L’Amministrazione di Pozzo d'Adda ha avviato l’iter di progettazione per realizzare un parcheggio a servizio della nuova area polifunzionale di Bettola, finanziata con i fondi PNRR, la cui fase di realizzazione - come la Mensa scolastica presso l'Istituto “Ali della Libertà” - procede a rilento.
Per garantire una più facile accessibilità alla futura nuova area polifunzionale, entro la quale sorgerà il Nuovo asilo nido e un nuovo edificio polifunzionale (incluso bar ristoro), l’Amministrazione ha deciso - in leggero ritardo - di realizzare un parcheggio per autovetture con “…accesso a questi edifici dalla via Leonardo da Vinci “alleggerendo” l’accesso attuale da Via Kennedy, stretto e non adatto al posteggio attuale”.
E su questo, non ci sono dubbi.
Il nuovo parcheggio a servizio del nuovo comparto sarà realizzato all’interno della grande area verde compresa fra la Palestra e via Leonardo da Vinci perché, fanno sapere dalla Giunta: “…garantirebbe una migliore fruibilità di accesso alle strutture, dividendo la zona di sosta da quella di verde pertinenziale destinati alla collettività, diventando un'opera pertinenziale e complementare agli interventi edilizi previsti in questa area polifunzionale”.
La scelta di consumare altra area a verde – nonostante le promesse del consumo di suolo zero - è stata presa a malincuore e forse inevitabilmente, ma questo è un aspetto che spinge una riflessione che lascio in chiusura del post.
L’estensione dell’area è piuttosto importante e – per questo – vi è al momento un problema di copertura finanziaria, dal Comune si affrettano a “mettere le mani avanti” sostenendo che la realizzazione del parcheggio pubblico pertinenziale alla nuova area polifunzionale sarà finanziato progressivamente (al crescere delle necessità dell’area di pertinenza) e compatibilmente alle disponibilità di Bilancio.
A conferma dell’importante estensione dell’area a verde - occupata dal futuro parcheggio – vi è il costo complessivo dell’opera (pari a € 250.000,00) che al momento non sono previsti in bilancio.
Mi sembra eccessivo, ma è presto per dirlo.
L’Amministrazione comunale fa sapere che l’area a verde tardivamente individuata per questo importante sfogo pertinenziale “…è l’unica possibile” e probabilmente è vero, accessibile dalla Via Leonardo da Vinci sgraverebbe di molto un tratto di strada oggi sofferente.
Da un lato è vero che le Amministrazioni devono sforzarsi di incrementare le qualità ecologiche, sociali e strutturali degli spazi pubblici (parchi, giardini e aree alberate), dall’altro ci si confronta – come non perdo occasione di ricordare ad ogni post – con un paese da riassettare, confusionario, urbanisticamente devastato.
Quindi, non solo sono deboli le speranze di ottenere impegni concreti sulla riconversione di alcune aree grigie impermeabili ma sicuramente una progettazione più attenta potrebbe favorire la realizzazione di opere (in questo caso la colata di asfalto su area verde) che tengano conto dell’ambiente, fornendo allo spazio un aspetto compatibile con la contestuale messa a dimora di essenze all’interno delle aiuole del futuro piazzale e perimetralmente allo stesso.
Il mio suggerimento è sempre lo stesso, non cambia da 20 anni: mai gestire un’opera pubblica senza un'adeguata interpretazione urbanistica.
L’occasione dev’essere colta per incentivare soluzioni in grado di ridurre l’esposizione all’inquinamento di prossimità, al risollevamento delle polveri generato dal transito dei veicoli di via Leonardo Da Vinci (i residenti - con i quali ho parlato - vivono un grande disagio).
Quindi va bene l’asilo e il centro polifunzionale, ma la vera occasione è data dalla rigenerazione dell’ambiente urbano, grazie a soluzioni progettuali di adattamento e mitigazione.
Ci sono bandi regionali che finanziano interventi infrastrutturali per ridisegnare lo spazio pubblico adiacente a edifici pubblici attrattori di utenza vulnerabile ed è questo il caso.
Quindi, il nuovo parcheggio elimina un’altra area verde ma – ripeto – è forse l’unica soluzione possibile ma occorre una progettazione che tenga conto dell’aspetto ambientale per evitare che sia una distesa di asfalto “nuda e cruda”.
_AM_