domenica 29 aprile 2007

LA POLITICA

La politica è quella particolare insieme di attività che consente (o dovrebbe consentire) di governare: una città, ma anche una nazione.
La politica non va confusa con le leggi e le istituzioni: l'attività politica infatti serve proprio ai cittadini prima per darsi delle leggi che creano e definiscono i compiti delle istituzioni e, contemporaneamente o successivamente, delle leggi per indirizzare l'attività delle stesse istituzioni (attività di governo). Le leggi e le istituzioni, in una moderna democrazia, si possono modificare od abrogare, creare o distruggere, solo attraverso dei meccanismi ben determinati (previsti dalla stessa costituzione o dalle leggi elettorali): che a loro volta possono essere cambiati attenendosi a modalità contenute in leggi regolarmente approvate dai cittadini (o, di solito, dai rappresentanti di questi ultimi).
Per ovvi motivi di praticità ed efficacia, sin dalla polis greca i cittadini hanno teso ad aggregarsi in formazioni di più persone con una serie di interessi in comune: i partiti politici.
La politica non è roba per signorine di buona famiglia" (!?!?!?)
Questa affermazione, ripetuta spesso come consiglio dovuto a chi vorrebbe cimentarsi nella politica attiva, dovrebbe scoraggiare gli animi troppo sensibili dal mettersi alla prova in una attività riservata ad alcuni.
In un Paese dove la legalità è una delle ultime preoccupazioni civiche, generalmente questi "alcuni" finoscono nel non sentirsi legati al rispetto di alcuna norma: scritta o non scritta che sia.
Gli "alcuni" di cui sopra non hanno ideali, ma interessi.
Gli "alcuni" sono appunto alcuni e non tutti.
L'Italia è statisticamente uno dei Paesi in assoluto con maggiore presenza di "alcuni" che hanno sempre voluto tener fuori dalla politica attiva giovani.
Gli "alcuni" sono terrorizzati dai giovani e di conseguenza quest'ultimi vedono la politica come fumo negli occhi.
Tra i giovani, infatti, i discorsi politici non sono quasi mai affrontati serenamente, piacevolmente, spesso si finisce col considerare sbagliato tutto ciò che riguarda la politica nel suo insieme. Con o senza gli "alcuni".
E' un male della nostra società, guaribile con la sola fiducia.
Ogni denigrazione qualunquistica è di per sé sempre pericolosa, primo vero passo verso generici disfattismi. La politica non è lo specchio più o meno deformato delle speranze e delle delusioni di ognuno di noi, dei pregi e dei difetti presenti in questa società.
Tutti i giorni potremmo guardare in quello specchio e accorgerci che le immagini riprodotte non sono poi tanto diverse da noi stessi…
è una politica fatta di tante cose, forse un pò di tutto.
Gente seria, gente meno seria, qualche elemento con inestimabili qualità e, infine, "alcuni" ciarlatani millantatori generici.
Ma in Politica, come in tutti gli ambienti di questa terra, ci sono tanti uomini "normali", la cui normalità non deve spaventare nessuno, anzi è l'unico punto di partenza credibile.

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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