venerdì 14 aprile 2017

PISCINA: LAVORI SLITTANO DI UN ANNO. LA MONTAGNA PARTORIRA' UN TOPOLINO?


 

 
Nel migliore dei casi, la montagna (forse) partorirà un piccolo topolino, nel peggiore la "questione Piscina Comunale" possa diventare negli anni una "voragine" per il nostro Comune.
L’assessore allo Sport dichiarava «Da un sopralluogo con esperti è emerso che se si mettesse mano ad una ristrutturazione si dovrebbe rifare praticamente tutto dall'efficienza energetica alla vasca con i nuovi sistemi di riciclo d'acqua, agli spogliatoi, tribune - spiegava Medei - Tali costi sarebbero davvero insostenibili per l'Amministrazione"

Si parlava di un investimento superiore al milione di euro.

E infatti, stiamo parlando di una struttura comunale – costruita dai passati gestori nel 1975 – che richiede importanti interventi se vuole fronteggiare la concorrenza di strutture dei Comuni limitrofi (Gorgonzola in testa).

Con una semplice operazione di restyling (480.000 €) può non essere la piscina dei sogni, che il Sindaco pubblicizza da più di un anno.

La passata e "storica" gestione ha abbassato la serranda il 5 giugno del 2016 e con grande spirito di lealtà nei confronti della comunità cassinese, annunciò questa decisione quasi un anno di anticipo, offrendo al Comune il congruo periodo di tempo per individuare alternative e garantire la continuità del servizio.
La passata gestione ha fatto molto per lo sport cassinese, gestito la struttura di via Radioamatori da metà anni ’70 con serietà e dando lustrosotto il profilo professionale e di risultati atletici conseguiti – alla nostra comunità.

E con medesima serietà e onestà intellettuale, il passato gestore (Fossati) disse: "a 75 anni non riuscirei a fare investire milioni per sistemarla", milioni di euro proprio perché la struttura "dimostra gli anni che ha" ed è impellente una vera riqualifica molto onerosa.
Come alcuni di Voi hanno notato – chiedendomi privatamente il perché – in questi 12 mesi, ho preferito evitare dichiarazioni rispetto alla piscina comunale perché resto fedele all’obbligo etico morale di non inficiare "operazioni di salvataggio di un servizio" anche solo attraverso dichiarazioni sconvenienti.

Non servono molte parole, per spiegare le complessità in gioco, che la Giunta avrebbe dovuto gestire.
Con grande rispetto ho quindi "taciuto" sull’argomento, perché ogni mio intervento avrebbe potuto sia inficiare il percorso, sia la potenziale appetibilità dell’investimento sulla Piscina e sarebbe diventato semplice per i miei detrattori – seduti in Consiglio o assoldati in qualche associazione/coop del territorio megafono di giunta – parlare di "gufi".


Cominciare a parlare di "gufi" è il primo passo verso la procedura denigratoria, che abbiamo riscontrato anche a livello nazionale, un modo per delegittimare una parte e ridurre la portata di alcune preoccupazioni.
Ho rivestito l’incarico di assessore delegato ai lavori Pubblici e conosco bene la delicatezza di alcuni passaggi (attraverso procura speciale ho chiuso l’accordo stragiudiziale con la Soc. il Casale di 1.080.000 €) e – solo chi ha a cuore il paese e non vive per l’opportunità politica del momento – sa quanto sia importante sospendere i "giudizi" rispetto a situazioni delicate, offrendo all’esecutivo (Giunta) la giusta serenità.

Ma nel corso dei 12 mesi è successo di tutto, il dilettantismo è davvero imbarazzante e che lo scrivente "cattivone" apra bocca o che sospenda giudizi di merito, cambia poco.

Scarsi, confusionari, pasticcioni, dilettanti, il tutto infarcito da arroganza e impreparazione Amministrativa.
Subito dopo l’abbandono di Fossati (precedente gestore) l’Amministrazione - per la struttura di via Radioamatori l’Amministrazione ha annunciato «...l’Amministrazione si adopererà per trovare una soluzione che possa garantire la ripresa del servizio già dal prossimo mese di settembre, pubblicando un bando per l’affidamento della gestione dell’impianto natatorio ad eventuali soggetti interessati».
Nel frattempo, una Società Dilettantistica di Caserta si presenta come"proponente" di un intervento pubblico di quasi 500.000 € (meno della metà ipotizzati inzialmente) un project financing o "finanza di Progetto" (come la chiamo io, che con l’Inglese ho la stessa confidenza di Renzi) che l'Amministrazione ne delibera "pubblica utilità"

La "finanza di progetto" è un Sistema di finanziamento per la realizzazione di infrastrutture pubbliche, che attinge prevalentemente a risorse progettuali e a capitali privati, recuperabili grazie al flusso di denaro generato dall'infrastruttura stessa, una volta che questa sia entrata in gestione.

In altre parole, il legislatore nel 1998 (e con la Legge Obiettivo, nel 2002) ha previsto che si potesse fare una concessione "speciale" per la costruzione e gestione di un'opera pubblica a favore del soggetto, che la realizza su terreno di proprietà pubblica; il terreno viene dato in concessione d'uso oppure in diritto di superficie e in cambio del terreno e degli utili di gestione, il soggetto privato si accolla le spese di realizzazione.
L’utilizzo di questa modalità di finanziamento ha trovato sbocchi concreti essenzialmente nel settore delle grandi opere, soprattutto di nuova realizzazione, ad esempio autostradale e per iniziativa dell’Anas (10 progetti dal volare complessivo di 21 miliardi di euro) difficilmente questa complicata procedura che si applica per interventi di poche centinaia di migliaia di euro su una struttura che avrebbe bisogno di 1 milione e mezzo di euro per diventare competitiva ("sono emersi seri problemi all'impianto costruito nel 1975 e ritenuto, per quei tempi, uno dei migliori impianti natatori della Lombardia con atleti che venivano ad allenarsi da ogni parte della regione")

Statisticamente, seppur con gara pubblica ai sensi di legge (licitazione privata) per una serie di condizioni fra le quali "il diritto di prelazione" del proponente, è assai frequente che ad assegnarsi la struttura sia proprio quest’ultimo.

Che poi è la stessa Società di Caserta che ha vinto il bando per la gestione dei 12 mesi del servizio, perché unico a presentare un'offerta per una gestione della struttura.
E in effetti, il "contratto ponte" avrebbe dovuto assicurare la gestione di una struttura fatiscente fino all’inizio del project financing, su cui vanta diritto di prelazione di chi ha presenta il project financing.


Ovviamente, c’è da chiedersi chi è l’imprenditore interessato ad gestire una piscina dopo che l’assessore ha dichiarato l’intenzione di fare il project financing dopo 12 mesi?
Una scelta azzardata e antieconomica per chiunque, escluso chi ha la certezza di poter entrare in forza di un diritto di prelazione."In questo scenario, la società che si aggiudicherà il progetto prenderà in gestione la piscina per poi pianificare la ristrutturazione nell’estate 2017" annunciava sul giornale l’assessore agli annunci il 16 aprile del 2016 (un anno fa!!!).

In questi giorni arriva il fulmine a ciel sereno per i Cittadini - io non avevo dubbi -
I LAVORI NON SI FARANNO NEL 2017.


Anzi, la sfera di cristallo - che di tanto in tanto prendo dal cassetto - anticipa e prevede altro: "una proroga di 1 anno del contratto vigente con la Società di Caserta" per garantire il servizio".

Se così fosse, ricapitoliamo:

si presenta un progetto preliminare (in genere sono 4 linee tracciate su carta intestata) e si opziona il futuro maturando il diritto di prelazione su quel progetto che non è di 1 milione e mezzo (e su qualsiasi altro progetto presentato nella gara pubblica ad offerta economicamente vantaggiosa) improvvisamente si diventa unici interessati a gestire una piscina fatiscente per 12 mesi, che "a causa dei ritardi, per garantire il servizio" i mesi si raddoppiano e diventano 24.

E’ da febbraio che la Società ha presentato "uno studio di fattibilità per adeguare la struttura alle esigenze e normative vigenti" (per il Sindaco che esagera in tutto, la piscina sarà nuova, va beh) ma ad oggi manca il progetto definitivo da mettere a gara.
A cosa sono dovuti i ritardi?
Non è facile capire se la tardiva predisposizione del progetto sia da imputare ai tempi dilatati di questa giunta perditempo, dove tutto si perde in noiose chiacchiere ideologiche facendo passare inutilmente mesi e mesi, oppure se la Società stia impiegando troppo alla redazione del progetto definitivo da mettere a questa strana gara, nella quale si possono presentare tutti, ma nessuno può vincere se il "proponente" fa valere la sua prelazione.

Ad ogni modo, questo non giova a nessuno: all’assessore per l’ennesimo bluff (ma siamo abituati) e al paese che non vedrà l'intervento della piscina nel 2017.

La Società potrà utilizzare questi ulteriori 12 mesi di proroga per reperire finanziamenti, attingendo da contribuiti regionali e governativi.

Tornerò sull’argomento.

Andrea Maggio
@AndreaMaggio76




 

 

 

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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