Era
il 17 febbraio del 1991 quando Giulio Andreotti disse una delle frasi che
rimase poi nella storia della politica italiana: ‘Meglio tirare a campare che
tirare le cuoia’.
L’affermazione di Andreotti fu raccolta dall’inviato dell’Ansa (Amedeo La Mattina) a Foligno in occasione della conclusione del convegno dei giovani amministratori DC.
Andreotti
pronuncio’ quelle parole in risposta a Ciriaco De Mita che aveva detto ‘e'
meglio andare alle elezioni anticipate che tirare a campare'. 'Non mi pare che
tiriamo a campare – disse Andreotti -. Tra l' altro quella di De Mita e' una
bella frase d' effetto romanesca. Comunque e' meglio tirare a campare che
tirare le cuoia'.
E'
chiaro che se in questi anni, nonostante il fallimento politico-Amministrativo
della Giunta Mandelli fosse riconoscibile a (e da) tutti e ammesso dai propri
sostenitori in modo inequivocabile, non siamo riusciti a tornare al voto prima
della scadenza naturale (prevista per maggio 2019) è solamente perchè L'AFFAIR
NOKIA SIEMENS ha rappresentato un collante fra politicanti che non si salutano
nemmeno.
Inutile
volerci vedere altro, l'AFFAIR AREA NOKIA SIEMENS ha rappresentato balsamo per
le ferite dei singoli rappresentanti di maggioranza, strapazzati in questa
legislatura da un paese insoddisfatto e molto critico dell’operato, vittime
della loro impreparazione, ma l’epocale operazione immobiliare vomitata sull’area
ha aiutato i nostri governanti a reggere il confronto con la vergogna, di restare seduti al comando
del paese.
Si
è preferito affrontare la questione Capannonificio previsto all’interno dell'area
Nokia Siemens (delibera n. 100 del 03/08/2018 ) in modo superficiale piuttosto che staccare la spina
ad un’Amministrazione squallida.
Si
è preferito far maturare diritti edificatori ad una Società privata (Be.Co,
società di 3 dipendenti fra Segrate e Concorezzo) il cui atto di costituzione 05/11/2015 ed è iscritta nella
sezione ordinaria al registro imprese il 22/03/2018.
Una
Società - la Be.Co - nemmeno proprietaria dell'area Nokia Siemens, su cui vanta opzione di acquisto.
La
questione è curiosa visto che le riunioni del misterioso “Tavolo tecnico” che
si è sostituito alla Commissione Urbanistica (composto da amici, amministratori,
amici di amministratori ed ex amministratori, amministratori di ex amici,
amministratori e amici ex amici di amministratori) è addirittura antecedente
Quando
si dice “le coincidenze”, talvolta resto basito come il “caso” possa
determinare la vita di un paese, presente e futura, senza che nessuno di noi –
intendo noi, che non apparteniamo al “Club Capannonificio & Friends” –
possa intervenire per tempo.
Il
Sindaco ha ringraziato questo gruppo – volevo dire gruppetto - di lavoro,
soprattutto bravo a non aprire bocca in paese e mantenere stretto riserbo sul
segreto, la cui custodia avrebbe beneficiato alla buona riuscita del blitz del
03 agosto
Bravi
i miei democratici, esautorare le Commissioni composte da Consiglieri Comunali
eletti e rappresentativi sostituendola (senza nomine ufficiali) da un gruppo di
amici, che ha discusso – probabilmente alla presenza del privato potenziale
aquirente dell’area – del capannonificio e dei 7000 mq di commerciale all’interno.
Non
conosco i termini dell’opzione d’acquisto dell’intera area, una questione fra privati, ma informazioni
emerse qualche anno fa (al termine della passata legislatura, il mercato era
ai minimi storici e io ero assessore) poneva come prezzo di acquisto 6 milioni di €.
Anche giornali riportarono questi importi.
Che
sommati ai milioni per costruire il capannonificio e l’importo degli oneri (oneri
primaria, oneri secondaria e CostCostr da versare al Comune) danno luogo ad un impegno che si aggira sui 17 milioni di €.
Sono
importi “spanno-metrici” (posso sbagliarmi) che nessuno – Be.co e Nokia escluysi - può sapere.
Magari Massimo "Nokiandelli" si, ma bisognerebbe chiederglielo, prima che sparisca dalla politica locale (non più tardi a maggio 2019).
E' già successo in Italia, che
alcune Banche (ogni riferimento al Giglio Magico è puramente casuale) finanziassero
interventi senza particolari coperture del richiedente.
Se noi umani mortali andiamo a chiedere un mutuo per comprare la casa, “…chi sei, come sei, quanti denti hai, tu hai pochi capelli, occorrono le
garanzie, la firma del genitore, l’ipoteca sulla casa della nonna, la bici del nipote
sequestrata e messa sotto chiave, la cessione del quinto dello stipendio e soprattutto della
suocera" (scherzo, voglio bene a mia suocera!) mentre se arriva un fortunello, uno a caso eh mica che mi denunciano...la banca apre magicamente il portafoglio e finanzia operazioni di decine di
milioni di euro.
E' già successo, almeno questo al Tg ci hanno raccontato e qualcuno - sempre i cattivoni del tg hanno detto - forse non ha nemmeno restituito il prestito e il PD dell'amico Matteo ha preso i soldi di tutti e sistemato tutto. Che Bravo ragazzo e pensare che le banche si stavano preoccupando.
Poesia democratica.
Quindi, in Italia è superfluo discutere della "fortuna” che si possa avere con le Banche, quindi eviterò di farlo con la fortuna che Be.Co. vanti negli istituti di credito – spero molta.
Ma siccome vanta di un “Totale patrimonio netto” di poche migliaia
di € (non credo di poter rivelare il dato) e faccio l'amministratore di un Comune dico che occorre molta attenzione, per far si
che i 6 milioni di euro annunciati di possano davvero concretizzare.
Per
essere destinati a qualcosa di diverso delle case popolari (erp – edilizia residenziale
pubblica) in Piazza, al posto degli uffici tecnici comunali.
Cassina
in Movimento è già in movimento (scusate, ma non ho resistito alla voluta ripetizione)
per confezionare e proporre alternative al progetto presentato il 25.09.2018 in sala consiliare dal Sindaco
Un
saluto
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