I Cittadini sono contrari alla nuova sistemazione viabilistica del centro di Cassina.
Con la solita arroganza di chi ha fatto delle parole "Partecipazione", "Condivisione" le più grosse bufale Cassinesi degli ultimi anni, l'Amministrazione pubblica un manifesto annunciando che intende proseguire nella decisione e - venerdi 16 ottobre ore 21,00 -
"...chiarire le inesattezze contenute nella petizione e spiegare nuovamente il dispositivo volto a tutelare l'utenza debole...".
Premesso che quello prospettato dai nostri Amministratori non è un SEMPLICE dispositivo ma una sistemazione generale priva di calcoli effettivi sui flussi di traffico e ricadute sul territorio, è ovvio che scrivere sul manifesto "volto a tutelare l'utenza debole" colpisce al cuore di molti ma nella pratica vuol dire tutto e niente.
Credo che se 1600 Cittadini esprimono la propria contrarietà ad un progetto (istituzione sensi unici in centro paese e parcheggi/stalli di sosta soppressi e ricavati in altre zone) è difficilissimo trincerarsi dietro le solite frasi tipo "...l'opposizione strumentalizza" e soprattutto deve scattare nelle coscienze il "beneficio del dubbio".
Nessuno fra i nostri Amministratori si è chiesto "Stiamo sbagliando?"
No, l'arroganza confluisce nella presunzione e sul manifesto compare quel "spiegheremo di nuovo" e "chiarire le inesattezze" che offende l'intelligenza di molti.
I timori e le perplessità dei Cittadini sono da comprendere e non solo quando i numeri sono così importanti (almeno 1600 fanno sapere i referenti del Coitato) e non va bene che un assessore dica "qualunque sia il numero di firme, noi andremo avanti perchè il finanziamento regionale lo abbiamno preso".
Altrimenti parlare di "decisioni partecipate" non è altro che: "se la pensi come me è una scelta condivisa, se la pensi diversamente mi spiace ma decido io".
Mi auguro che tutto possa rientrare e che la Democrazia non venga disattesa in modo così plateale.
Andrea Maggio
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