lunedì 20 dicembre 2021

ELEZIONI CITTÀ METROPOLITANA di MILANO

#MaggioNews 


Elezioni della città metropolitana di Milano.


Si sono tenute domenica 19 dicembre. 

Come noto, il sindaco metropolitano è, di diritto, quello del capoluogo: Beppe Sala, già riconfermato due mesi fa. 


La vice sindaca, già designata, è Michela Palestra, prima cittadina di Arese.


Avevano diritto al voto i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni metropolitani, in tutto 2.089. 


Ma non tutti con lo stesso 'peso': esiste il voto “ponderale” ossia i voti sono infatti ponderati tenendo conto del numero di abitanti del proprio comune. 


Tradotto se sei paraculato da qualcuno che conta puoi ambire altrimenti non puoi sperare di farcela 


Ad esempio, un voto di un milanese vale 714 voti effettivi. Un voto di un consigliere o sindaco dei comuni da 30 mila a 100 mila abitanti (la fascia immediatamente più bassa) vale appena 63 voti effettivi.


Un consigliere di Cassina vale 37 voti, non è difficile capire che - ancje qui - i consiglieri metropolitani li scelgono a Milano 


L’affluenza è piuttosto diversificata a seconda della grandezza del comune d'appartenenza: hanno votato tutti i 49 aventi diritto del capoluogo, l'86,4% dei comuni 30-100 mila abitanti, appena il 54,8% dei comuni fino a tremila abitanti (pochi nel Milanese). 


Questo perché molto consiglieri comunali - aventi diritto al voto - sono realmente “civici” e non subiscono il fascino dei partiti 


La principale lista di centrosinistra, C+, che raccoglieva esponenti del Partito democratico e di liste civiche d'area, ha ottenuto 13 seggi. 


La lista Città dei territori, che raggruppava esponenti dei Verdi e di amministratori locali di sinistra, ha ottenuto un seggio (il solito FiniGuerra) . 


Il centrodestra si ferma a 10 seggi: quattro per la Lega, quattro per Insieme per la città metropolitana (in cui erano candidati anche esponenti di Forza Italia) e due per Fratelli d'Italia. 


Nessun'altra lista si era presentata alle elezioni.


Dal capoluogo Milano, quattro eletti e due non eletti. 

Entrano tre consiglieri del Pd in C+, ovvero Bruno Ceccarelli, Beatrice Uguccioni e Diana De Marchi, e un leghista, Samuele Piscina. 


Non ce la fanno Valerio Pedroni del Pd (in C+) e Francesca Cucchiara dei Verdi (in Città dei territori).


Ecco quindi come è composto il nuovo consiglio metropolitano. 


Tra i consiglieri, Sala confermerà la vice sindaca Michela Palestra (Arese) e sceglierà i consiglieri a cui affidare le deleghe, simili a quelle di un assessore.


C+ (Pd, centrosinistra) (13)

Francesco Vassallo (sindaco Bollate)

Alfredo Simone Negri (sindaco Cesano Boscone)

Michela Palestra (sindaca Arese)

Bruno Ceccarelli (consigliere Milano)

Beatrice Luigia Uguccioni (consigliera Milano)

Diana Alessandra De Marchi (consigliera Milano)

Roberto Maviglia (sindaco Cassano d'Adda)

Dario Veneroni (sindaco Vimodrone)

Sara Bettinelli (sindaca Inveruno)

Giorgio Mantoan (consigliere Carpiano)

Daniela Caputo (consigliera Paderno Dugnano)

Daniele Del Ben (consigliere Rosate) 

Aurora Alma Maria Impiombato (consigliera Vimodrone)


Città dei territori (Verdi, sinistra) (1)

Domenico Finiguerra (sindaco Cassinetta di Lugagnano)


Lega (4)

Roberto Di Stefano (sindaco Sesto San Giovanni)

Samuele Piscina (consigliere Milano)

Raffaele Cucchi (sindaco Parabiago)

Ettore Fusco (sindaco Opera)


Insieme per la Città metropolitana (4)

Francesco Variato (consigliere Bollate)

Alessandro De Vito (consigliere Villa Cortese)

Vera Fiammetta Silvana Cocucci (consigliera Mediglia)

Marco Segala (sindaco San Giuliano Milanese)


Fratelli d’Italia (2)

Alberto Pozzoli (consigliere Opera)

Guglielmo Villani (sindaco Ozzero)

VOUCHERS SPESA : NON PERDERE L’OCCASIONE

Non perdete l’occasione. 


Finalmente - dopo lunghi mesi di ritardo - con deliberazione Giunta Comunale n. 141 del 01/12/2021 ad oggetto "Approvazione nuovo avviso per il Fondo di Solidarietà Alimentare in relazione all'emergenza covid-19 - Legge n. 106 del 23/07/2021"  si sono svegliati e hanno disposto  l’assegnazione di buoni spesa da destinare alle famiglie che, a causa dell’emergenza Covid-19, versano in gravi difficoltà economiche.


Domande da presentare dal 06/12/2021 al 31/01/2022 (in caso di esaurimento fondi la data di chiusura sarà anticipata).


Si allega di seguito l’avviso pubblico da consultare per tutte le informazioni, il modulo della domanda e l'elenco aggiornato degli esercizi commerciali aderenti all'iniziativa; per eventuali chiarimenti è possibile rivolgersi al Servizio Sociale Comunale contattando il Segretariato Sociale al numero 02 95440293 nei seguenti giorni ed orari: 


lunedì dalle 14.30 alle 18.30

mercoledì dalle 14.30 alle 18.30

venerdì dalle 9.00 alle 13.00


NON PERDETE QUESTA OCCASIONE 

ALTRIMENTO 


SPENDONO I FONDI ASSEGNATI PER COSE MENO IMPORTANTI 


ANDREA  MAGGIO

lunedì 13 dicembre 2021

POZZO, VIA UNITA' DI ITALIA e SCUOLE AL FREDDO e NON E' UN FATTO PRIVATO


#PozzodAdda

#Teleriscaldamento



Chi esercita una funzione in modo serio, non smette di parlare DI QUESTIONI IMPORTANTI finita la campagna elettorale.




Io NON sono stato eletto e - a distanza di 5 anni dalle prossime elezioni - affronto il tema come se eletto lo fossi stato.



Parlarne oggi vuol dire affrontare il tema senza che diventi – come sempre - argomento strumentale ed elettorale, affrontato solo per passerelle dei candidati a ridosso del voto 



Lo scrissi a fine ottobre, lo dico scrivo oggi.

(Leggi post) 





Gli Stabili di Via Unità d’Italia ancor al freddo da tre giorni: numerose famiglie residenti in via Unità d’Italia ancora senza acqua calda e caldaia che non garantisce adeguato riscaldamento.




La frequente rottura dell’impianto di “teleriscaldamento” realizzato in forza di una convenzione sottoscritto ad inizio gennaio del 2011 fra Comune di Pozzo d’Adda  e la Soc. ECO ENERGIA srl è UNA VERGOGNA INAUDITA




Con questo freddo la situazione è insopportabile.

L’argomento sventolato A RIDOSSO DI OGNI TORNATA elettorale, fra mille promesse “di presa in carico del problema” dev’essere davvero una delle principali priorità di questo paese.




La questione riemerge sistematicamente e cvon questo freddo comporta un disagio VERGOGNOSO



Al di là del valore ambientale che possano rappresentare le energie rinnovabili,




La CONVENZIONE presenta alcune imbarazzanti storture (addirittura “curiose”per taluni aspetti) che meritano approfondimenti da parte dell’Amministrazione.




Ripeto quanto dissi qualche mese fa – a seguito dell’ennesima rottura registrata - il Comune NON può girare la testa dall’altra parte rispetto ad GRAVE DISAGIO vissuto da una parte della cittadinanza, in quanto è parte contraente di una convenzione che sta generando ciclici disservizi alle famiglie su un servizio primario.




Chiesi di inserire in AGENDA POLITICA la questione teleriscaldamento di via Unità d’Italia, primo perché il disagio vissuto in via Unità d’Italia NON È UN FATTO PRIVATO secondo perché VENERDI’ ANCHE LA SCUOLA LIMITROFA ERA AL FREDDO CON I BAMBINI A LEZIONE CON I GIUBBOTTI.




Fra “cessioni”, “diritti” e “doveri” accolti e accettati, vi è quello di garantire la piena funzione di un impianto che produce energia.


PROVERO' A COINVOLGERE CONSIGLIERI COMUNALI PER UNA PRESA DI POSIZIONE DELLA GIUNTA RISPETTO ALLA QUESTIONE.


domenica 12 dicembre 2021

IMMOBILE UNES: CANONE AFFITTO BASE D’ASTA A CIRCA 30% DELL'ATTUALE.

Torno sulla questione unes racconterò i fatti ma il resto non lo scrivo e lascio a voi l’interpretazione dei L perché” e i “per come”

In troppi continuano a chiedersi se “è vero che Unes chiude?” 

Di certo c’è che in data 24/01/2011 con contratto di repertorio n. 1/2011 fu concessa in locazione alla società Unes l’unità immobiliare sita in piazza Europa.


Poi con la determinazione n. 54 del 07/02/2017 il predetto contratto fu rinnovato per un periodo di sei anni e precisamente fino al 23/01/2023.


Qualche mese fa avevo scritto che “Fino ad allora dubito qualcuno voglia interrompere il contratto prematuramente, anche se nel 2023 scade e sarà da rinegoziare” 


Il canone è attualmente  € 299.980,08 e con queste entrate, invece di pagare consulenze e spendere soldi pubblico per interventi non necessari non prioritarie ma utili a selfie, avremmo dovuto fare manutenzione alla struttura comunale 


L’ultimo intervento importante di fatto nel 2012 ed ero io assessore (coperture, dipinta tutta la struttura, chiusura parti comuni )


In esecuzione della delibera di Giunta Comunale n. 140 del 01/12/2021 intende procedere all’assegnazione in locazione dell’immobile composto dal piano terra più il piano interrato (di seguito anche per brevità bene locato) con destinazione commerciale “media struttura di vendita” nel settore alimentare e non alimentare sito in Piazza Europa del Comune di Cassina de’ Pecchi identificato catastalmente al foglio n. 9 mapp. 892 sub. 704, categoria D8, rendita catastale euro 55.467,47. 


Il contratto attuale - che termina  il 23/01/2023 - prevede un canone di € 295.240 da rivalutare ISTAT.


Nei mesi scorsi Unes (16/07) hacomunicato intenzione di chiudere anticipatamente il contratto. 


Il 10/12 la Giunta ha pubblicato un AVVISO D’ASTA PER LA LOCAZIONE DI LOCALI UBICATI PRESSO IMMOBILE COMUNALE DI PIAZZA EUROPA con 

canone annuale a base di gara, su cui verrà applicata la percentuale di rialzo offerta, pari a ad euro € 102.533,00, e poi, in caso di rinnovo, sarà pari ad € 140.700,00;


Non so cosa succederà e cosa farà Unes, ma sicuramente - se (e dico se) dovesse CASUALMENTE partecipare alla gara dopo aver chiuso anticipatamente  contratto - è altamente probabile che resterà UNES con un risparmio sul contratto in corso (che sarebbe dovuto terminare nel 2023) è di almeno 150.000 (ma probabilMente sarà molto di più, se partecipa Unes non ci saranno grossi rialzi)


Il contratto 299.000 euro (più tutte le opere di manutenzione assegnate dal contratto che seguii ai  tempo …) fu stabilito con criteri oggettivi 


Una svalutazione fino a € 102.000 racconta molto, 


Mi fermo qui




PERDERE BANDI, PERDERE OCCASIONI

 #cassinadepecchi 

#PozzodAdda


Il bando nazionale Sport e periferie 2020, metteva a disposizione dei Comuni 300 milioni per il rifacimento e il riammodernamento delle strutture sportive locali. 


Ovviamente ne Cassina ne Pozzo hanno partecipato, perdendo valida occasione.


A Pozzo l’Amministrazione è cambiata e speriamo possa cambiare anche la sciattoneria, mentre a Cassina ci saranno altri 2 anni e mezzo di sofferenza (appena terminerà la legislatura, ci lasceremo alle spalle questa tristezza amministrativa)  


Quando dico che alcune Amministrazioni non servono a nulla intendo anche questo:  i fondi arrivano solo se distribuiti “a pioggia” a tutti o per “vicinanza politica” 


Quasi impossibile ottenere fondi grazie  a punteggi e meritocrazia, anzi a questo genere di bando (ad esempio bando sport) spesso neanche partecipano.


Perché - anche se non lo dicono - sanno anche loro che sono scarsi, inadeguati al ruolo, improvvisati, nel migliore ddi casi sono lì per buscare stipendio e non riuscirebbero farsi finanziare nulla di importante.


Ma cosa volete che possa sentire dentro il cuore, quale amore possa provare per Cassina, un Sindaco che fino a quando non è stata catapultata dal partito manco sapeva il numero di residenti.


Siamo far quella metà di Conuni italiani che non hanno presentato la domande (presentate sono state 3.380)


Altre volte state bocciate (neppure ammesse alla valutazione tecnica) altre escluse per vizi di forma vari (mancata presentazione delle delibere di giunta o mancata vidimazione della domanda medesima) e - la più comica - quella della ristrutturazione della scuola materna.

Non posso raccontarla.


I progetti che non sono riusciti ad accedere ai finanziamenti sono stati l’85,36% quindi - se solo fossimo stati un Comune gestito da.qualcuno - avremmo ottenuto dei vantaggi per lo Sport locale 


Le ultime due legislature hanno devastato l’ufficio tecnico comunale -  sottodimensionato quanto a personale - e le ultime due legislature sono riuscite a rovinare una macchina “perfettamente funzionante”.

 

Ad ogni modo, l’ufficio ricorre  all’affidamento di incarichi esterni di progettazione, perché i parametri per ottenere i fondi dei bandi sono differenti.


L’attribuzione del punteggio del bando tiene in considerazione variabili che non vengono minimamente tenute in conto da tecnici dei Comuni, attenti alla sicurezza e il rispetto delle norme dimensionali e per capienza ma per ottenere più punto servono altre valutazioni.


L’ho sempre detto - in questo e solo questo - il mio acerrimo avversario Tommy Chiarella (assessore della

Passata giunta che criticai moltissimo) era davvero bravo. 


Una capacità straordinaria di leggere fra le righe dei bandi e ottenere i finanziamenti.

Alla fine il risultato era sempre insufficiente, ma la differenza con l’insufficienza odierna è che qiesti mando li leggono i bandi 


Il Sindaco firma le ordinanze con le date sbagliate (quindi non legge nemmeno) 


Il punto è che non bastano le risorse, – che questo Comune ne ha infinite (di bilancio e fondi riversati e che arriveranno per la pandemia) è  necessario anche che i progetti presentati siano frutto di idee progettuali valide

venerdì 10 dicembre 2021

ILLUMINAZIONE PUBBLICA: ALTRA GESTIONE FALLIMENTO

Le mie polemiche non sono mai sterili ma organiche nei confronti di un percorso che intenda condurre i Cittadini verso una maturata consapevolezza di un problema locale.

In molti a Cassina non capirono subito dove avrebbe portato la campagna - come sempre in solitario - che mi vide impegnato in centinaia di segnalazioni per “lampioni illuminazione pubblica spenti o mal funzionanti”.

L’obiettivo era dimostrare che la costosa adesione ad ATES non è stata assunta per interesse pubblico ma dettata da ragioni “politiche”.

IERI NOTTE LA SITUAZIONE A SANT’AGATA ERA QUESTA: 



Ma ho sempre annunciato i DISASTRI COMUNALI - non perché preveda il futuro - ma solo perché nei documenti , fra le righe, è riportato tutto.

E se molti "politicanti" - e loro fans - che reputavano le mie denunce “polemica sterile” avessero ascoltato, qualcosa avremmo evitato. 


Cassina è un paese nel quale chi anticipa i problemi (documentando le proprie tesi) è un polemico e va marginalizzato, non ascoltato, perchè le competenze in materia sono scomode e motivo di invidia e frustrazione da parte di molti.

 

Un paese nel quale una cosa è giusta o vera in funzione della simpatia di chi la racconta.

Sbagliato. Non è così. 



Non ho condiviso le modalità di scelta – senza gara – della Società (Ates s.r.l.) attuatrice del “progetto di finanza” perché  continuo a pensare che la gara pubblica fosse la miglior garanzia di miglior rapporto “qualità/prezzo” (“vantaggio”).

La scelta di aderire ad ATES per affidare "in house" l'importante progetto di efficientamento – come avviene in tutti i Comuni amministrati dalla Lega – è avvenuta senza confronto concorrenziale con altre realtà.

In pratica, senza la certezza che il progetto di efficientamento fosse il migliore.

Non è mistero del fatto che se non avesse vinto le elezioni il candidato Sindaco imposto dal Partito (Lega), paracadutandolo da chissà quale altro Comune per il tempo necessario per prendere lo stipendio per qualche anno e poi farsi imbucare altrove, la scelta sarebbe stata diversa.

Come ho detto in aula (da Consigliere), se avesse vinto il PD la scelta della Società a cui aderire sarebbe stata un'altra (anche loro avrebbero scelto senza confronto), forse non avremmo pagato gli 8.000 € (determina n. 349 del 24.07.2020) di quota associativa a una Società di Trezzo, il cui AD è il fratello di un ex assessore regionale del partito che governa a Cassina ma sempre a una scelta “politica”avremmo assistito.  

Non si agiti chi non ha piacere che le cose vengano dette in ragione di trasparenza, solo che - per come sono fatto io - preferisco evitare affidamenti senza confronto concorrenziale con altre realtà, perchè le scelte “politiche” non assicurano la miglior "convenienza sociale" per i nostri Cittadini.

A ogni modo, la mia idea contava (relativamente) poco e il Consiglio comunale deliberó favorevolmente l'adesione ad ATES.

L’insufficiente gestione del servizio è evidente a tutti, il “progetto di finanza” (al pari di quelli della Piscina comunale) è stato scritto male e si utilizzano espedienti per riequilibrare il PEF.

Il Progetto di finanza della Piscina è stato sostanzialmente riequilibrato, finanziando al 70% (con i soldi pubblici) interventi straordinari eseguiti sulla struttura comunale e non autorizzati ma realizzati prima che fosse eseguito il certificato di regolare esecuzione (sarebbe servito il collaudo, ma non è mai stato eseguito, perché il collaudatore ha rimesso l'incarico).

Il Progetto di finanza sull’illuminazione - invece - prevedeva che il concessionario prendesse in carico l’intero impianto di illuminazione pubblica e finanziasse (realizzasse) interventi di efficientamento energetico (Led, ecc) con i risparmi generati dalle nuove tecnologie.

Invece, a Cassina sta accadendo il contrario.


Lampioni costantemente spenti in varie zone del paese e -opplà  - interventi di efficientamento energetico finanziati con i risparmi in bolletta per il privato.

Quindi, la verità è che ATES ha in gestione l'intero impianto comunale per 17 anni, ai Cittadini non sarebbe dovuto costare nulla, ma oltre a pagare in termini di mancata di sicurezza (lampioni spenti) ci siamo legati per 17 anni a un operatore che ha già tradito gli impegni.

Abbiamo sborsato una cifra di 18.000 euro (Determina n. 218 del 2/6/2020 per prestazione di servizio di assistenza tecnico, amministrativa e giuridica per la valutazione e definizione dei rapporti tra il Comune di Cassina de Pecchi e la Società ATES Srl), siamo incappati in un ricorso al TAR presentato dalla Società "CSA Consorzio Servizi e Appalti" contro la Delibera 49 della Giunta Balconi che ha revocato in "autotutela" la Delibera 55 dell'Aprile del 2017 che dichiarava di pubblica utilità la proposta di project financing per la riqualificazione dell'illuminazione pubblica presentata da CSA (http://andreamaggio.blogspot.com/2020/08/ricorso-al-tar-contro-cassina.html).

E dei risparmi annunciati (259.000 euro in 17 anni, pari a 15.000 euro anni) nemmeno l’ombra.ervizi peggiorati 


Infine, un’altra Determina (n. 696 del 26/11/2021) assegna incredibilmente altri 33.732,77 euro per il servizio di manutenzione, fornitura di energia elettrica ed efficientamento impianti di pubblica illuminazione appartenenti al patrimonio comunale a favore della Società ATES S.r.l. per il 2020 e parte del 2021.

Piscina comunale (Aqua) e illuminazione pubblica (ATES)  - come scrissi in passato -  <<…nel migliore dei casi saranno due “ pozzi senza fondo”…>>.

giovedì 9 dicembre 2021

LA GIUNTA INUTILE, ACCOLGA PERLOMENO LE PROPOSTE AVANZATE

ANCHE SE MARGINALIZZATA, NON CAMBIO IDEA: BASTA TOPPE e SI ALLO SVILUPPO 

#cassinadepecchi



Utilizzo questi pochi muniti di pausa pranzo per informarvi dell'ennesima vergogna avvenuta a Cassina.


Nei Comuni serve qualcosa di più di Sindaci “facebookiani” tutta chiacchiere e selfie, che leggono segnalazioni come fossero il più classico degli URP o un semplice ufficio lamentele e - fingono di gestire - l'ordinario. 

Una Giunta - che a Cassina non esiste (non ditemi che abbiamo un assessore ai lavori pubblici, che se non fosse per lo stipendio che s'ammucca ogni mese senza fare nulla, neanche conosceremmo il nome) - deve pianificare, programmare 

Avere visione e prospettiva.

La priorità - e sono l'unico degli Amministratori che lo sostiene oggi come lo sostenevo nel corso della passata legislatura - sono le strutture scolastiche.

Iniziando dall’edilizia scolastica, abbandonando definitivamente la “POLITICA DELLE TOPPE” sostenuta in alcuni Comuni (Cassina, nelle due ultime legislature).

Sono sempre io, lo stesso di questi 2 decenni, quand'ero assessore sostenni un PGT con strutture scolastiche nuove (adottato ma poi bocciato) in minoranza con Mandelli Sindaco (non furono accolte le proposte) e oggi ci provo con la Giunta Balconi.

SMETTIAMOLA CON LA POLITICA DELLE TOPPE.

BASTA, BASTA BASTA

Qualcuno (forse) nel corso degli anni avrà cambiato idea, sono pronto ad accoglierlo a braccia aperte sul campo dell'investimento.

Oggi la POLITICA DELLE TOPPE (accanimento terapeutico su alcune strutture pubbliche da sostituire e non più funzionali al ruolo assegnato) è rappresentata da tutto il consiglio (io sono oramai l’unico sostenitore consiliare di UXC unico gruppo che parla di innovazione e non di toppe riparatrici) 

Oggi questo indirizzo sull’edilizia scolastica ha un alleato in più: con il  Decreto Sostegni Bis, si aumenta di altri 150 milioni di euro per l'annualità 2021 il Fondo unico dedicato, istituito dall'art.11, comma 4-sexies, del DL 179/2012 e nel quale confluiscono tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato comunque destinate a finanziare interventi di edilizia scolastica.


STAMATTINA NUMEROSI PROBLEMI REGISTRATI, DAL CONTRO SOFFITTO CADUTA PRESSO LA MATERNA DI VIA GRAMSCI AI 10 GRADI REGISTRATI INTERNAMENTE ALLA SCUOLA.

LA GIUNTA PENSA ALLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA E IL COMUNE NUOVO CON IL BALCONCINO CHE AFFACCIA SULLA PIAZZA.

La questione “scuole” a Cassina de’ Pecchi riveste un’importanza primaria per la nostra comunità e riteniamo non più tollerabile, che i nostri bambini siano costretti a frequentare strutture scolastiche fatiscenti. 

E' già pronta una progettualità privata (Nuova scuola Materna Comunale da realizzarsi all’interno dell’ex area Centro Tennis in via Andromeda) e nel PGT adottato e poi bocciato (nel 2013) vi era già l’accordo con il proprietario dell’area.

L’intervento era finanziato, mediante trasferimento ((LR 12/05) della volumetria compensativa in altra area adibita a servizi, non più funzionale.


QUESTA PROPOSTA E' ANCORA VALIDA. 

UNA GIUNTA INUTILE (anzi dannosa) E INADEGUATA DOVREBBE SOLO DIRE: MAGGIO AVEVA RAGIONE, LA SUA PROPOSTA SARA' ACCOLTA A BREVE.


AM 

mercoledì 8 dicembre 2021

POZZO: UNA CONSULENZA, DIETOLOGO PER LA MENSA SCOLASTICA

#PozzodAdda 


Due notizie flash, una stasera e una domani mattina.


Intanto vi informo della scelta dell’Amministrazione comunale di procedere all’affidamento di una CONSULENZA DIETETICA SCUOLE DI POZZO D'ADDA SECONDO SEMESTRE A.S. 2021/22, A.S. 2022/23 E A.S. 2023/24.


Premesso che - non ho dubbi - possa servire ai giovani studenti un accurato controllo sul regime alimentare, mi suona molto strano, che a pagarlo non sia la stessa azienda che fornisce pasti a scuola ma i contribuenti.


Può essere utile che il Comune - a maggiore garanzia - possa nominarlo ma è la prima volta che sento che a pagarlo non sia l’appaltatrice (azienda che fornisce i pasti a scuola)


Il Regolamento dei servizi scolastici (approvato con DCC n. 7/09 e s.m.i) in relazione alle norme di disciplina del servizio di refezione scolastica prevede all’art. 11 che il “Controllo della qualità del Servizio" nel quale si prevede che, oltre ai servizi sanitari competenti, "la vigilanza, i controlli e le verifiche sulla qualità del servizio sono eseguiti  dal Comune sia mediante personale comunale o soggetti incaricati";


È evidente questa stortura regolamentare, che l’Amministrazione dovrebbe correggere.

Il controllo è operazione “di garanzia” che compete al Comune, ma sono stupito nell’apprendere che a Pozzo si debba porte in carico alla Tassazione generale.


L’art. 12 "Commissione Mensa" nel quale si dispone che "Il responsabile del servizio Istruzione potrà inoltre eventualmente nominare , quale membro della  commissione , un esperto HACCP del controllo e l'igiene degli alimenti ai sensi del D.Lgs. 26.05.1997 n. 155” e penso che questo debba collaborare con il professionista “nominato” (il quale dev’essere pagato dal privato) 


Ad esempio: sulle strade appena asfaltate, l’Ente effettua “carotaggi” per verificare sia se sono state rispettate le caratteristiche che deve avere il materiale usato, sia se l’esecuzione della posa in opera è stata fatta a regola d’arte. 

Il carotaggio lo fa l’Ente della Strada e gli interventi sono pagati dall’impresa esecutrice dei lavori.

Mi mancherebbe altro.


Quindi, non discuto la scelta della Giunta di Pozzo di avvalersi (per il servizio mensa) in secondo semestre dell'A.S. 2021/22, per l'A.S. 2022-23 e per l'A.S. 2023-24 di una consulenza igienico - alimentare presso la mensa scolastica delle scuole di Pozzo d'Adda ma è stupefacente un Regolamento che assegni al Comune questa spesa.

 

Non superiore ai 4700 euro circa, comunque tanti. 


L’incarico prevede alcune attività dalle verifiche tecnico-ispettive, igienico sanitarie e sull'andamento generale del servizio nei plessi scolastici durante la distribuzione dei pasti con redazione di relazioni dettagliate sulle verifiche  effettuate, una partecipazione agli incontri della commissione mensa (n. 2 incontri salvo diversa comunicazione da parte dell'Amministrazione) una consulenza telefonica e via mail ai referenti comunali in merito al servizio di refezione scolastica.


Il  numero massimo per le prestazioni relative alle verifiche ed alle partecipazioni alla commissione mensa è pari a 16 per Anno Scolastico (di cui n. 12 uscite per il periodo gennaio - giugno 2022, n. 4 uscite per il periodo settembre - dicembre 2022, n. 12 uscite per il periodo gennaio - giugno 2023, n. 4 uscite per il periodo settembre - dicembre 2023 e n. 12 uscite per il periodo gennaio - giugno 2024);

 

Dimenticavo: le Aziende che si occupano di fornitori pasti in genere hanno già - al proprio interno - un professionista e solitamente - non s Pozzo - nel servizio pagato dal Comune è incluso la quota del consulente.


Mi fermo qui, ma … 


#StayTuned

NONOSTANTE IL COMUNE e i RITARDI, ECCO I VOUCHERS

AVVISO PUBBLICO FONDO DI SOLIDARIETA’ ALIMENTARE

#FondoSolidarietàAlimentare

#cassinadeoecchi


Informo che dopo i numerosi solleciti e un VERGOGNOSO RITARDO la giunta comunale di Cassina ha finalmente deliberato (n. 141 del 01/12/2021).


Un provvedimento - finanziato dal governo - di carattere emergenziale che il Comune non ha alcun interesse a promuovere perché non ci sono selfie e ringraziamenti.


Quasi infastiditi, hanno lasciato passare mesi prima di deliberare 


Ho fatto post, video, telefonate: DORMONO 


Solo per questo ritardo registrato nell’attivare l’assegnazione di buoni spesa da destinare alle famiglie che, a causa dell’emergenza Covid-19, versano in gravi difficoltà economiche, se ne dovrebbero andare.


Dare le dimissioni, chiedere scusa per le negligenze decisionali e sparire per un po’. 


L’ASSEGNAZIONE DI BUONI SPESA RIVOLTO A PERSONE CHE VERSANO IN STATO DI GRAVE DISAGIO ECONOMICO andava fatta già da mesi


Si tratta di MISURE FINANZIARIE URGENTI CONNESSE ALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID -19 LEGGE N° 106 DEL 23 LUGLIO 2021


Siamo a dicembre. Si vergognino 


Ad ogni modo, le Domande sono da presentare dal 06/12/2021 al 31/01/2022 (in caso di esaurimento fondi la data di chiusura sarà anticipata ma NON LASCIATE CHE LA SCARSA PUBBLICISTICA DEL COMUNE FACCIA AVANZARE QUESTI FONDI DEDICATI IN CASSA 


Il governo ha assegnato ai Comuni questi fondo per solidarietà alimentare e già - le precedenti 2 occasioni - sono avanzati perché molti non sono stati adeguatamente informati  


I requisiti per l’accesso, riferiti al nucleo famigliare anagrafico (come risultante dallo stato di

famiglia anagrafico) sono i seguenti:


1) Avere la residenza anagrafica nel comune di Cassina de’ Pecchi;


2) Versare in stato di grave disagio economico, nell’anno 2021, a seguito di:

• perdita del posto di lavoro di almeno un componente del nucleo famigliare;

• riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20% di almeno un componente del nucleo

famigliare;

• mancato rinnovo di contratto a termine ad almeno un componente del nucleo famigliare;

• diminuzione di reddito derivante dalla contrazione dell’attività lavorativa;

• assenza di reddito dovuta a mancanza di occupazione stabile;

• malattia grave, decesso di un componente del nucleo famigliare.


3) Avere un saldo del/i conto/i correnti dei componenti maggiorenni del nucleo famigliare anagrafico al 31.10.2021 complessivamente non superiore ad € 10.000,00.


4) esclusivamente per i LAVORATORI DIPENDENTI

Non aver superato per ciascuno dei mesi di settembre e ottobre 2021 un’entrata netta per il nucleo familiare (importo busta paga sommata ad eventuali benefici economici pubblici es. Naspi, RDC, ecc...) pari a €.:


• 800 € netti al mese per nuclei di 1 solo componente;

• 1.256 € netti al mese per nuclei di 2 componenti;

• 1.632 € netti al mese per nuclei di 3 componenti;

• 1.960 € netti al mese per nuclei di 4 o più componenti;

• 2.280 € netti al mese per nuclei di 5 componenti;

• 2.560 € netti al mese per nuclei di 6 o più componenti.


5) Esclusivamente per i TITOLARI DI PARTITA IVA

Relativamente al periodo compreso tra gennaio e ottobre 2021 non avere superato un fatturato medio mensile superiore a €.:

• 1600,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 1 componente;

• 2512,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 2 componenti;

• 3264,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 3 componenti;

• 3920,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 4 componenti;

• 4560,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 5 componenti;

• 5120,00 € fatturato medio gennaio-ottobre 2021 per nuclei di 6 componenti.


6) per i nuclei famigliari in cui alcuni componenti sono titolari di PARTITA IVA e altri lavoratori DIPENDENTI

Non aver superato per ciascuno dei mesi di settembre e ottobre 2021 l’entrata netta per il nucleo familiare (importo busta paga di settembre ottobre da lavoro dipendente, importo medio mensile da fattura e benefici economici pubblici es: Naspi, RDC ecc...):

• 1.200 € netti al mese per nuclei di 1 solo componente;

• 1.884 € netti al mese per nuclei di 2 componenti;

• 2.448 € netti al mese per nuclei di 3 componenti;

• 2.940 € netti al mese per nuclei di 4 o più componenti;

• 3.420 € netti al mese per nuclei di 5 componenti;

• 3.840 € netti al mese per nuclei di 6 o più componenti. 


Il Buono Spesa è utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità; non è possibile presentare la medesima richiesta di contributo da parte di altri membri del nucleo familiare.


La domanda può essere presentata una sola volta ed il contributo “….è erogato in un’unica soluzione non ripetibile”.


Perché l’obiettivo della Giunta non è aiutare le persone a fare la spesa ? 

Perché una sola volta? 


Preferiscono che avanzino soldi come le altre sue precedenti occasioni ?


E magari, spenderli per altro, per qualche iniziativa “selfie e passerelle”? 


Altri Comuni hanno riaperto bandi e replicato l’iniziativa fono all’esaurimento del fondo. 


Non perché manca rendicontazioni ministeriale si debba favorire poca pubblicistica e limitarne accesso?


Il buono spesa avrà un valore connesso al numero dei componenti il nucleo famigliare anagrafico e potrà esser speso 

- Iperal Supermercati spa Strada Padana Superiore n.11 - Cassina de’ Pecchi 


- UNES MAXI spa Piazza Europa n. 16 - Cassina de’ Pecchi


- Diego il tuo fornaio di Chieregato Diego - Via Garibaldi, 2 - Cassina de’ Pecchi 


-Eurospin di Cive spa Via Grandi, 12 - Cassina de’ Pecchi


Per ulteriori informazioni rivolgersi al servizio sociale comunale presso il Segretariato Sociale nei giorni del lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 o venerdì dalle 9 alle 13.00 contattando il numero 02/95440293.


ANDREA MAGGIO

lunedì 6 dicembre 2021

ANCORA RITARDI. IL COMUNE NON FUNZIONA

 #cassinadepecchi


Purtroppo è successo. 

Ho fatto di tutto perché non accadesse, ma questo disastroso Comune ha una particolare attitudine a generare problemi.

Questa volta - purtroppo - con significative conseguenze economiche per tutte quelle famiglie che hanno il proprio bambino all'asilo nido. 

Facciamo un passo indietro.

La Regione Lombardia, dal 18 ottobre 2021 e fino al 12 novembre 21 ha mantenuto aperto il bando regionale per accedere alla misura Asili Nidi Gratis 2021/2022.

Ripeto, ho scritto fino allo sfinimento. 

Con questo provvedimento la Regione punta ogni anno ad azzerare le rette a carico delle famiglie meno abbienti i cui figli frequentano nidi e micro nidi pubblici o privati. Sono stati stanziati 10 milioni di euro. Lo scorso anno furono più di 6000 le domande presentate anche attraverso una procedura semplificata (quindi attraverso il Comune nel quale il bambino frequenta).

Un buon provvedimento per le famiglie (tetto 20.000 euro di Isee) e peraltro si aggiunge alla misura del cosiddetto “Bonus asilo nido” nazionale (che prevede la corresponsione di un rimborso a copertura delle rette relative alla frequenza di un asilo nido, differenziato in funzione dell’ISEE).

Arriviamo al punto: come in tutti i Comuni che aderiscono a questa iniziativa,  è sempre stato possibile presentare la domanda attraverso il sistema informativo Bandi Online della Regione Lombardia o attraverso gli Uffici Comunali.

La possibilità di poter presentare la domanda di partecipazione alla Misura Nidi Gratis attraverso il Comune era garantita fino allo scorso anno.

Da quest’anno - non so cosa sia cambiato - non è più così e diversi genitori mi hanno informato di quanto accaduto, ossia che dovranno pagare per intero il nido “….perché mancava informazione su chi dovesse fare la domanda. Con la precedente  amministrazione la domanda veniva effettuata dal Comune, ora la domanda la devono fare i genitori, peccato che il bando ha chiuso il 12/11/2021, stesso giorno che ho fatto il pagamento per iscrizione, l'e-mail è arrivata giovedì sera e il pagamento l’ho effettuato il venerdì 12/11…”.

Il Comune ha un dovere, che è quello di accompagnare i propri Cittadini nelle novità, nei cambiamenti e non lasciarli soli con il rischio di far perdere loro importanti occasioni.

Un vero Comune - notoriamente Ente locale più vicino al contribuente - segue da vicino i propri cittadini, li aiuta, perché nessuno resti indietro. Come succede in altri Comuni.

Basti pensare che nel 2019 si tenne una riunione - nel salone del comune - dove la responsabile della cooperativa (gestore) e l’ex capo area delle politiche sociali (che hanno sostituito) hanno spiegato tutto e bene ai genitori dei piccoli utenti. 

Della domanda se ne occupò il Comune. 
Fu un grande servizio, uno dei pochi che alla scorsa amministrazione dovetti riconoscere.
Questa Amministrazione - scarsa e inesistente - è riuscita a distruggere anche quel poco di buono che resisteva.

“Stiamo pagando per un incompetenza del comune. Sono arrabbiata nera………”: finisce con queste parole una delle email ricevute sull’argomento.

venerdì 3 dicembre 2021

PNRR: PENSIAMO ALL’ACCORDO CON CMM

 #MaggioPropome

#PNRR

#CMM


SERVE L’ACCORDO CON CITTÀ METROPOLITANA PER NON PERDERE  IMPORTANTI  OCCASIONI 


Il PNRR è la più grande occasione di sviluppo e crescita,  che potesse capitarci.

 

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU), un programma di portata e ambizione inedite e rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme


Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si inserisce come importante componente all’interno al programma Next Generation EU (NGEU) ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati).


Una valanga di soldi, che riuscirà a spendere chi ha idee e competenze da mettere in campo.


Una Giunta immobile, che non ha idee, che brancola al buio e che mostra vitalità solo quando c’è da assegnare capacità edificatoria al costruttore di palazzine, senza peraltro saper scegliere - nell’interesse pubblico - le opere da finanziare con i proventi generati dalle operazioni immobiliti dei privati.


Oggi serve “visione”, veri Amministratori comunali che abbiano la capacità di pianificare e ideare un paese “nuovo” e - dopo 2 anni e mezzo di nulla assoluto - è davvero difficile pensare che sia questa l’amministrazione che possa “fare il salto di qualità.


È difficile che questo genere di improvvisati possano avere risorse per gestire una partita importante come l’attuazione delle politiche descritte dal PNRR


Non è questo il momento di sperare  “tanto peggio tanto meglio”, io tifo per il bene del paese e - anche da assoluto avversario di questa giunta inutile - voglio sperare che la legislatura possa concludersi con il fallimento.


Che sarebbe imperdonabile.


La legislatura deve finire con moltissime opere pubbliche - anche se ad oggi non si è mosso una foglia  - soprattutto adesso  che i Comuni saranno inondati di fondi 


È il momento di giocarci questa fondamentale partita, ammettere innegabili inadeguatezze politico strutturali  del nostro Comune per avere un’occasione 


La città metropolitana può esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive”.


Pensiamo anche alla costituzione di uffici comuni che operino con personale distaccato.


Facciamoci aiutare, evitiamo il fallimento annunciato. 


Oggi gira per il meglio, Regione Stato ed Europa stanno immettendo soldi nei Bilanci comunali, fondi che sono accompagnati da l’adeguamento legislativo come aiuto per migliorare capacità di investimento delle PA.


La legislazione Italiana ha affrontato - in questo periodo pandemico - alcuni temi cruciali sulla semplificazione della spesa pubblica.


Parliamoci chiaro, il nostro Comune - a meno di improvvisi miracoli - è totalmente inadeguato a rispondere ad un ruolo così importante: non riescono a rispettare i tempi nemmeno per una pausa caffè, figurarsi a gestire milioni di euro che avremo occasione di intercettare per realizzare opere pubbliche.


Per questo serve un accordo - ai sensi dell’articolo 15 comma 2 della L.241/1990) - con la 

CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO 

per l’attuazione delle misure del  PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA


E in effetti le Città metropolitane - per legge - possono  prevedere forme di organizzazione in comune delle funzioni metropolitane e comunali.


Lo Statuto della Città metropolitana di Milano ((art.30 Statuto) prevede e disciplina diverse forme di collaborazione.


Quindi, mettiamo da parte l’orgoglio politico e pensiamo a sottoscrivere un accordo con CMM, perché potrà essere d’aiuto a semplificare ulteriormente le procedure e favorire un’azione coordinata dei rispettivi uffici.


Per non perdere importanti fondi messi a disposizione, in forza di un principio di matrice costituzionale di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche.


Sono un noto  sostenitore di “ambiti ottimali” che ricalchino i Piani di Zona (per ottenere bel lavoro su un tessuto più omogeneo e meno  differenziato) ma in questo caso, anche senza i PDZ si possono favorire semplificazione, economicità ed efficienza.


Il governo del Piano prevede una responsabilità diretta (oltre dei Ministeri) anche delle Amministrazioni locali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme, di cui sono i soggetti attuatori, entro i tempi concordati, e per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse. 

Z

È significativo il ruolo che avranno gli Enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro.


Pensiamo alla Città Metropolitana e al suo Piano strategico (articolo 1, comma 44, lettera a), della legge 7 aprile 2014, n. 56) al Piano Territoriale Metropolitano ed il Piano urbano della mobilità sostenibile (approvato pochi giorni fa)


FORZA, SERVE L’ACCORDO CON CITTÀ METROPOLITANA PER NON PERDERE INPORTANTI OCCASIONI

mercoledì 1 dicembre 2021

UN BEL RISULTATO: NON TRAGUARDO MA UN PUNTO DI PARTENZA

La scorsa notte le Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato hanno approvato l’emendamento che avevo presentato al decreto fiscale - che porta la firma anche di tutti i gruppi parlamentari presenti in Senato - e che prevede una novità assoluta nel nostro ordinamento.

Vengono riconosciuti i sgravi fiscali e contributivi per tutte quelle imprese innovative che assumono, come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, lavoratori con disturbo dello spettro autistico, nella misura di due terzi del personale. 

Siccome - al di là delle casacche di partito sono uno che riesce a riconoscere meriti e capacità dei singoli - volevo complimentarmi  con il senatore Comincini, che ha mostrato grande attenzione al percorso di approvazione delle norme sull’autismo.

L’emendamento nasce sull’onda del disegno di legge presentato il senatore, che peraltro assorbe completamente 

In particolare: per le start-up sociali gli utili d’esercizio saranno esenti per 5 anni dall’imposta sul reddito e dall’IRAP ed inoltre sarà concesso per un triennio un incentivo previdenziale nella misura del 70% della retribuzione mensile lorda dei lavoratori autistici. Per questi ultimi, la retribuzione non concorrerà alla formazione del loro reddito imponibile e per il periodo di lavoro avranno diritto alla contribuzione pensionistica figurativa. 

Un aiuto vero per far nascere con più facilità tante altre realtà (come PizzAut) che hanno come obiettivo l’inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche. 


UN BEL RISULTATO: NON TRAGUARDO MA UN PUNTO DI PARTENZA

Complimenti a tutto,  bravo Eugenio (Comincini)

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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