Oggi volevo intervenire sulla questione “spazzamento
strade”, che nei vari Social sta dando modo ai Cittadini di verificare alcune
anacronistiche inefficienze.
In particolare, molti Cittadini lamentano
l’inadeguatezza del sistema di pulizie, un sistema di divieti non omogeneo, incoerente,
complesso, aggravato da una segnaletica inefficiente, che non hanno
caratteristiche conformi al DPR 16/12/1992 n. 495.
I segnali
stradali verticali da apporre sulle strade per segnalare le prescrizioni
relative al passaggio del mezzo pulizia strade devono avere, nella parte
anteriore visibile dagli automobilisti, caratteristiche conformi alle norme e
non possono riportare messaggi ambigui e – in considerazione dell’adesivo
integrativo (con orari modificati) – di dubbia provenienza.
La legge consente
di permanere in opera segnali già installati, ma che presentino solo lievi
difformità rispetto a quelli previsti, certamente non – come fece il precedente
assessore – appiccicando gli adesivi riportando nuovi giorni e orari di
divieto.
Quindi, lo dico
da addetto ai lavori, la segnaletica (in questo caso verticale) deve osservare
il principio della credibilità, mantenuta sempre in perfetta efficienza
(da parte degli enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera) e deve
essere sostituita, reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente
inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata
collocata.
Come sostenuto dal docente Enrico Bonizzoli – che
qualche settimana prima del voto omaggiò il paese di una bellissima conferenza
sulla segnaletica cassinese (ha commentato storture storiche e genialate
dell’ammimistrazione Mandelli (assessore l’innominabile)) – la segnaletica di
Cassina espone il Comune a una valanga di ricorsi.
Da un lato chiedono ai Cittadini di aprirsi una PEC
per riscontrare “…l’attendibilità
dell’identità del mittente o dell’autore del documento, per l’integrità del
messaggio ossia non sia stato modificato o manomesso da altri soggetti" dall’altro
emettono sanzioni per atteggiamenti difformi a cartelli stradali integrati “a
penna” o addirittura con adesivo applicato.
Al di là di quest’aspetto, fra le tante proposte che
emergono dal dibattito sui Social (sono tornato su Facebook dopo 6 lunghi anni)
ne ho trovate alcune davvero interessanti.
Una – in particolare – è sostanzialmente identica alla
proposta avanzata in occasione della specifica interrogazione trattata in data
29.09.2015 (a firmarla fu il mio Amico/consigliere comunale Fabrizio Di
Costanzo) che riportava
"….a seguito delle segnalazioni ricevute sul
servizio di pulizia strade, pone il seguente quesito: Chiediamo se è in previsione un maggiore utilizzo dei soffiatori in luogo dei
servizi di pulizia strade tradizionali che prevedono il divieto di posteggiare
da uno o dall'altro lato della carreggiata, creando notevoli disagi, in virtù
del fatto che in vari comuni dell'hinterland ed anche nel Comune di Milano,
l'utilizzo dei soffiatori è divenuta prassi abituale. Speriamo si possa
valutare congiuntamente a questo Consiglio Comunale la migliore soluzione da
adottare nell'ambito della pulizia strade, per il bene dei cittadini i quali ad
oggi diverse critiche all'attuale servizio le hanno sollevate.
Restiamo in attesa di un riscontro scritto.
Distinti saluti".
Distinti saluti".
L’interrogazione fu inserita all’Odg del Consiglio
Comunale 7 mesi dopo la sua protocollazione (per rispondere gli assessori hanno
30 gg) così come le risposte attese.
Il Presidente – nel commovente tentativo di
giustificarlo in aula affermò “...per tutti questi mesi, l'interrogazione non
è stata inserita fra i punti all'ODG dei Consigli Comunali, perchè non
riportava la firma".
Il nuovo corso dello scrivente non mi consente di
commentare la qualità di quella giustifica, data senza basi Amministrative.
I documenti ripudiati vanno motivati e informati gli
Istanti (che in burocrate è colui o colei che chiede in giudizio o
presenta un'istanza, cioè una
richiesta ) vanno comunicate le
ragioni del rigetto, le
ragioni del perché il Comune “non abbia inserito nel sistema” il documento.
Quindi – mi piace pensare – che dietro quella
giustifica non fosse ignoranza, ma bensì il tentativo di celare intenzioni e ritardarne l'esposizione.
Ad ogni modo, servì la
solita polemica mediatica a smuovere le acque (questo per dire, che la polemica
politica esiste quando le parti hanno difficoltà a parlare o ascoltare, non è
quindi insita a tutte legislature ma in quelle in cui non esiste un minimo dialogo).
L’allora assessore rispose che “La convenzione con CEM Ambiente prevede la pulizia delle strade
tramite servizi distinti che a sua volta ha affidato all'impresa appaltatrice
vincitrice della gara del 2008.
Pertanto l'Amministrazione ha affidato a CEM Ambiente
i seguenti servizi:
- lo spazzamento delle strade per un percorso totale
pari a 30 mila metri lineari per lato, servizio effettuato per il tramite di
spazzatrici dotate di sistemi di tracciabilità dei percorsi effettuati al fine
di poter gestire in modo più efficace eventuali segnalazioni dei disservizi da
parte dei cittadini.
- La pulizia delle aree mercatali e la raccolta
differenziata dei rifiuti prodotti dagli ambulanti durante le attività di
vendita del martedì, venerdì e sabato e la pulizia manuale dal lunedì al sabato
tramite operatore ecologico con motocarro.
Inoltre Amsa negli ultimi anni ha introdotto un
servizio di lavaggio innovativo che prevede la pulizia tramite l'utilizzo del
sistema ….Jet una lancia con acqua in pressione brevettata dalla stessa Amsa
che permette di pulire anche sotto le auto parcheggiate e quindi evitando il
divieto di sosta.
Per quanto ci riguarda lo spazzamento, per essere
efficace, deve permettere alla spazzatrice di far sì che le spazzole siano a
contatto con il cordolo del marciapiede.
Pertanto anche se utilizzassimo più soffiatori non
risolveremmo il problema delle auto in sosta.
Molte Amministrazioni, tra cui la nostra, hanno già
richiesto a CEM Ambiente di valutare servizi alternativi allo spazzamento che
impieghino nuove soluzioni tecnologiche per migliorare l'efficienza e l'efficacia
del servizio così da rispondere alle esigenze dei cittadini eliminando i
divieti di sosta.
Questo lo abbiamo fatto nelle assemblee di CEM”.
Ad onor del vero, tutto posso dire ma non certo lamentarmi di
veder seguiti i Consigli nei quali mi cimento.
Ma oggi – attuata la prima fase – chiedo che venga
applicata la seconda: ossia della rimozione dei divieti.
In considerazione della proposta, che per una volta l'ex assessore (Innominabile) ha ascoltato, la rimozione dei divieti è la conseguenza naturale.
A meno che si vogliano considerare indispensabile per la tenuta del Bilancio le entrate relative alle sanzione per violazione del CdS attinenti al divieto di sosta.
Ma non credo.
Nel prossimo post scriverò della bomba “Piscina”
lasciata cadere in chiusura dell’ultimo Consiglio comunale (c’è preoccupazione)
Poi, un bel post politico sulle vicende interne alla maggioranza, che cominciano ad arrivare alle orecchie di chi ascolta sempre.
Qualche parola sulla commissione garanzie statutarie e sul comunicato emesso.
; ))
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