sabato 1 gennaio 2022

POZZO D’ADDA - SEMAFORO INTELLIGENTE

#SemaforiIntelligenti

#PozzodAdda


Intervengo sulla questione semaforo intelligente, in quanto - nelle scorse ore - è stato avviato a Pozzo d’Adda un dibattito sulla messa in sicurezza di alcuni punti critici (viabilistici)


Erano i primi anni del 2000 quando i Comuni avanzarono in “CMM” una serie di richieste per la sistemazione  questi dispositivi per rilevare velocità, su semafori di proprietà comunale installati lungo le SP (“tratti interni”)  di competenza provinciale 


Alle istanze comunali (una anche di Pozzo) seguirono - da parte dall’Ente proprietario della strada - una serie di dinieghi (talvolta solo “pareri preventivo di massima”) in quanto (con nota ministeriale) furono chiariti una serie di aspetti che allo stato dei fatti - e in quei giorni - non era possibile superare.


In pratica il semaforo-autovelox non aveva le necessarie omologazioni. 


Se la macchina va oltre il limite previsto scatta il semaforo rosso. Di per se ritengo utile il dispositivo ma - in questo commento - mi limito all’esposizione tecnica.

Ero referente ufficio concessioni di CMM per l’intera area (quindi anche Pozzo) e ricordo molto bene la questione. 


Il parere del ministero dei Trasporti numero 7248 del 23 novembre 2017 stroncava l’apparecchio.

Non era la prima volta che il dirigente Ministeriale  ci inviava note in siesta direzione 


“…gli impianti semaforici devono rispondere alle previsioni di cui all’articolo 158 del Regolamento di esecuzione del codice della strada: sono impianti destinati alla regolazione nel tempo dell’avanzamento delle correnti di traffico. 


Ma al di là delle questioni sollevate nella nota tecnicamente condivisibili esisteva il problema più grande: rilevare   un’infrazione rende obbligatoria “accertamento” e conseguente  sanzione.

Fino al 2020 questa è stata interpretazione applicata dalla CMM in linea con la nota ministeriale 


A settembre 2020 vi era stato annuncio ministeriale a favore dei “semafori “intelligenti” con la volontà manifestata in regolarizzarne la presenza.

Il nuovo codice della strada rimandava  l’omologazione a un futuro decreto del ministero dei Trasporti (come gli “attuativi” per intenderci)


Faccio alcune verifiche (telefoniche, nel frattempo ho cambiato lavoro e sono passato alla manutenzione stradale) per capire se il decreto con cui avrebbero dovuto fare omologazione è stato finalmente pubblicato 


Secondo me no, un anno di tempo può non bastare per scrivere un decreto (😂) ma controllo.


È chiaro che il decreto (di omologazione) offrirà alcune opportunità di utilizzo da parte dei comuni (con alcune spese di rimessa in funzione )


Resto a disposizione

1 commento:

Zacca ha detto...

Ma neanche il 1 dell'anno ti riposi?....😄👋

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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