Cassina dè Pecchi,
Al Sindaco di Cassina
dè Pecchi
Massimo Mandelli
Interrogazione URGENTE: Richiesta
informazioni relative alla realizzazione di un impianto di pirolisi, per il
trattamento di rifiuti plastici, nella zona sud di Cernusco s/N.
Come
noto, dal 2001, con la riforma del Titolo V che ridefinisce ruoli e poteri
delle Regioni, le competenze sono così ripartite: legislazione esclusiva
dello Stato, legislazione concorrente tra Stato e
Regioni, legislazione residuale attribuita alle Regioni
Tra le
materie di legislazione concorrente si trovano, tra le altre, quelle relative
a: ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori
produttivi; tutela della salute; protezione civile; governo del
territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di
navigazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale
dell’energia.
In questi
settori di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa
e per la Corte Costituzionale Stato e Regione si trovano su un piano di
assoluta parità: nessuna delle due parti può prevaricare l’altra ed è
necessaria un’intesa prima di giungere ad una decisione definitiva.
Con la
riforma costituzionale tutto questo verrebbe abrogato. All’articolo art. 117 si
legge infatti che: Ambiente, ecosistema, tutela del paesaggio,
produzione, trasporto e distribuzione nazionale di energia, disposizioni
generali sul governo del territorio diventano di competenza Esclusiva dello
Stato.
Ecco che
– scelta governativa – con il decreto “Sblocca Italia” si aggiungevano 12
impianti ai 42 impianti già in funzione e ai sei già
autorizzati ma in via di costruzione.
Era il 29 luglio 2015 quando
in regione arrivava la bozza di decreto legislativo che attuava, una
delle previsioni del testo divenuto legge a novembre 2014.
Una caldo
invito del ministro dell’Ambiente di un Governo di centrosinistra accompagnava
quella bozza, una previsione chiara di un numero significativo di impianti che
bruciano immondizia e producono energia, sui quali si possono avere proprie
convinzioni e legittimi timori – ma che un Governo ambientalista definì
“…infrastrutture e insediamenti strategici di interesse nazionale”.
L’idea
che l’ambiente sia un tema da preservare solo quando a governare sia il
centrodestra è figlia della solita ipocrisia, l’altra faccia della stessa
medaglia che fa imporre il silenzio imbarazzato ai politici/amministratori di
centrosinistra quando la decisione dipenda da amministrazioni “Amiche”.
In
soldoni, autorizzazioni più veloci, meno potere alle regioni, protezione
rafforzata dei siti scelti contro le proteste dei cittadini: ed ecco che è
stata recentemente presentata la richiesta autorizzativa per la
realizzazione di un impianto di pirolisi, per il trattamento di rifiuti
plastici, nella zona sud di Cernusco s/N.
Pubblicati
e consultabili sul sito web S.I.L.V.I.A. (Sistema Informativo Lombardo
per la Valutazione d’Impatto Ambientale) vi sono alcuni dati informativi,
relazione tecnica e lo studio preliminare ambientale relativi alla richiesta
avanzata dalla Tregenplast Srl.
Trattasi di variante
sostanziale, consistente nell'inserimento di una nuova linea produttiva
(pirolisi), per l'impianto di recupero rifiuti non pericolosi ubicato in
Cernusco Sul Naviglio (MI) -
Con la
presente siamo a chiedere:
1) se l’Amministrazione fosse a
conoscenza della richiesta avanzata da Tregenplast Srl – con sede a Cassina dè
Pecchi - e dei documenti depositati dalla stessa e in quale zona del paese
limitrofo è prevista la realizzazione della nuova linea, visto che l’unica
informazione in nostro possesso in questo momento è che disterà a 3 km dal
centro di Cernusco s/N e a poche centinaia di metri dai plessi scolastici di
Pioltello, quali nido (40 posti), scuola materna (230 posti) e scuole primaria
e media (tot. 450 postI)
2) se il processo di pirolisi
dell’impianto previsto a Cernusco è concepito – come sembra - per il
trattamento dei rifiuti contenenti materia plastica e degli pneumatici
3) Se la degradazione termica, in
assenza di ossigeno, e lo scindersi in una frazione solida e in una frazione
volatile può arrecate danni alla qualità dell’aria che respiriamo
4) Se il processo di pirolisi
fornisce come prodotti: una frazione gassosa (idrogeno, metano, etilene, ossido
di carbonio, …), una frazione liquida (catrame, acqua, olii, …) ed una frazione
solida (residuo carbonioso, ceneri, metalli, …) quali saranno le percentuali
delle tre frazioni e la proporzione relativa dei vari prodotti, all’interno
delle frazioni,
5) Quali saranno parametri tecnici
di realizzazione dell’impianto, tipologia e qualità del materiale trattato.
6) Se come sembra il processo è
in grado di fornire gas acidi (di Cloro, di Fluoro, di Zolfo), ossidi di azoto,
furani, diossine, metalli pesanti (Piombo, Cadmio, Cromo, Mercurio), ceneri
pesanti e acque oleose, chiediamo quali garanzie si possono dare rispetto alle
sostanze cancerogene, mutagene e teratogene.
7) Quali di queste necessitano di
successivi e adeguati trattamenti.
8) Se l’Amministrazione fosse a conoscenza
della richiesta avanzata da Tregenplast Srl – con sede a Cassina dè Pecchi - e
dei documenti depositati dalla stessa
9) Se è stata convocata da parte
di Cernusco una VAS presentando eventuale “relazione di dimensionamento” con
allegate specifiche progettuali.
10) Dalla relazione a disposizione su SILVA non
appaiono chiari – circa la caratterizzazione delle emissioni - quali e quanti inquinanti, emessi dal processo
di pirolisi, ricadranno al suolo nei dintorni dell’impianto. Se risulta vero
che vi sono connessi rischi per la qualità dell’aria e dell’acqua e di
contaminazione della falda freatica in un raggio calcolato fino a 6 Km)
11) Quali interventi politici, urgenti e immediati, si
intendono attuare per chiarire i dubbi che insistono fra i Cittadini e quali
forme di protezione si intende adottare per scongiurare cattiva informazione;
12) I soli parametri che vengono considerati nella
documentazione disponibile sono le polveri totali, gli ossidi di azoto e di
zolfo e il carbonio organico totale. Questo, nonostante la materia prima sia
costituita da plastiche. Non viene però fatto alcun cenno né ai metalli né al
cloro, sebbene la presenza di quest’ultimo elemento chimico sia decisamente
importante e fonte di inquinanti. Chiediamo elementi utili e certi.
Questa
interrogazione nell’interesse generale, affinché si faccia quanto prima
chiarezza sulla questione pirolisi nell’interesse dei cittadini della
Martesana.
Si chiede
risposta scritta.
Cordiali saluti
Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)
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