sabato 19 dicembre 2015

PGT, UN'OCCASIONE MANCATA

Aldilà delle attese che spesso il gioco delle parti richiede, devo dire che abbiamo avuto le nostre difficoltà a valutare un documento, che annoverare fra quelli che possono definirsi pgt è quantomeno ambizioso.

È apparso Sin dalle prime battute un adempimento di legge, che in forza di una legge regionale è stato necessario presentare entro fine anno.

Devo riconoscere la capacità mostrata della giunta a promuovere un documento "vuoto" come fosse un prodotto epocale e la bravura di alcuni assessori di presentare ai Cittadini (grazie a Slide luccicanti in carta patinata a fiocchetti rossi) a presentare documenti piatti e privi di contenuti:

Questo che vorrebbe chiamarsi PGT rimanda addirittura tutte le decisioni ad un futuro indefinito e le poche che affronta mancano delle necessarie autorizzazioni o accordi con i privati coinvolti.

Il classico stile degno del miglior Renzi (che nel presentare il NULLA è il miglior venditore che può vantare il bel Paese) in grado di dimostrare che esiste una parte della popolazione Italiana - quindi Cassinese - che continua a credere che "la forma sia anche meglio della sostanza".

Con queste persone non conta molto il "cosa" si dice ma il "come": un argomento "inesatto" se detto con le giuste parole può diventare "esatto".

Al contrario, qualcosa di sostanzialmente giusto se detta da qualcuno non gradito o senza utilizzare alneno le 3 parole in voga al momento (partecipazione-trasparenza-condivisione) può diventare meno giusto.

La storia del venditore loquace la conosciamo tutti, entra in casa vostra vi anestetizza i pensieri e appena esce dalla porta festeggia, talvolta per aver rifilato un prodotto superato, antiquato.

E ci si ritrova con un prodotto molto umile, poco utile per accrescere il benessere.
Ma se nel presentarlo si è seguita la moda del momento (usare le parole magiche: partecipazione trasparenza condivisione) allora per molte persone tutto cambia.
Perché Conta dire (di essere trasparenti)non esserlo davvero.
Se detto con educazione e con le paroline magiche anche un consiglio Comunale (con 2 Cittadini ad ascoltare) convocato il giovedì pomeriggio alle 15 può diventare "partecipato" è sentito per scelte epocali.

((Anche una guerra dei "senza se e senza ma" puó essere condivisa ma bisogna Chiamarla "missione di pace"?)).

Non è nemmeno semplice esporre a serena critica i pochissimi contenuti di questo documento (che ostinatamente hanno voluto chiamare pgt) sviluppato intorno a parole che continuano ad emozionare una buona parte della Cittadinanza.

Soprattutto fanno sbreccia nei cuori ambientalisti radicali, fra un'operazione di eco-marketing e l'altra.

Devo riconoscere che esistono parole – pur essendo poco incisive per gli effetti che produrranno in paese – catturano interesse in molti Cittadini.

Gli stessi Cittadini che si rifiutano di comprendere che quasi tutte le strutture pubbliche sono scaldate con il GASOLIO.

Purtroppo, con la predisposizione del documento approvato giovedì scorso (faccio davvero fatica a chiamarlo PGT) abbiamo preso atto del nuovo fallimento della politica.

Come in altre occasioni, la politica non è riuscita a fare una sintesi degna di questo nome, lasciando l’esecutivo (Giunnta Comunale) impossibilitato ad offrire al paese ragionamenti di prospettiva.

Le precedenti Amministrazioni (Ginzaglio e D'Amico) sono cadute a causa di differenti visioni interne, rispetto alle decisioni assunte e dei ruoli interni alla Giunta.

Non c'era possibilità o non si è riuscito a fare sintesi fra le diverse anime.
Questa è la differenza sostanziale con l' Amministrazione "Mandelli" che pur di avere problemi e far emergere divisioni ha rinunciato al dibattito interno su tutti i discorsi sui quali emergevano differenze.
Quasi tutti.

Per questo e per non rischiare sulla tenuta della Giunta hanno offerto al paese un documento totalmente "a ribasso".

L’Amministrazione non ha colto le enormi potenzialità offerte dalla L.R. 12/05, che ha letteralmente sconvolto il quadro normativo urbanistico – da un punto di vista interpretativo e non solo – fornendo alla politica, l’opportunità di governare lo sviluppo del territorio con novità normative interessanti, strumenti di crescita e sviluppo sociale.

Per questo viene difficile chiamare Piano Governo del Terriorio un documento che non sfrutta un'occasione d'oro per diventare un paese al passo con i tempi (vedi Cernusco, Gorgonzola, Vignate) e dal quale non si evince alcun assetto pianificatore.

Si lascia tutto com'è.

Dalle carte emerge un Paese dove tutto funziona bene, tutto è idoneo, dove non serve niente.

Emerge un paese dove chi per anni ha disegnato un Comune disastroso mancante di tutto, improvvisamente ritiene che non serva nulla per migliorarlo, pianificare interventi per evitare che fra qualche anno una necessità diventi urgenza.

Per l'Amministrazione non serve una scuola nuova, non serve alcuna struttura pubblica, non serve un centro sportivo, non una piscina, non una nuova materna.
Niente di niente. Non serve e non servirà nei prossimi decenni.

Solo qualche pista ciclabile, parchetti e un impianto di cremazione salme.

Purtroppo a differenza di Comuni (Cernusco fra tutti) temi seri come quello del "consumo del suolo" sono stati utilizzati come semplice "mannaia" sullo sviluppo di un paese.

Ma a governare Cassina non abbiamo il Sindaco di Cernusco (che come a Gorgonzola ha consumato suolo per creare scuole servizi e impianti sportivi, pluripremiato per un governo del territorio meditato, razionale, consapevole e sostenibile).

A Cassina abbiamo chi è pronto a dire "no a tutto" per scrollarsi di dosso la responsabilità di dover decidere, la difficoltà di comprendere cosa serve e cosa no in un Comune come Cassina.
Le cui strutture pubbliche si stanno sbriciolando e che pianificarne di nuove é un dovere.

Più facile dire NO a qualsiasi proposta, piuttosto che impegnarsi a ragionare su Pgt e sul “bilancio ecologico”, sulle compensazioni e perequazioni, che avrebbero offerto a Cassina l'opportunità di rinnovarsi nei prossimi anni.

D'altronde la politica è chiamata a Proporre alternative, dare risposte alle richieste sociali che esistono.

E soprattutto esisteranno in futuro, senza che la classe dirigente chiuda gli occhi e si rifugi dietro la semplicistica frase "va tutto bene com'è".

Perchè la prima domanda alla quale la Politica Cassinese deve rispondere è: "Cosa sarà Cassina fra 10-20 anni? Le strutture pubbliche (scolastiche e sportive) saranno all'altezza del compito a cui saranno chiamate?"

Abbiano troppe strutture pubbliche (scuole fra tutte) che richiedono interventi di riqualifica senza che nessuno abbia voluto spiegare come in futuro si potranno finanziare finanziare di ammodernamento ed efficientamento energetico, dimostrando il "vantaggio sociale" che una toppa su un colabrodo sia ancora conveniente.

Attendere un finanziamento regionale è giusto, ma un Comune non può vivere nella speranza che passi sempre Babbo Natale Regionale o (come in passato il Ministero)

Il piano presentato ha offerto un quadro d’insieme molto povero, minimalista che ha sottratto ai Cittadini la possibilità di sognare, la speranza che in futuro il paese possa divenire migliore di quello che sia oggi.
Punta molto a "mantenere" anche se - ripeto - nessuno si azzarda a dire come si intende finanziare i milioni di euro di lavori (sostituzione infissi, caldaie ecc)

Un vero pgt avrebbe dovuto dire - ragionando a lungo termine - dove i nostri bambini faranno sport nei prossimi 10 anni.
Senza strutture nuove, funzionali, senza scuole ove ogni temporale non sia occasione di allagamento aule.

Il PGT è qualcosa di diverso da quel documento insipido approvato giovedì e il documento di piano (primo dei tre documenti che lo compongono) dovrebbe dettare una strategia politica dei prossimi anni.

Assolutamente nulla. Nessuna strategia.

Mancate decisioni, posticipate da un'Amministrazione che vive evidenti fratture interne non consentono di assumere decisioni importanti.
Si trovano concordi su feste e allungare mutui fino al 2040 (con 282.000 euro di interessi in più da pagare)

Credetemi, in questi 17 mesi non abbiamo avuto un approccio ostile nei confronti del documento che la giunta stava redigendo.

Lo abbiamo dimostrato anche Astenendoci in sede di adozione (Consiglio di luglio) abbiamo sperato che quel "foglio bianco" offerto a luglio si potesse riempire di contenuti, caratterizzato e infine articolato nei mesi successivi.

A luglio non abbiamo votato, nessun pregiudizio contro e tantomeno sono state rilasciate da parte nostra dichiarazioni (fino al Consiglio Comunale di giovedì scorso) contro un documento che richiedeva una riflessione politica interna alla Maggioranz.

Abbiamo deciso di rispettare in momento, non lo avrebbe fatto nessuno, come in passato non è stato fatto con la scorsa Amministrazione.

Le 60 osservazioni (da discutere e votare, una alla volta) hanno rappresentato l’opportunità che nessuno del "Mandelli Team" ha colto, visto che tolto il disastroso provvedimento capitolato fra i fischi della viabilità - e le osservazioni accolte perché di enti sovra locati - sono state valutate dalla giunta positivamente solo le osservazioni generiche.
E quelle dove tenere botta era difficile, come quella di stralcio del terreno dal Parco Sud.

Il livello politico di questa legislatura non è tale da poter offrire risposte forti e il piano approvato è realmente - come sostiene l’assessore - con “i piedi per terra”.
Piombati a terra aggiungo io.

Ammesso che la Poca ambizione e le fratture interne alla Coalizione di Maggioranza non hanno messo la giunta nelle condizioni di offrire un documento strategico che facesse "volare" Cassina nei prossimi anni, è chiaro che questo semplice adempimento di legge (forzato e poco ragionato) non ha regalato nemmeno l'emozione di un "colpo di reni" in questa approvazione definitiva.

La Politica deve avere il coraggio di guardare aldilà del guado e non può limitarsi a dire, ad esempio, “le scuole le abbiamo già, aspettiamo che Regione finanzi lavori di rifacimento del tetto almeno non piove più nelle aule e che il Governo ci finanzi la sostituzione degli infissi”.

Un’Amministrativa seria non può calibrare la propria azione politica in funzione di strategie prive di prospettiva, basando proposte future sull’eventualità di soccorsi esterni.

Mi sembra che la Legge Regionale del 2005 – con tutte le modifiche e integrazioni intervenute – avesse voluto dire qualcosa di diverso, che il Legislatore mettendo in campo nozioni come “perequazione” “compensazione” “Bilancio ecologico” “sussidiarietà”, “adeguatezza”, “differenziazione”, “sostenibilità”, “compensazione” ed “efficienza” non avesse pensato all'ideologia frenante della Sinistra di Cassina, la peggiore della Martesana.

Un Saluto cordiale

Andrea Maggio
@AndreaMaggio76

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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