venerdì 9 marzo 2018

@MAGGIOrMENTE n 1 - AVANTI NELLA NEBBIA

Sollecitato da alcuni Amici, oggi apre una nuova sezione ("@MAGGIOrMENTE") unica sezione del Blog che si discosterà dai temi cassinesi, ma tratterà nazionali/regionali.

Il fatto che abbia fatto una scelta chiara, nei confronti dell'innegabile fallimento dei partiti, mi mette nelle condizioni di affrontare alcuni temi con la giusta "distanza critica" e soprattutto senza distorsioni dettate da dinamiche di parte.


Il seguitissimo filone "Liberamente" - giunto alla dodicesima pubblicazione - intensificherà l'analisi di alcune dinamiche politiche locali perchè in questo ultimo anno di legislatura (prima del ritorno al voto) avremo di cui parlare. 

ps - anche per questo blocco di post dedicati, chiedo clementa su errori ortografici o altro, si scrive durante gli intermezzi, seduto in metrò o in piedi sorretto dai pendolari, in bagno (si fa per dire...), sotto le coperte per non svegliare la moglie, nei ritagli di tempo e senza rileggere.

Quindi chiedo pazienza, non è il mio lavoro.

   -  AM  -
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Cominciamo col dire che per fare un governo, al centrodestra mancano circa 75 parlamentari, ai cinquestelle 140. 

Il 90% del PD si è già espresso contrariamente all'ipotetica fornitura dei parlamentari mancanti al M5S e - pertanto - al momento escluderei un intervento di soccorso.

Da quanto emerge dalle dichiarazioni, anche della minoranza interna al pd, non sono previsti interventi ne a supporto di un governo Di Maio ne Salvini

Lunedì in una direzione ci sarà il "chiarimento" rispetto a diverse tematiche, fermo restando che pochi vogliono supportare il futuro governo.

L’idea del congelamento delle dimissioni di Renzi sembra superata e Martina ribadirà che il Pd, per volontà dei propri elettori, dovrà restare all’opposizione. 

Alcuni, una minoranza della minoranza interna al pd, vorrebbe aiutare la nascita di un governo Di Maio. 

Fra questi troviamo: Franceschini, Orlando, Gentiloni, Delrio, Finocchiaro, il neo-iscritto Carlo Calenda, Zanda. 

Ma è chiaro che questi devono fare i conti con Renzi, che vanta un forte controllo sui gruppi: 

Dei 107 parlamentari 60-65 sono renziani (camera) mentre al senato sono 35 dei 53.

Sembra che il PD - rispetto al voto per elezione dei presidenti delle due camere - voterà scheda bianca.

Nessuno lo ha ancora detto, ma l'arrivo di Draghi sulla scena politica potrebbe servire da parafulmine (Monti docet) per il corpo politico, che teme di dover mettere la faccia su scelte impopolari.

Sarà interessante vedere se una risorsa come Draghi vorrà farsi trascinare nel pantano italiano.

Appello di Mattarella – disperato - ai partiti perché lo aiutino a trovare una soluzione alla crisi che si è determinata dopo il voto del 4 marzo («...«saper collocare sempre al centro l’interesse generale del Paese e dei cittadini...»). 

Ovviamente, tutti i partiti si sono detti d’accordo perché il ritorno al voto è l’unica cosa che nessuno degli eletti vuole, ma nessuno vuole mettere la faccia e si schioda dalle posizioni dichiarate in tutte le salse.

Berlusconi ha invitato agli eletti nelle file del “suo” partito, una lettera per chiedere lealtà e – possibilmente – stanare chi sogna manovre differenti, magari appoggi ad un governo Di Maio.

Salvini non è disposto a discutere con gli altri, fermo restando la modifica della legge elettorale.

Il Pd da sconfitto, gongola: tocca ai due vincitori muoversi, noi stiamo a guardare l’Italia che affonda e pensiamo alle primarie.

Via Renzi, si fa avanti Nicola Zingaretti (appena riconfermato governatore del Lazio), Calenda, Delrio, Martina. 

Non è escluso che Calenda sia sponsorizzato da Gentiloni, mentre Del Rio da Renzi (che ha numeri, voglia di aprire una stagione nuova e farsi il suo partito) 

Infine, che dire…sembra che fra gli addetti ai lavori circoli un sondaggio, in base al quale il cosiddetto popolo dei cinquestelle preferirebbe un accordo con la Lega piuttosto che col Partito democratico, mentre Istituto Noto, indica il 59% di elettori democratici favorevole a un governo Pd-Cinquestelle, i contrari sarebbero solo il 25%.

A supporto dovrebbe andarci anche il manipolo di LEU (i pannocchiari alla Chiarella, che so non c’entrrare nulla in questo post, ma non sono abituato a scrivere così tanto senza citare nemmeno una volta il catastrofico Tommy).

Sempre Noto – stimato sondaggista – rivela che  il 49% dei 5 Stelle è favorevole all’accordo con i democratici, il 40% contrario e l’11% non risponde.

Buon fine settimana 



Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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