lunedì 20 marzo 2017

MIRACOLI per EVITARE IL CONFRONTO


Nel ringraziare i Cittadini, per le continue richieste di chiarimento inviatemi, provo a fornire alcuni elementi utili a corredo ​della riflessione generale in atto, rispetto al sistema di piste ciclabili.


Mi riempie d'orgoglio questo coinvolgimento della Cittadinanza, che pur sapendo del mio ruolo assai “marginale e ininfluente” (così definito dal Segretario del PD Andrea Parma) in questa legislatura, probabilmente riconoscono sufficiente credibilità e competenze nei miei racconti e spiegazioni.


Vi chiedo di leggere questo scritto, in modo che sia chiaro a tutti, il come sia possibile che alcuni provvedimenti sfuggano al vaglio sociale, sottraendosi all’opinione pubblica.


Salto per intero la vicenda della bocciatura del precedente Progetto viabilistico del centro, bocciato dai Cittadini attraverso 2100 firme, in quanto è storia nota.


Oggi mi interessa parlare, di un aspetto che (ho saputo) nemmeno i Consiglieri di maggioranza che sostengono sistematicamente il Sindaco, conoscono.


Alcuni di loro leggono il mio blog, speriamo serva a qualcosa. Dubito.


Intanto va detto che il progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione “LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO DI CASSINA DE’ PECCHI” è stato approvato con  determinazione registro generale n. 551 del 20/07/2016

Il Progetto, Studio Netmobility di Verona – giusto per comprendere – è stato redatto da un Ingegnere dello Studio Netmobility (Verona), con il quadro economico complessivo di € 123.000

Nel caldo afoso di luglio, con la medesima determinazione n. 551/2016 è stato dato avvio ad una gara d’appalto per l’individuazione dell’esecutore dei lavori mediante una procedura negoziata su invito ai sensi dell’articolo 36 del D.lgs. n. 50/2016


Ecco che ad ottobre, precisamente il lunedì 3, con la determinazione 757 del 03/10/2016 le opere sono state aggiudicate all’Impresa Sangalli s.p.a. con sede legale in Mapello a seguito

di un ribasso del 27,10%;


Il quadro economico successivo all’aggiudicazione dei lavori del totale da 123.000 € si abbassa a € 106.381,94;


In data 11/11/2016 repertorio n. rep. 57 è stato sottoscritto il contratto d’appalto;


Ecco che con prot. 3514 del 10/02/2017 è stata depositata agli atti una perizia supplettiva di variante


Come ben sanno tutti i professionisti della materia, durante la fase realizzativa di un progetto si può verificare la necessità di ricorrere a delle modifiche rispetto alla situazione di partenza: sia in aggiunta che in diminuzione rispetto all’opera originaria.


Per esperienza, molto più facile la prima delle due.


Il nuovo quadro economico – successivo alla perizia supplettiva di variante – ha modificato il quadro economico e la sola voce relativas all’IMPORTO LAVORI è diventato € 99.712.94.


Una manciata di euro e saremmo arrivati ai fatidici € 100.000.

Saremmo arrivati, ma niente, 99.712,94 è leggermente sotto.


Ora, ai sensi dell’art. 128 del D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e

s.m.i. (Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), poi sostituito col d.lgs 50 del 2016, l’attività di

realizzazione dei lavori pubblici di singolo importo superiore a 100.000 euro si

svolge sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali

che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono e approvano <<…nel rispetto

4 dei documenti programmatori e della normativa urbanistica, unitamente

all'elenco dei lavori da realizzare nell'anno stesso>>.


I programmi triennali e l’elenco annuale dei lavori pubblici sono inseriti

espressamente tra gli atti di competenza del Consiglio ai sensi dell’art. 42 lett.

b) del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e costituiscono documenti allegati al

bilancio di previsione a norma dell’art. 172 lett. d) del TUEL.

 

Ma non stiamo – ovviamente – parlando di Cassina dè Pecchi, perché da noi l’importo lavori si ferma a € 99.712,94 e non supera i €100.000.

 

In sostanza, in qualsiasi altro Comune, con il programma triennale e i suoi aggiornamenti annualivengono preventivamente individuate le opere pubbliche che gli enti intendono

realizzare nel triennio di riferimento, con indicazione delle relative priorità, al

fine di razionalizzare e pianificare le risorse disponibili.


Questo lì espone – in forza di una maggiore trasparenza – all’opinione pubblica e al dibattito consigliare.

 
Il comma 9 dell'art. 128 del D.lgs. n. 163/2006 prevede che l'elenco

annuale predisposto dalle amministrazioni aggiudicatrici deve essere approvato

unitamente al bilancio preventivo, di cui costituisce parte integrante, e deve

contenere l'indicazione dei mezzi finanziari stanziati sullo stato di previsione o

sul bilancio, ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle

Regioni a statuto ordinario o di altri enti pubblici.

 

Viene espressamente riaffermata, quindi, la regola della stretta

connessione fra programmazione finanziaria e redazione degli aggiornamenti

annuali del programma triennale redatto dalle singole amministrazioni.

 

Il legislatore ha posto un limite quantitativo all’obbligo di inserimento

nel piano triennale, che prevede discussione in Consiglio Comunale e confronto con i Cittadini, per lavori inferiori a 100.000 euro.

E infatti, il caso ha voluto, che il contestato intervento “si sia fermato a pochi euro” dalla soglia dei € 100.000

CHIAMATELO MIRACOLO, o come preferite, MA SE FOSSE ARRIVATO IL NUOVO PROGETTO IN CONSIGLIO COMUNALE (inserito nel programma triennale) I CITTADINI AVREBBERO POTUTO MANIFESTARE CRITICITA' PER TEMPO.

EVITANDO perlomeno TUTTE LE CRITICITA' E SUCCESSIVI PERFEZIONAMENTI.

Andrea Maggio

Nessun commento:

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog