giovedì 25 ottobre 2018

ABUSO EDILIZIO? BongiBongi bo-go-bo.

Come promesso, oggi riprendiamo il discorso sulla "Fortuna" in tempi di "Mandellocrazia".

Un discorso importante, che già nel corso del post di ieri 
(http://andreamaggio.blogspot.com/2018/10/la-fortuna-aiuta-gli-audaci-ma-non-solo.html) abbiamo affrontato mettendo in evidenza aspetti curiosi, che rendono l'idea di quanto possa fare, la "fortuna" in questa legislatura.

Anche l’autore del grosso abuso edilizio sulla Cascina Colombirolo, divenuto un considerevole fortunato, si sarà accorto, quanto sia importante.

E in effetti, il Piano regolatore Generale approvato nel 2003 prevedeva che sull'edificio in questione venisse realizzato un Piano di Recupero e il Privato - per avviare l'intervento - avrebbe dovuto versare “…un significativo quantitativo di oneri e cedere aree standard (parcheggi e verde pubblico) in rispetto della normativa vigente".

Ma invece di presentare un Piano attuativo, l'iniziale richiesta del privato si limitava a semplice manutenzione straordinaria, con il conseguente risparmio di oneri da versare.

Ma vi furono elementi che lasciarono - sin da subito - presagire che l'intervento effettuato presso la località Colombirolo non fosse classificabile come manutenzione straordinaria, ma bensì una ristrutturazione edilizia.

E quando fu avviato il procedimento per l'accertamento della conformità dei lavori, furono riscontrati gli abusi edilizi e questo anticipò l'emissione di ordinanza (25/6/2013) “…per il ripristino dello stato dei luoghi e relativo procedimento sanzionatorio”.

I lavori nella parte della Cascina destinata a residenziale furono bloccati - dalla precedente Amministrazione - per molto tempo.

Fino all’arrivo in Comune della Dea della bendata - eletta insieme ad Mandelli e insieme alla pletora di ineffabili paladini della legalità - che è talmente bendata, che invece di aiutare chi ha realmente bisogno, ha dato una preziosa mano all'autore dell'abuso edilizio.

Si trasforma un Piano di Recupero in "Manutenzione Straordinaria", poi da Manutenzione straordinaria ha effettuato abusivamente una ristrutturazione edilizia e infine - dopo aver risparmiato euro su euro - esser stato bloccato, obbligato a ripristinare i luoghi, ecco che interviene la Dea della Fortuna e Mandelli e il Club dei giusti (PD) sanano tutto.


Ma non è tutto qui...

Il 15/11/2016 è stato notificato alla Ditta richiedente avviso di rilascio di Permesso di Costruire in Sanatoria, con annessa la grande possibilità di eseguire alcune opere a scomputo oneri, a vantaggio di tutta la comunità cassinese.

A dire il vero, concedere lo scomputo oneri a chi ha realizzato un abuso edilizio è il classico messaggio diseducativo, che ci offre il PD e i compagni dell'abuso, ma si sa, la Dea Bendata è bendata.

Poi leggo, che quella specie di marciapiede costruito in un posto defilato e marginale, adiacente al filo della Cascina, è stata considerata una delle opere utili per tutta la Cittadinanza.

Sono certo che neanche un cassinese avrà percorso quel marciapiede, se non per andare al ristorante e quindi finanziare con gli oneri un'opera utile al privato e/o i suoi clienti è indice di quanto la Dea bendata si sia interessata alla questione.

Prima del suo arrivo in Comune, il totale delle somme messe a disposizione dell’operatore al fine dell’esecuzione delle opere di urbanizzazione ammontava a 311.270,69 € (da aggiungere a questo importo un altro 8% del cdc) circa il quadruplo di quanto richiesto qualche anno dopo, in Mandellocrazia, che avrebbero dovuto finanziare una grande rotatoria - fra l'adiacente via Vittorio Veneto e la ex S.S 11 "Padana Superiore" - con ornamenti floreali interni.

Ma la Dea della Fortuna è stata davvero infaticabile e la giunta Mandelli ha approvato una delibera con la nuova perimetrazione del Centro Abitato (ai sensi dell’art 4 del D.L.vo 30/04/1992) spostando il confine di poche decine di metri,  includendo la Cascina nel centro abitato. 

Per pochi metri, la Cascina è rientrata all'interno della nuova perimetrazione e le opere viabilistiche assoggettate al comparto hanno eluso prescrizioni dell'Ente proprietario della Strada.

Ma non è finita, credetemi, continuate a leggere.

La rotatoria - prevista fra la via Vittorio Veneto e la ex SS 11 e progettata ai tempi della Giunta Ginzaglio con un raggio 14 metri - improvvisamente viene stralciata dalle opere a scomputo da realizzare da parte del privato per riapparire come opera pubblica di sponsorizzazione (art. 19 del d.lgs 50/2016) realizzata guarda caso dallo stesso privato, con dimensionamenti micro e completamente deducibile da parte dell'autore dell'abuso edilizio. 

BongiBongi bo-go-bo.  

Scusate, sono andato lungo, volevo parlarvi dei parcheggi a servizio delle nuove residenze e del ristorante presso l'edificio, ma devo posticipare al prossimo post.

Esiste un grosso problema creato da questi governanti incapaci...più scavo in questa storia e più si alimenta il dubbio che la dea Bendata non sia poi così bendata come sembra.

Per adesso è tutto, al prossimo post ne parliamo.

buona notte.

Andrea Maggio 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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