A seguito del clamoroso fallimento del primo bando dedicato alle attività commerciali (EROGAZIONE CONTRIBUTI PER AZIONI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI E DEGLI SPAZI DESTINATI AL COMMERCIO), l'Amministrazione è corsa ai ripari con l'emissione di un secondo bando con modalità differenti.
E meno male.
Ho criticato il primo bando (l’avevo definito un “bando blitz”) non perchè io abbia qualcosa contro i sette commercianti che avevano partecipato e ottenuto 3.000 euro a testa per rimborso spese.
Fra i molti commercianti rimasti esclusi dal “bando blitz” è maturato l'inevitabile e comprensibile malumore sotto traccia, avendo appreso solo attraverso il mio Blog dell'esistenza di un bando per l’assegnazione di contributi gestito piuttosto in sordina.
E in effetti non è facile spiegare perchè si colga l'occasione per fare selfie e dirette video per l'accensione delle luminarie natalizie e non per promuovere contributi a fondo perduto finanziati con i 20.000 euro derivanti dalla convenzione urbanistica (ex Nokia).
L'assessore – a onor del vero – con visibile imbarazzo ha annunciato in Consiglio comunale che ci sarebbe stato "...un secondo bando che assegnerà i fondi con modalità differenti”, tacitamente ammettendo che il primo non ha funzionato, perchè era finanziato con fondi derivanti dalla convenzione sull’operazione immobiliare dell’area ex Nokia Siemens.
Fra le numerose pagine della convenzione, infatti, sono previsti una serie di obblighi a carico del Privato:
<<PER AGEVOLARE IL COMUNE NELLE POLITICHE DI SOSTEGNO DEL COMMERCIO DI VICINATO, BE.CO SI IMPEGNA A CORRISPONDERE LA SOMMA COMPLESSIVA DI 60.000 € IN TRE RATE ANNUALI CONSECUTIVE DI PARI IMPORTO DA CORRISPONDERE ENTRO IL 30 MARZO...>>.
Traduzione: per calmierare lo scempio urbanistico previsto in Convenzione (44.000 mq a servizio logistica), la scorsa Amministrazione ottenne l'impegno di Be.Co. di versare LA SOMMA COMPLESSIVA DI 60.000 € IN TRE RATE da 20.000.
Nella determina n. 488 del 24/09/2020, quella del primo bando, non è riportata la provenienza dei fondi:
quasi a volersi prendere dei meriti, non giustificati, della gentile elargizione – neanche tanto pubblicizzata – a favore dei soli sette commercianti vincitori del bando.
La protesta di una parte considerevole dei commercianti rimasti “a bocca asciutta” ha portato l'assessore a pubblicare un secondo bando, credo questa volta finanziato con risorse di parte corrente, inserite a Bilancio comunale previo aumento della tassazione generale.
Questo fatto potrebbe avere due chiavi lettura: la prima, l’amministrazione comunale si è accorta di aver commesso un enorme sbaglio con il primo bando e ha cercato di correre ai ripari, seppur in maniera maldestra. La seconda, i fondi destinati al secondo bando provengono per lo più dalle tasche dei cittadini cassinesi che con le proprie tasse comunali, come detto prima aumentate alle relative tariffe massime consentite, vanno a finanziare il bando stesso.
Il Comune sarebbe potuto essere maggiormente virtuoso se avesse destinato una parte del proprio bilancio a questa finalità, soprattutto ora che è stata presentata una quinta variazione di bilancio con spostamenti di risorse da un capitolo all’altro.
L'ammontare delle risorse stanziate per questo secondo bando è (come il primo finanziato dai soldi ex Nokia) pari a 20.000,00 € e i contributi saranno assegnati in un’unica soluzione a fondo perduto e nella
misura massima di € 1.000,00 per ciascun commerciante.
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