcuni effetti negativi sul paese.

Non conosco i documenti, che non è mai semplice ottenere dagli Uffici, prima dei 30 giorni dalla richiesta, quindi eviterò di entrare nel merito della questione e mi limiterò a riportare i pochi dati che dispongo.

Ma la notizia merita di avere la giusta attenzione, perchè è – quantomeno – curiosa la scelta di C.S.A. Consorzio Servizi e Appalti, con sede in Reggio Emilia alla Via Cadoppi n.4 di ricorrere al T.A.R. contro e nei confronti del Comune di Cassina de’ Pecchi.


Non conosco bene quali rimostranze abbia presentato il C.S.A al T.A.R.


L'unica cosa che so, è il Consorzio Servizi e Appalti ha chiesto l’annullamento della delibera di GC n. 49 del 30.04.2020 (con la quale veniva revocata la precedente delibera GC n.55 del 26.04.2017) avente ad oggetto la dichiarazione di pubblica utilità e fattibilità della proposta di project financing concernente la proposta di adeguamento, riqualificazione tecnologica, efficientamento energetico e gestione di degli impianti di pubblica illuminazione comunale.


Ho condiviso il fatto che l'Amministrazione abbia affrontato il tema del risparmio energetico, del resto il programma elettorale per cui mi sono candidato (per chi lo ha letto) prevedeva l'efficientamento energetico in testa alle priorità.


Non ho condiviso le modalità di scelta – senza gara – della Società (ates s.r.l.) attuatrice, continuo a pensare alla gara pubblica garanzia di miglior “qualità prezzo”.

La scelta di aderire ad ATES – come avviene in tutti i Comuni amministrati dalla Lega – per affidare "in house" l'importante progetto di efficientamento, è avvenuta senza confronto concorrenziale con altre realtà e quindi senza la certezza che il progetto di efficientamente sia il migliore.

Non facciamo mistero del fatto, che se non avesse vinto le elezioni il candidato Sindaco imposto dal Partito (lega) paracadutandolo da un altro Comune, la scelta sarebbe stata diversa.

Come ho detto in aula, se avesse vinto il PD - la scelta della Società a cui aderire sarebbe stata un'altra e non avremmo pagato gli 8.000 € (det 349 del 24.07.2020) di quota associativa ad una Società di Trezzo, il cui AD è il fratello di un ex assessore regionale del partito che governa a Cassina.

Questo non vuol dire chissà cosa, non si agiti chi non ha piacere che le cose vengano dette in ragione di trasparenza, ma solo che - per come sono fatto io - preferisco evitare affidamenti senza confronto concorrenziale con altre realtà perchè non è assicurato la miglior "convenienza sociale" per i nostri Cittadini.

Ad ogni modo, la mia idea conta relativamente poco (forse nulla) e il Consiglio comunale ha deliberato favorevolmente l'adesione ad ATES


Per questo non sono rimasto indifferente al ricorso notificato in data 09.07.2020 prot. 13428/2020.

Mi informerò, perchè abbiano fatto ricorso e sulla base di quali elementi.

La Giunta ha deciso di resistere in giudizio ritenendo “infondate le tesi sostenute dalla ricorrente e dando mandato a questo ente di provvedere all’assunzione di tutti i relativi oneri che tale decisione comporta”.

In altre parole, i “relativi oneri che tale decisione comporta” si tratta di finanzare la rappresentanza legale in giudizio (€ 4.000,00).


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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