martedì 8 dicembre 2020

Impo: UN APPELLO SULL'AREA EX NOKIA SIEMENS (e OPERE PUBBLICHE)


Oggi torno sull’importante questione relativa all'area ex Nokia Siemens e riprendo da dove mi ero fermato con il lettissimo post precedente.

L'Amministrazione comunale ha trovato un accordo con i proprietari dell’area ex Nokia per la definizione delle funzioni da prevedere all’interno del sito.

IDENTICO STILE OSCURANTISTA A CUI SIAMO STATI ABITUATI IN PASSATO, E' STATA APPROVATA LA TERZA MODIFICA DELLA CONVENZIONE (esatto, la terza!!!) E NESSUNO SI E’ DEGNATO DI SPIEGARE E RACCONTARE NULLA.

                                                     

VIENE CONFERMATA LA LOGISTICA INTERNAMENTE ALL'AREA EX NOKIA SIEMENS, MA FERISCE L'ATTEGGIAMENTO DI UN SINDACO "ON LINE" PER ACCENDERE LE LUCI NATALIZIE E MAI UNA PAROLA SUI PIU' DI 5 MILIONI DI EURO CHE IL PRIVATO DEVE ALLE CASSE PUBBLICHE E ANCORA NON SAPPIAMO QUANDO, DOVE E COME SARANNO SPESI.

 

Non sono sprovveduto a tal punto da non comprendere il perché, in aula consiliare, io sia marginalizzato rispetto al tema urbanistico.

 

Vecchia e nuova Amministrazione, largamente rappresentate in Consiglio Comunale, vivono la responsabilità politica di quanto sta accadendo, un disastro iniziato con la scorsa giunta e che - purtroppo - sta coinvolgendo anche l'attuale.

 

Affinché la toppa ai danni consentiti dal PGT precedente (Sindaco Mandelli, assessore alla partita Medei) non sia addirittura peggiore del buco, ho invocato un APPELLO a questa Amministrazione.

L'ho fatto adesso, come lo feci in passato. 

 

Tutto si può dire, ma non che sia quello che sbuca fuori all'ultimo minuto (dallo scempio della logistica fino alla questione urbanistica) per dire ovvietà.

 

Chi segue il Blog sa quanto e quante volte ho spiegato i difetti urbanistici, i nodi che sarebbero arrivati al pettine.

 

Sono, credo, l’unico candidato Sindaco a Cassina dè Pecchi – seduto in Consiglio in questa  legislatura – a non avere responsabilità alcuna con lo scempio logistico consentito dal PGT vigente.

 

Per questo mi fu più semplice – nella stesura del programma elettorale – non limitarmi ai fumosi indirizzi programmatici, ma entrare nel merito della questione urbanistica locale perché non compromesso con le scelte sbagliate.

 

La mia idea di paese è chiara, non sono certamente uno che si nasconde dietro il brand elettorale del momento (la Lega lo scorso anno era al 38% e 5 anni prima il PD di Renzi era al 40%) e non teme la sconfitta elettorale.

 

Ma non cambio idea, come alcuni miei colleghi hanno fatto in funzione all'opportunità elettorale del momento, per restare a galla o riciclarsi.

 

La mia idea di paese non è un mistero, lascio tutto scritto sul BLOG, perchè SFIDO  a trovare dichiarazioni scoordinate rispetto ad un piano urbanistico (chiaro) sul quale ho messo la faccia. 

 

L'Amministrazione ha legittimamente vinto - pur senza un programma urbanistico chiaro - quindi ha il DIRITTO/DOVERE di governare. 

 

Ma dopo un anno e mezzo, fra i selfie e i video mentre accende le luci natalizie o pianta l'alberello, perché il Sindaco non ha ancora spiegato l' idea di paese che vorrà perseguire?

 

L'appello che ho fatto all'Amministrazione era di non comportarsi come la precedente Giunta che approvò, con un BLIZT il 3 agosto 2018, un'operazione immobiliare con un volano di più di 14 milioni di euro.

 

Ovviamente, grazie alla complicità del Presidente della Commissione Urbanistica (Andrea Parma, che poverino si dimenticò di convocare la seduta preventivamente). 


I Cittadini hanno scelto di affidare la fiducia all'attuale Amministrazione, chiedo solo di non tradire le attese.

 

Non eludere il confronto, la discussione, di aprirsi e raccontare le dinamiche urbanistiche.

 

Io le elezioni le ho perse, naturale destino di chi preferisce la coerenza alla svendita del proprio passato, perseguo con i pochi strumenti che ho a disposizione il “disegno di paese” che ho proposto in campagna elettorale.

 

E per questo chiedo all’Amministrazione di non limitarsi a scelte basate su una miope valutazione urbanistica, fine a se stessa.

 

Una scelta cristallizzata dentro un comparto, ma di coinvolgere la cittadinanza in un processo partecipativo che consegni alla stessa la riqualificazione di un’importante parte della città (già ampiamente compromessa dalla precedente Maggioranza), proiettata in medio e lungo termine.

 

Il paese vuole rinnovarsi, vuole emergere, vuole adeguarsi ai tempi, con nuove strutture.

 

Occorre mettere in campo una strategia per mettere il nostro paese nelle condizioni di potersi trasformare e migliorare sé stesso.

 

IL MIO APPELLO 


prevede tre condizioni fondamentali di partenza:

 

-       il primo è il tema della percezione e della trasformazione dei luoghi. Vale a dire valutiamo gli spazi pubblici esistenti, presenti sul territorio, in crisi e meritevoli di riqualificazione generale. Ne sono un esempio le scuole elementari e medie oramai vetuste, fuori dai moderni criteri di progettazione, maledettamente “energivore” e con necessità di interventi straordinari a costi elevati. Sono l'unico in Consiglio che ha sempre parlato apertamente di scuole nuove, basta rattoppi a strutture superate;

 

-       il secondo è quello dell’utilizzo dell’area “dismessa” ex Nokia e di tutte le aree pubbliche in crisi , come volano di un nuovo modello di sviluppo inteso come trend di crescita e competitività attraverso l’occasione di attrarre investimenti;

 

-       l’ultimo, ma non per importanza, è lo sguardo alle esigenze sociali e di servizio pubblico, ossia un’attenzione particolare alle necessità della popolazione e di tutta la società, facendo in tal modo che i cittadini siano protagonisti del progetto rigenerativo .

 

Questa è l’ultima occasione per tentare di unire e far interagire i diversi ambiti urbani sopra citati in un unico piano strategico.

 

Gli strumenti ci sono, basta applicarli.

 

Mi vengono in mente i Programmi d’Intervento Integrato - di cui ho già parlato e scritto - che la legge fondamentale regionale urbanistica promuove, rilanciati in questi mesi con una recente legislazione regionale in tema di rigenerazione urbana (LR 18/19) finalizzata al risparmio del consumo di suolo (LR 18/2018) e alla riqualificazione dell’esistente.

 

Pensare alla creazione, nell’ultima area libera della ex Nokia, di un polo multi-servizi, dove far confluire (ad esempio) un’area a feste, un centro scolastico tipo campus (scuola elementare e media) consentirebbe alla città di riappropriarsi di uno spazio che gli appartiene poiché la Nokia, e prima ancora la Siemens, hanno rappresentato un centro cruciale per lo sviluppo socio economico del nostro territorio.

 

Auspico che l’area ex Nokia venga sottoposta a una trasformazione urbanistica, coinvolta in un Programma d’Intervento Integrato, che dia respiro al paese e che sia volano per migliorarsi.

 

Non è con l’intervento miope appreso dai giornali che Cassina migliorerà, facendo quel salto di qualità su un assestamento generale.



 

L'attuale previsione urbanistica nell'area ex Nokia è coerente con un PGT (assessore Medei) devastante e sbagliato.

 

Lo dico da anni.


ANDREA MAGGIO 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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