martedì 2 ottobre 2018

MEGLIO TIRARE A CAMPARE? (Nokia)



Era il 17 febbraio del 1991 quando Giulio Andreotti disse una delle frasi che rimase poi nella storia della politica italiana: ‘Meglio tirare a campare che tirare le cuoia’. 

L’affermazione di Andreotti fu raccolta dall’inviato dell’Ansa (Amedeo La Mattina) a Foligno in occasione della conclusione del convegno dei giovani amministratori DC.
Andreotti pronuncio’ quelle parole in risposta a Ciriaco De Mita che aveva detto ‘e' meglio andare alle elezioni anticipate che tirare a campare'. 'Non mi pare che tiriamo a campare – disse Andreotti -. Tra l' altro quella di De Mita e' una bella frase d' effetto romanesca. Comunque e' meglio tirare a campare che tirare le cuoia'.

E' chiaro che se in questi anni, nonostante il fallimento politico-Amministrativo della Giunta Mandelli fosse riconoscibile a (e da) tutti e ammesso dai propri sostenitori in modo inequivocabile, non siamo riusciti a tornare al voto prima della scadenza naturale (prevista per maggio 2019) è solamente perchè L'AFFAIR NOKIA SIEMENS ha rappresentato un collante fra politicanti che non si salutano nemmeno.

Inutile volerci vedere altro, l'AFFAIR AREA NOKIA SIEMENS ha rappresentato balsamo per le ferite dei singoli rappresentanti di maggioranza, strapazzati in questa legislatura da un paese insoddisfatto e molto critico dell’operato, vittime della loro impreparazione, ma l’epocale operazione immobiliare vomitata sull’area ha aiutato i nostri governanti a reggere il confronto con la vergogna, di restare seduti al comando del paese.

Si è preferito affrontare la questione Capannonificio previsto all’interno dell'area Nokia Siemens (delibera n. 100 del 03/08/2018) in modo superficiale piuttosto che staccare la spina ad un’Amministrazione squallida.

Si è preferito far maturare diritti edificatori ad una Società privata (Be.Co, società di 3 dipendenti fra Segrate e Concorezzo) il cui atto di costituzione 05/11/2015 ed è  iscritta nella sezione ordinaria al registro imprese il 22/03/2018.

Una Società - la Be.Co - nemmeno proprietaria dell'area Nokia Siemens, su cui vanta opzione di acquisto.

La questione è curiosa visto che le riunioni del misterioso “Tavolo tecnico” che si è sostituito alla Commissione Urbanistica (composto da amici, amministratori, amici di amministratori ed ex amministratori, amministratori di ex amici, amministratori e amici ex amici di amministratori) è addirittura antecedente

Quando si dice “le coincidenze”, talvolta resto basito come il “caso” possa determinare la vita di un paese, presente e futura, senza che nessuno di noi – intendo noi, che non apparteniamo al “Club Capannonificio & Friends” – possa intervenire per tempo.

Il Sindaco ha ringraziato questo gruppo – volevo dire gruppetto - di lavoro, soprattutto bravo a non aprire bocca in paese e mantenere stretto riserbo sul segreto, la cui custodia avrebbe beneficiato alla buona riuscita del blitz del 03 agosto

Bravi i miei democratici, esautorare le Commissioni composte da Consiglieri Comunali eletti e rappresentativi sostituendola (senza nomine ufficiali) da un gruppo di amici, che ha discusso – probabilmente alla presenza del privato potenziale aquirente dell’area – del capannonificio e dei 7000 mq di commerciale all’interno.

Non conosco i termini dell’opzione d’acquisto dell’intera area, una questione fra privati, ma informazioni emerse qualche anno fa (al termine della passata legislatura, il mercato era ai minimi storici e io ero assessore) poneva come prezzo di acquisto 6 milioni di €.

Anche giornali riportarono questi importi.

Che sommati ai milioni per costruire il capannonificio e l’importo degli oneri (oneri primaria, oneri secondaria e CostCostr da versare al Comune) danno luogo ad un impegno che si aggira sui 17 milioni di €.

Sono importi “spanno-metrici” (posso sbagliarmi) che nessuno – Be.co e Nokia escluysi - può sapere.

Magari Massimo "Nokiandelli" si, ma bisognerebbe chiederglielo, prima che sparisca dalla politica locale (non più tardi a maggio 2019).

E' già successo in Italia, che alcune Banche (ogni riferimento al Giglio Magico è puramente casuale) finanziassero interventi senza particolari coperture del richiedente.

Se noi umani mortali andiamo a chiedere un mutuo per comprare la casa, “…chi sei, come sei, quanti denti hai, tu hai pochi capelli, occorrono le garanzie, la firma del genitore, l’ipoteca sulla casa della nonna, la bici del nipote sequestrata e messa sotto chiave, la cessione del quinto dello stipendio e soprattutto della suocera" (scherzo, voglio bene a mia suocera!) mentre se arriva un fortunello, uno a caso eh mica che mi denunciano...la banca apre magicamente il portafoglio e finanzia operazioni di decine di milioni di euro.

E' già successo, almeno questo al Tg ci hanno raccontato e qualcuno - sempre i cattivoni del tg hanno detto - forse non ha nemmeno restituito il prestito e il PD dell'amico Matteo ha preso i soldi di tutti e sistemato tutto. Che Bravo ragazzo e pensare che le banche si stavano preoccupando.

Poesia democratica.


Quindi, in Italia è superfluo discutere della "fortuna” che si possa avere con le Banche, quindi eviterò di farlo con la fortuna che Be.Co. vanti negli istituti di credito – spero molta.

Ma siccome vanta di un “Totale patrimonio netto” di poche migliaia di € (non credo di poter rivelare il dato) e faccio l'amministratore di un Comune dico che occorre molta attenzione, per far si che i 6 milioni di euro annunciati di possano davvero concretizzare.

Per essere destinati a qualcosa di diverso delle case popolari (erp – edilizia residenziale pubblica) in Piazza, al posto degli uffici tecnici comunali.

Cassina in Movimento è già in movimento (scusate, ma non ho resistito alla voluta ripetizione) per confezionare e proporre alternative al progetto presentato il 25.09.2018 in sala consiliare dal Sindaco

Un saluto

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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