giovedì 26 marzo 2020

COVID-19, DIFFICOLTA' DELLE PARTITE IVA

#MaggioNews

Sapete tutti, che sono rare le volte che il Blog ha affrontato temi di carattere nazionali, ma - in considerazione della straodinarietà del momento - ritengo di fare un'eccezione.

Oramai, come ho già avuto modo di riferirvi, ho scelto di spostare la comunicazione prevalente su FACEBOOK (profilo personale e pagina del Consigliere Comunale) e con la rubrica #MaggioNews (pubblicazione di video su YOUTUBE).

Oggi, nel tentativo di fornire elementi al popolo delle PARTITE IVA, dei piccoli imprenditori e artigiani, che in queste ore vivono grosse preoccupazioni ho pensato di scrivervi.

Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus è passato – circa – un mese e cominciano ad affiorare le inevitabili difficoltà dovuti alla crisi economica in atto.

In questo momento – visto che il mio intento è quello di aiutare a chiarire alcuni passaggi e non confondervi ulteriormente – credo sia logico rimanere ai fatti.

Al momento incognite, incertezze e interrogativi senza risposte sono molti, ma le dichiarazioni di Conte sono state di apertura.
Per mia esperienza, oggi ci saranno serrati confronti con le parti sociali (e compagnia cantando) dopodichè verrà abbozzato un testo sul quale si aprirà la discussione ninterna.
Ovviamente noi aspetteremo il testo definitivo, anche se generalmente qualche uccellino fornisce la bozza agli addetti ai lavori per poter avviare la classica operazione di perfezionamenti e lobbing

Brutto dirlo, Conte giustamente si arrabbia , ma questa è la politica italiana.
Succedeva a Cassina, figurarsi a Roma.

Ad ogni modo, ad officine, negozi, capannoni chiusi posso – in questo momento – dire solamente che terrò monitorata la situazione e offrirò le umili capacità “di lettura” degli atti pubblici agevolarvi
Ad esempio, le carrozzerie, stando alle disposizioni del decreto governativo, sono tra le attività che comunque potrebbero rimanere aperte m – ovviamente – non ha senso rimanere aperti quando l'intera filiera lavorativa è bloccata.
Da capire, la cassa integrazione (che vale per 9 settimane), la tassazione che anche a livello Comunale hanno dichiarato voler aumentare, gli studi di settore che dovrebbero essere sospesi, la mancanza di liquidità, il debito che rimane e l'obbligo di pagare a breve.
Non ci resta che aspettare qualcosa di concreto su cui esternare valutazioni di merito

Andrea

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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