Ma ho sempre annunciato i DISASTRI COMUNALI - non perché preveda il futuro - ma solo perché nei documenti , fra le righe, è riportato tutto.
E se molti "politicanti" - e loro fans - che reputavano le mie denunce “polemica sterile” avessero ascoltato, qualcosa avremmo evitato.
Cassina è un paese nel quale chi anticipa i problemi (documentando le proprie tesi) è un polemico e va marginalizzato, non ascoltato, perchè le competenze in materia sono scomode e motivo di invidia e frustrazione da parte di molti.
Un paese nel quale una cosa è giusta o vera in funzione della simpatia di chi la racconta.
Sbagliato. Non è così.
La scelta di aderire ad ATES per affidare "in house" l'importante progetto di efficientamento – come avviene in tutti i Comuni amministrati dalla Lega – è avvenuta senza confronto concorrenziale con altre realtà.
In pratica, senza la certezza che il progetto di efficientamento fosse il migliore.
Non è mistero del fatto che se non avesse vinto le elezioni il candidato Sindaco imposto dal Partito (Lega), paracadutandolo da chissà quale altro Comune per il tempo necessario per prendere lo stipendio per qualche anno e poi farsi imbucare altrove, la scelta sarebbe stata diversa.
Come ho detto in aula (da Consigliere), se avesse vinto il PD la scelta della Società a cui aderire sarebbe stata un'altra (anche loro avrebbero scelto senza confronto), forse non avremmo pagato gli 8.000 € (determina n. 349 del 24.07.2020) di quota associativa a una Società di Trezzo, il cui AD è il fratello di un ex assessore regionale del partito che governa a Cassina ma sempre a una scelta “politica”avremmo assistito.
Non si agiti chi non ha piacere che le cose vengano dette in ragione di trasparenza, solo che - per come sono fatto io - preferisco evitare affidamenti senza confronto concorrenziale con altre realtà, perchè le scelte “politiche” non assicurano la miglior "convenienza sociale" per i nostri Cittadini.
A ogni modo, la mia idea contava (relativamente) poco e il Consiglio comunale deliberó favorevolmente l'adesione ad ATES.
L’insufficiente gestione del servizio è evidente a tutti, il “progetto di finanza” (al pari di quelli della Piscina comunale) è stato scritto male e si utilizzano espedienti per riequilibrare il PEF.
Il Progetto di finanza della Piscina è stato sostanzialmente riequilibrato, finanziando al 70% (con i soldi pubblici) interventi straordinari eseguiti sulla struttura comunale e non autorizzati ma realizzati prima che fosse eseguito il certificato di regolare esecuzione (sarebbe servito il collaudo, ma non è mai stato eseguito, perché il collaudatore ha rimesso l'incarico).
Il Progetto di finanza sull’illuminazione - invece - prevedeva che il concessionario prendesse in carico l’intero impianto di illuminazione pubblica e finanziasse (realizzasse) interventi di efficientamento energetico (Led, ecc) con i risparmi generati dalle nuove tecnologie.
Invece, a Cassina sta accadendo il contrario.
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