Gentile Cittadino,
sono Andrea Maggio, torno a scriverLe nel momento in cui gli occhi e l’attenzione di tutti i cittadini sono puntati sulla tenuta della Maggioranza Consiliare di Cassina dè Pecchi. Dire che barcolla è un eufemismo.
Esauritasi in fretta la tradizionale luna di miele, che soventemente caratterizza i primi mesi di ogni Amministrazione a tutti i livelli (in Comune come al Governo Nazionale) questa Maggioranza, nota negli ambienti politici come la più mummificata che il Paese ricordi, ha vissuto i primi due anni di legislatura, in una condizione di salute precaria, vissuta malvolentieri anche dalle sue diverse componenti.
Nell’ultimo mese, le defezioni politiche di due Consiglieri Comunali e di un Assessore hanno dato un’accelerata significativa agli eventi, permettendo l’emergere incontrastato del vero dato politico della questione, che non può e non deve essere sottovalutato.
Non può più esser nascosta dietro i brindisi e tagli di nastro del Sindaco, l’inconsistenza di una proposta politica denominata “Progetto Cassina-S.Agata”, che per tutti questi anni è stata semplicemente un cinico cartello elettorale.
Un contenitore trasparente, efficace sì a incamerare voti ma, nella realtà dei fatti, incapace di celare una misera natura politica e dare risposte concrete ai Cittadini.
Nel recente passato ebbi modo di scrivere (Questione Cooperative DOCET) circa le contorsioni ed equilibrismi praticati da un Sindaco timoroso, messo inavvertitamente alla testa di una Torre di Babele imbalsamata, ma dai piedi di argilla. Avete letto bene, MESSO.
Un Sindaco, abile nei suoi spot elettorali, ma oramai in grande difficoltà di fronte ai proverbiali nodi inevitabilmente giunti al pettine.
Come dimenticare, che solo due anni fa, dentro questa scatola vuota chiamata “Progetto Cassina-Sant’Agata” si coagulava la più variopinta coalizione, con l’unico ma legittimo desiderio di vincere la tornata elettorale e mantenersi al potere tra Champagne e caviale…?
E mentre quel che rimane di questa coalizione, sbriciolatasi impietosamente per effetti implosivi, proverà a seguitare una politica del ‘tira a campare’ mirando a preservare poltrone e relativi stipendi, la sua mano politica non esita ad alzare bandiera bianca. Termine della corsa. The End.
Alla fine di una partita andata male, un vero politico si alza dalla seggiola e si immerge nelle dovute riflessioni del caso,sforzandosi di individuare gli errori.
In questi casi, chi resta ancorato alla poltrona o non è un politico.
O fa tanta tenerezza.
D'altronde i numeri sono numeri e la matematica, fortunatamente, non l’ha inventata un Consigliere Comunale di Minoranza.
A seguito del “si salvi chi può” urlato dagli stessi rappresentanti del defunto Progetto Cassina-Sant’Agata sono rimasti solo 10 su 20 i Consiglieri Comunali che sostengono (più o meno dipende dal coraggio) apertamente questa Amministrazione.
Ovviamente, dal conteggio escludo volutamente il Sindaco, che nelle vesti (anche!!) di Presidente del Consiglio Comunale non dovrebbe nemmeno lontanamente pensare, di dover tenere in piedi la sua Amministrazione grazie ad un ingrato compito di “ago del bilancino”.
Non devo insegnare certamente io al Sindaco, che è una coalizione sostenere il Sindaco e non il Sindaco a tenere in piedi la coalizione grazie al proprio voto.
Pertanto, ancor prima di sapere, quale asso dalla manica vorrà calare il nostro Sindaco per non lasciare il timone, una cosa va detta senza esitazioni, ossia che
il progetto Cassina-Sant’Agata da lei ereditato è ufficialmente un cadavere politico, che aspettava da tempo di essere sepolto ma che oggi nessuno più, può opporsi al suo interramento.
Alla luce di tutto ciò, invito il Sindaco a prendere atto della realtà e “gettare la spugna” riconoscendo responsabilmente il fallimento politico della sua coalizione.
Non ho mai avuto parole dolci per la passata Giunta Mele, ma è proprio vero che non c’è fine al peggio e che in politica ad ogni inciampo bisogna esser sicuri che esista un fondo sul quale cadere e fermarsi.
Pregando che sia morbido.
A proposito di preghiere, anticipo già, che al funerale politico di questa Amministrazione parteciperanno e piangeranno solo i COSTRUTTORI.
I veri topolini che rischiano di perdere il formaggio.
sono Andrea Maggio, torno a scriverLe nel momento in cui gli occhi e l’attenzione di tutti i cittadini sono puntati sulla tenuta della Maggioranza Consiliare di Cassina dè Pecchi. Dire che barcolla è un eufemismo.
Esauritasi in fretta la tradizionale luna di miele, che soventemente caratterizza i primi mesi di ogni Amministrazione a tutti i livelli (in Comune come al Governo Nazionale) questa Maggioranza, nota negli ambienti politici come la più mummificata che il Paese ricordi, ha vissuto i primi due anni di legislatura, in una condizione di salute precaria, vissuta malvolentieri anche dalle sue diverse componenti.
Nell’ultimo mese, le defezioni politiche di due Consiglieri Comunali e di un Assessore hanno dato un’accelerata significativa agli eventi, permettendo l’emergere incontrastato del vero dato politico della questione, che non può e non deve essere sottovalutato.
Non può più esser nascosta dietro i brindisi e tagli di nastro del Sindaco, l’inconsistenza di una proposta politica denominata “Progetto Cassina-S.Agata”, che per tutti questi anni è stata semplicemente un cinico cartello elettorale.
Un contenitore trasparente, efficace sì a incamerare voti ma, nella realtà dei fatti, incapace di celare una misera natura politica e dare risposte concrete ai Cittadini.
Nel recente passato ebbi modo di scrivere (Questione Cooperative DOCET) circa le contorsioni ed equilibrismi praticati da un Sindaco timoroso, messo inavvertitamente alla testa di una Torre di Babele imbalsamata, ma dai piedi di argilla. Avete letto bene, MESSO.
Un Sindaco, abile nei suoi spot elettorali, ma oramai in grande difficoltà di fronte ai proverbiali nodi inevitabilmente giunti al pettine.
Come dimenticare, che solo due anni fa, dentro questa scatola vuota chiamata “Progetto Cassina-Sant’Agata” si coagulava la più variopinta coalizione, con l’unico ma legittimo desiderio di vincere la tornata elettorale e mantenersi al potere tra Champagne e caviale…?
E mentre quel che rimane di questa coalizione, sbriciolatasi impietosamente per effetti implosivi, proverà a seguitare una politica del ‘tira a campare’ mirando a preservare poltrone e relativi stipendi, la sua mano politica non esita ad alzare bandiera bianca. Termine della corsa. The End.
Alla fine di una partita andata male, un vero politico si alza dalla seggiola e si immerge nelle dovute riflessioni del caso,sforzandosi di individuare gli errori.
In questi casi, chi resta ancorato alla poltrona o non è un politico.
O fa tanta tenerezza.
D'altronde i numeri sono numeri e la matematica, fortunatamente, non l’ha inventata un Consigliere Comunale di Minoranza.
A seguito del “si salvi chi può” urlato dagli stessi rappresentanti del defunto Progetto Cassina-Sant’Agata sono rimasti solo 10 su 20 i Consiglieri Comunali che sostengono (più o meno dipende dal coraggio) apertamente questa Amministrazione.
Ovviamente, dal conteggio escludo volutamente il Sindaco, che nelle vesti (anche!!) di Presidente del Consiglio Comunale non dovrebbe nemmeno lontanamente pensare, di dover tenere in piedi la sua Amministrazione grazie ad un ingrato compito di “ago del bilancino”.
Non devo insegnare certamente io al Sindaco, che è una coalizione sostenere il Sindaco e non il Sindaco a tenere in piedi la coalizione grazie al proprio voto.
Pertanto, ancor prima di sapere, quale asso dalla manica vorrà calare il nostro Sindaco per non lasciare il timone, una cosa va detta senza esitazioni, ossia che
il progetto Cassina-Sant’Agata da lei ereditato è ufficialmente un cadavere politico, che aspettava da tempo di essere sepolto ma che oggi nessuno più, può opporsi al suo interramento.
Alla luce di tutto ciò, invito il Sindaco a prendere atto della realtà e “gettare la spugna” riconoscendo responsabilmente il fallimento politico della sua coalizione.
Non ho mai avuto parole dolci per la passata Giunta Mele, ma è proprio vero che non c’è fine al peggio e che in politica ad ogni inciampo bisogna esser sicuri che esista un fondo sul quale cadere e fermarsi.
Pregando che sia morbido.
A proposito di preghiere, anticipo già, che al funerale politico di questa Amministrazione parteciperanno e piangeranno solo i COSTRUTTORI.
I veri topolini che rischiano di perdere il formaggio.
Distinti Saluti
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