martedì 1 marzo 2016

Fra Ipocrisie e balle eco ambientali

Gentile Cittadino,

come avrà avuto modo di apprendere, nella serata di venerdì scorso si è svolto un Consiglio Comunale, durante il quale sono affrontati alcuni argomenti - pochi - ma che hanno offerto alcuni interessanti spunti di riflessione.

Per non diventare noioso, proverò a suddividere i concetti attraverso alcune email che seguiranno nei prossimi giorni, vi chiedo la pazienza e la costanza di leggerle, ovviamente compatibilmente con le possibilità e il tempo a vostra disposizione.

Dopo 14 anni di lettere e email, posso dire che i destinatari di questi scritti sono divenuti innumerevoli e - per questo motivo - chiedo a coloro che non fossero più interessati a ricevere le note, di segnalarmelo in modo da procedere all'immediata cancellazione dell'indirizzo dalla maillist.

E' possibile che - a distanza di tutti questi anni - alcune disponibilità avute in passato non siano più attuali, in caso contrario sarò felice di far pervenire quanto scritto.

Il clima che si respira in Comune ricorda il "Vietnam", odore acre di una feroce "Guerra delle Poltrone" combattuta dai due schieramenti contrapposti in Maggioranza.

Da una parte il Pd e la sua sete di visibilità e poltrone, dall'altra il Coodinamento della Sinistra di cui il Sindaco è espressione.

Posticipo ad altra email il rendiconto sulle disgustose dinamiche politiche dei nostri bravi Amministratori e mi dedico ad una riflessione sull'inutilità dei pochi provvedimenti che approdano in Consiglio Comunale.

Venerdì sera abbiamo VOTATO CONTRO l'adesione del Comune di Cassina dè Pecchi ad un'Associazione - denominata Associazione dei Comuni Virtuosi - ma che ovviamente neanche uno dei 90 Soci distribuiti in giro per la penisola risulta virtuoso.

E' chiaro che sentir parlare del proprio Comune come "Comune Virtuoso" affascina, illude, ipnotizza qualche credulone, ma non chi ha il brutto vizio di leggersi le carte e smascherare il BLUFF.

L'Associazione non è "dei Comuni Virtuosi" (termine abusato) ma che tali ambiscono ad esserlo sotto il profilo ambientale.

Questi 90 Comuni in giro per l'Italia pagano una quota associativa, sostenzialmente "per mettere in rete esperienze concrete e buone prassi in campo ambientale - sperimentate a livello nazionale - da parte degli enti locali di varie dimensioni".

Premesso che non è sulle dichiarate intenzioni di "fare del bene all'ambiente" che potremmo obiettare, occorre che si facciano le dovute valutazioni di merito sul come si pensa di raggiungere i macro-obiettivi enunciati.

Non è pagando una quota associativa, che ci si possa fregiare del titoplo di "Comune Virtuoso", esserlo è cosa complessa e ne parleremo prossimamente.
Avere dei dubbi sul "come" non vuol dire essere contro l'ambiente, avere della perplessità circa l'effettivo beneficio che l'ambiente possa avere rispetto a curiose iniziative è una cosa normale.

Le iniziative portate avanti da piccoli Comuni, senza che le stesse siano inserite in piani strategici d'azione ecologico-nazionali.

Se non addirittura europei, visto l'importanza dei temi.


Voglio dire, la previsione di "Acquisti verdi per gli arredi urbani" (panchine, tavoli, cestini per la spazzatura e giochi per i parchi pubblici realizzati con plastica riciclata) da parte di un solo Comune della Martesana, a mio avviso non rappresenta un'azione utile e concreta per l'ambiente.

Un messaggio fine a se stesso o una specie di spot con utilità pre-elettorale, utile a certificare all'opinione pubblica (o meglio ancora al proprio elettorato di riferimento) un'anima pseudo-ambientalista.

Poi è chiaro che a qualcuno scalderanno anche il cuore - travolgendolo con la solita ondata di sogni usata nella scorsa campagna elettorale - ma la verità è che, in un Comune (Cassina) che scalda gli edifici pubblici (22 gradi!!!) con vecchie caldaie ancora "a Gasolio" anche un tema importantre come quello ambientale diventa ipocrisia.

Esatto, IPOCRISIA come ipocrisia è il blocco del traffico a macchia di leopardo.

La domanda inevitabile è quanto sia congrua, la privazione della godibilità di un diritto individuale relativo alla mobilità rapportato al contributo reale ed economico del comparto pubblico, a questo sacrificio.

Quante sono ad esempio le azioni dirette - e non dei cittadini, quindi indirette - ma quelle in cui partecipa il Comune.
Queste sono domande. Il resto sono chiacchiere, distintintivo e bolle di sapone politico-culturali.

Ad esempio - e non ridete - fra le 49 azioni di politiche ambientali locali che vengono richieste (che vanno dalla Coltivazione della canapa per la bioedilizia al pannolino lavabile per le neo mamme) vi anche la casa dell'acqua, vero, ma nessuno dice che l'acqua pubblica dev'essere erogata a pagamento per i Cittadini.

Ricordo i pianti e i lamenti di chi raccontava "l'acqua pubblica è la migliore possibile, un bene pubblico e deve rimanere gratis " e allora ci chiediamo quanto sia "virtuoso" fare esattamente il contrario di quanto si professava.

A carico dei cittadini non solo il consumo pagato attravero la bolletta dell'acqua relativa all'erogazione della Casa dell'Acqua, ma anche il pagamento del servizio fornitura acqua.

E la verità distrugge la poesia delle balle raccontate, che si infrangono contro il pagamento di un servizio (inserire la monetina) diventando iniziativa commerciale entrando in un nuovo business.

Giusto o sbagliato che ognuno possa considerare l'iniziativa, dobbiamo almeno chiamarla con il proprio nome: soldi pubblici e monetine private che finanziano un business (ove è prevista una concorrenza all’acqua minerale in bottiglia) è uniziativa che ha reso l'acqua "...meno pubblica di quella che fuoriusce dalle fontanelle".

Questo per dire, che dietro le "buone prassi" che talvolta di vogliono propinare, usando sempre e solo temi più sensibili e appassionanti, talvolta si nascondono intenti meno cristallini.

Domani continuerò a raccontare quest'Associazione "fuffa" (presentazione Bluff del balbettante assessore) alla quale il nostro Comune ha aderito. Con i soldi vostri ovvio.

Cordiali Saluti.


Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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