venerdì 10 dicembre 2021

ILLUMINAZIONE PUBBLICA: ALTRA GESTIONE FALLIMENTO

Le mie polemiche non sono mai sterili ma organiche nei confronti di un percorso che intenda condurre i Cittadini verso una maturata consapevolezza di un problema locale.

In molti a Cassina non capirono subito dove avrebbe portato la campagna - come sempre in solitario - che mi vide impegnato in centinaia di segnalazioni per “lampioni illuminazione pubblica spenti o mal funzionanti”.

L’obiettivo era dimostrare che la costosa adesione ad ATES non è stata assunta per interesse pubblico ma dettata da ragioni “politiche”.

IERI NOTTE LA SITUAZIONE A SANT’AGATA ERA QUESTA: 



Ma ho sempre annunciato i DISASTRI COMUNALI - non perché preveda il futuro - ma solo perché nei documenti , fra le righe, è riportato tutto.

E se molti "politicanti" - e loro fans - che reputavano le mie denunce “polemica sterile” avessero ascoltato, qualcosa avremmo evitato. 


Cassina è un paese nel quale chi anticipa i problemi (documentando le proprie tesi) è un polemico e va marginalizzato, non ascoltato, perchè le competenze in materia sono scomode e motivo di invidia e frustrazione da parte di molti.

 

Un paese nel quale una cosa è giusta o vera in funzione della simpatia di chi la racconta.

Sbagliato. Non è così. 



Non ho condiviso le modalità di scelta – senza gara – della Società (Ates s.r.l.) attuatrice del “progetto di finanza” perché  continuo a pensare che la gara pubblica fosse la miglior garanzia di miglior rapporto “qualità/prezzo” (“vantaggio”).

La scelta di aderire ad ATES per affidare "in house" l'importante progetto di efficientamento – come avviene in tutti i Comuni amministrati dalla Lega – è avvenuta senza confronto concorrenziale con altre realtà.

In pratica, senza la certezza che il progetto di efficientamento fosse il migliore.

Non è mistero del fatto che se non avesse vinto le elezioni il candidato Sindaco imposto dal Partito (Lega), paracadutandolo da chissà quale altro Comune per il tempo necessario per prendere lo stipendio per qualche anno e poi farsi imbucare altrove, la scelta sarebbe stata diversa.

Come ho detto in aula (da Consigliere), se avesse vinto il PD la scelta della Società a cui aderire sarebbe stata un'altra (anche loro avrebbero scelto senza confronto), forse non avremmo pagato gli 8.000 € (determina n. 349 del 24.07.2020) di quota associativa a una Società di Trezzo, il cui AD è il fratello di un ex assessore regionale del partito che governa a Cassina ma sempre a una scelta “politica”avremmo assistito.  

Non si agiti chi non ha piacere che le cose vengano dette in ragione di trasparenza, solo che - per come sono fatto io - preferisco evitare affidamenti senza confronto concorrenziale con altre realtà, perchè le scelte “politiche” non assicurano la miglior "convenienza sociale" per i nostri Cittadini.

A ogni modo, la mia idea contava (relativamente) poco e il Consiglio comunale deliberó favorevolmente l'adesione ad ATES.

L’insufficiente gestione del servizio è evidente a tutti, il “progetto di finanza” (al pari di quelli della Piscina comunale) è stato scritto male e si utilizzano espedienti per riequilibrare il PEF.

Il Progetto di finanza della Piscina è stato sostanzialmente riequilibrato, finanziando al 70% (con i soldi pubblici) interventi straordinari eseguiti sulla struttura comunale e non autorizzati ma realizzati prima che fosse eseguito il certificato di regolare esecuzione (sarebbe servito il collaudo, ma non è mai stato eseguito, perché il collaudatore ha rimesso l'incarico).

Il Progetto di finanza sull’illuminazione - invece - prevedeva che il concessionario prendesse in carico l’intero impianto di illuminazione pubblica e finanziasse (realizzasse) interventi di efficientamento energetico (Led, ecc) con i risparmi generati dalle nuove tecnologie.

Invece, a Cassina sta accadendo il contrario.


Lampioni costantemente spenti in varie zone del paese e -opplà  - interventi di efficientamento energetico finanziati con i risparmi in bolletta per il privato.

Quindi, la verità è che ATES ha in gestione l'intero impianto comunale per 17 anni, ai Cittadini non sarebbe dovuto costare nulla, ma oltre a pagare in termini di mancata di sicurezza (lampioni spenti) ci siamo legati per 17 anni a un operatore che ha già tradito gli impegni.

Abbiamo sborsato una cifra di 18.000 euro (Determina n. 218 del 2/6/2020 per prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl), siamo incappati in un ricorso al TAR presentato dalla Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" contro la Delibera 49 della Giunta Balconi che ha revocato in "autotutela" la Delibera 55 dell'Aprile del 2017 che dichiarava di pubblica utilità la proposta di project financing per la riqualificazione dell'illuminazione pubblica presentata da CSA (http://andreamaggio.blogspot.com/2020/08/ricorso-al-tar-contro-cassina.html).

E dei risparmi annunciati (259.000 euro in 17 anni, pari a 15.000 euro anni) nemmeno l’ombra.ervizi peggiorati 


Infine, un’altra Determina (n. 696 del 26/11/2021) assegna incredibilmente altri 33.732,77 euro per il servizio di manutenzione, fornitura di energia elettrica ed efficientamento impianti di pubblica illuminazione appartenenti al patrimonio comunale a favore della Società ATES S.r.l. per il 2020 e parte del 2021.

Piscina comunale (Aqua) e illuminazione pubblica (ATES)  - come scrissi in passato -  <<…nel migliore dei casi saranno due “ pozzi senza fondo”…>>.

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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