giovedì 30 gennaio 2020

SPAZZAMENTO STRADE: RIMUOVERE I DIVIETI.


Oggi volevo intervenire sulla questione “spazzamento strade”, che nei vari Social sta dando modo ai Cittadini di verificare alcune anacronistiche inefficienze. 

In particolare, molti Cittadini lamentano l’inadeguatezza del sistema di pulizie, un sistema di divieti non omogeneo, incoerente, complesso, aggravato da una segnaletica inefficiente, che non hanno caratteristiche conformi al DPR 16/12/1992 n. 495.

I segnali stradali verticali da apporre sulle strade per segnalare le prescrizioni relative al passaggio del mezzo pulizia strade devono avere, nella parte anteriore visibile dagli automobilisti, caratteristiche conformi alle norme e non possono riportare messaggi ambigui e – in considerazione dell’adesivo integrativo (con orari modificati) – di dubbia provenienza.

La legge consente di permanere in opera segnali già installati, ma che presentino solo lievi difformità rispetto a quelli previsti, certamente non – come fece il precedente assessore – appiccicando gli adesivi riportando nuovi giorni e orari di divieto.

Quindi, lo dico da addetto ai lavori, la segnaletica (in questo caso verticale) deve osservare il principio della credibilità, mantenuta sempre in perfetta efficienza (da parte degli enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera) e deve essere sostituita, reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata.

Come sostenuto dal docente Enrico Bonizzoli – che qualche settimana prima del voto omaggiò il paese di una bellissima conferenza sulla segnaletica cassinese (ha commentato storture storiche e genialate dell’ammimistrazione Mandelli (assessore l’innominabile)) – la segnaletica di Cassina espone il Comune a una valanga di ricorsi.

Da un lato chiedono ai Cittadini di aprirsi una PEC per riscontrare “…l’attendibilità dell’identità del mittente o dell’autore del documento, per l’integrità del messaggio ossia non sia stato modificato o manomesso da altri soggetti" dall’altro emettono sanzioni per atteggiamenti difformi a cartelli stradali integrati “a penna” o addirittura con adesivo applicato.

Al di là di quest’aspetto, fra le tante proposte che emergono dal dibattito sui Social (sono tornato su Facebook dopo 6 lunghi anni) ne ho trovate alcune davvero interessanti.

Una – in particolare – è sostanzialmente identica alla proposta avanzata in occasione della specifica interrogazione trattata in data 29.09.2015 (a firmarla fu il mio Amico/consigliere comunale Fabrizio Di Costanzo) che riportava 

"….a seguito delle segnalazioni ricevute sul servizio di pulizia strade, pone il seguente quesito: Chiediamo se è in previsione un maggiore utilizzo dei soffiatori in luogo dei servizi di pulizia strade tradizionali che prevedono il divieto di posteggiare da uno o dall'altro lato della carreggiata, creando notevoli disagi, in virtù del fatto che in vari comuni dell'hinterland ed anche nel Comune di Milano, l'utilizzo dei soffiatori è divenuta prassi abituale. Speriamo si possa valutare congiuntamente a questo Consiglio Comunale la migliore soluzione da adottare nell'ambito della pulizia strade, per il bene dei cittadini i quali ad oggi diverse critiche all'attuale servizio le hanno sollevate.
Restiamo in attesa di un riscontro scritto.
Distinti saluti". 

L’interrogazione fu inserita all’Odg del Consiglio Comunale 7 mesi dopo la sua protocollazione (per rispondere gli assessori hanno 30 gg) così come le risposte attese.

Il  Presidente – nel commovente tentativo di giustificarlo in aula affermò  “...per tutti questi mesi, l'interrogazione non è stata inserita fra i punti all'ODG dei Consigli Comunali, perchè non riportava la firma".

Il nuovo corso dello scrivente non mi consente di commentare la qualità di quella giustifica, data senza basi Amministrative.

I documenti ripudiati vanno motivati e informati gli Istanti  (che in burocrate è colui o colei che chiede in giudizio o presenta un'istanza, cioè una richiesta )  vanno comunicate le ragioni  del rigetto, le ragioni del perché il Comune “non abbia inserito nel sistema” il documento.

Quindi – mi piace pensare – che dietro quella giustifica non fosse ignoranza, ma bensì il tentativo di celare intenzioni e ritardarne l'esposizione.

Ad ogni modo, servì la solita polemica mediatica a smuovere le acque (questo per dire, che la polemica politica esiste quando le parti hanno difficoltà a parlare o ascoltare, non è quindi insita a tutte legislature ma in quelle in cui non esiste un minimo dialogo).

L’allora assessore rispose che “La convenzione con CEM Ambiente prevede la pulizia delle strade tramite servizi distinti che a sua volta ha affidato all'impresa appaltatrice vincitrice della gara del 2008.
Pertanto l'Amministrazione ha affidato a CEM Ambiente i seguenti servizi:

- lo spazzamento delle strade per un percorso totale pari a 30 mila metri lineari per lato, servizio effettuato per il tramite di spazzatrici dotate di sistemi di tracciabilità dei percorsi effettuati al fine di poter gestire in modo più efficace eventuali segnalazioni dei disservizi da parte dei cittadini.

- La pulizia delle aree mercatali e la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dagli ambulanti durante le attività di vendita del martedì, venerdì e sabato e la pulizia manuale dal lunedì al sabato tramite operatore ecologico con motocarro.

Inoltre Amsa negli ultimi anni ha introdotto un servizio di lavaggio innovativo che prevede la pulizia tramite l'utilizzo del sistema ….Jet una lancia con acqua in pressione brevettata dalla stessa Amsa che permette di pulire anche sotto le auto parcheggiate e quindi evitando il divieto di sosta.

Per quanto ci riguarda lo spazzamento, per essere efficace, deve permettere alla spazzatrice di far sì che le spazzole siano a contatto con il cordolo del marciapiede.
Pertanto anche se utilizzassimo più soffiatori non risolveremmo il problema delle auto in sosta.

Molte Amministrazioni, tra cui la nostra, hanno già richiesto a CEM Ambiente di valutare servizi alternativi allo spazzamento che impieghino nuove soluzioni tecnologiche per migliorare l'efficienza e l'efficacia del servizio così da rispondere alle esigenze dei cittadini eliminando i divieti di sosta.
Questo lo abbiamo fatto nelle assemblee di CEM”.

Ad onor del vero, tutto posso dire ma non certo lamentarmi di veder seguiti i Consigli nei quali mi cimento.

Ma oggi – attuata la prima fase – chiedo che venga applicata la seconda: ossia della rimozione dei divieti.

In considerazione della proposta, che per una volta l'ex assessore (Innominabile) ha ascoltato, la rimozione dei divieti è la conseguenza naturale.

A meno che si vogliano considerare indispensabile per la tenuta del Bilancio le entrate relative alle sanzione per violazione del CdS attinenti al divieto di sosta.

Ma non credo.


Nel prossimo post scriverò della bomba “Piscina” lasciata cadere in chiusura dell’ultimo Consiglio comunale (c’è preoccupazione)

Poi, un bel post politico sulle vicende interne alla maggioranza, che cominciano ad arrivare alle orecchie di chi ascolta sempre.



Qualche parola sulla commissione garanzie statutarie e sul comunicato emesso.

; ))


ANDREA MAGGIO

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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