#PozzodAdda
#Teleriscaldamento
Chi esercita una funzione in modo serio, non smette di parlare DI QUESTIONI IMPORTANTI finita la campagna elettorale.
Io NON sono stato eletto e - a distanza di 5 anni dalle prossime elezioni - affronto il tema come se eletto lo fossi stato.
Parlarne oggi vuol dire affrontare il tema senza che diventi – come sempre - argomento strumentale ed elettorale, affrontato solo per passerelle dei candidati a ridosso del voto
Lo scrissi a fine ottobre, lo dico scrivo oggi.
(Leggi post)
Gli Stabili di Via Unità d’Italia ancor al freddo da tre giorni: numerose famiglie residenti in via Unità d’Italia ancora senza acqua calda e caldaia che non garantisce adeguato riscaldamento.
La frequente rottura dell’impianto di “teleriscaldamento” realizzato in forza di una convenzione sottoscritto ad inizio gennaio del 2011 fra Comune di Pozzo d’Adda e la Soc. ECO ENERGIA srl è UNA VERGOGNA INAUDITA
Con questo freddo la situazione è insopportabile.
L’argomento sventolato A RIDOSSO DI OGNI TORNATA elettorale, fra mille promesse “di presa in carico del problema” dev’essere davvero una delle principali priorità di questo paese.
La questione riemerge sistematicamente e cvon questo freddo comporta un disagio VERGOGNOSO
Al di là del valore ambientale che possano rappresentare le energie rinnovabili,
La CONVENZIONE presenta alcune imbarazzanti storture (addirittura “curiose”per taluni aspetti) che meritano approfondimenti da parte dell’Amministrazione.
Ripeto quanto dissi qualche mese fa – a seguito dell’ennesima rottura registrata - il Comune NON può girare la testa dall’altra parte rispetto ad GRAVE DISAGIO vissuto da una parte della cittadinanza, in quanto è parte contraente di una convenzione che sta generando ciclici disservizi alle famiglie su un servizio primario.
Chiesi di inserire in AGENDA POLITICA la questione teleriscaldamento di via Unità d’Italia, primo perché il disagio vissuto in via Unità d’Italia NON È UN FATTO PRIVATO secondo perché VENERDI’ ANCHE LA SCUOLA LIMITROFA ERA AL FREDDO CON I BAMBINI A LEZIONE CON I GIUBBOTTI.
Fra “cessioni”, “diritti” e “doveri” accolti e accettati, vi è quello di garantire la piena funzione di un impianto che produce energia.
PROVERO' A COINVOLGERE CONSIGLIERI COMUNALI PER UNA PRESA DI POSIZIONE DELLA GIUNTA RISPETTO ALLA QUESTIONE.
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