lunedì 20 novembre 2017

LA BUONA POLITICA NON PUO' TENTENNARE


PUBBLICO QUANTO PROTOCOLLATO IN COMUNE.
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Gentili Capigruppo,

come sempre in questo periodo dell'anno, siamo tutti concentrati alla sostenibilità del welfare territoriale, in quanto è indubbio che criticità potrebbero emergere nei conti pubblici locali a causa del ritardo nella quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie regionali e nazionali destinate al sociale, agli enti comunali o Ambiti sociali distrettuali.

Sono certo che rispetto alla questione, il nostro Consiglio Comunale sia pronto a condividere ogni azione che serva a scongiurare situazioni insostenibili, sollevate in queste ore da ANCI, sulle quali la buona Politica non può tentennare.

Un'analisi approfondita della composizione della popolazione cassinese e della tendenza demografica di un paese collocato in posizione strategica nel cuore della Martesana, suggeriscono la programmazione di azioni dell'Amministrazione ma deve obbligatoriamente stimolare azioni da parte degli enti pubblici superiori.

 

A partire dagli anni sessanta del novecento la popolazione, fino a quel momento numericamente stabile, ha avuto un esplosione passando in un ventennio da 2.960 residenti nel 1961 a 11.196 residenti nel 1981. A partire dal 1991, realizzati numerosi nuovi insediamenti residenziali, la popolazione è - seppur lentamente - cresciuta.

All’ultimo censimento del 2011 la popolazione legale del Comune di Cassina de’ Pecchi è risultata 13.206 abitanti.

Il 1 Gennaio 2016 registravamo 13.652 abitanti, mentre il 31 Dicembre 2016 la popolazione 13.765 abitanti.

Il saldo demografico tra l’inizio e la fine del 2016 è in attivo di 110 unità: perchè sono 116 i nati mentre 91 morti e 630 immigrati, 542 emigrati.

Diminuiscono il numero di bambini in età prescolare, mentre aumentano i bambini e ragazzi in età della scuola dell’obbligo, trend che ha richiesto

negli ultimi anni l’attivazione di nuove classi della scuola dell’infanzia e il passaggio da 5 a 6 sezioni nella scuola primaria.

Nel 2016 si ha una diminuzione dei giovani e degli adulti e un aumento significativo, quasi 500 unità in un anno, dei cittadini oltre i 65 anni d’età.

L’aumento della durata della vita e l’invecchiamento della popolazione, la riduzione della natalità e della fecondità, l’aumento dell’incidenza e progressiva stabilizzazione della popolazione immigrata sono fattori, che sommati alla chiusura di grossi stabilimenti come Nokia e l’incremento della disoccupazione, hanno inciso in maniera significativa sulla spesa sociale a carico dei bilanci comunali.

Le ricadute sono negative in termini assistenziali per i più deboli ed occupazionali per i lavoratori del terzo settore sul welfare territoriale.

Vi chiedo di condividere un testo, dal forte valore sociale e privo di tossica speculazione politica, che da un lato chieda alla Regione, in materia di compartecipazione socio-sanitaria, di non ridurre le somme da stanziare ai Distretti, dall'altro di determinare in modo più equo i requisiti reddituali di accesso al contributo economico per i cittadini, avendo presente l'importanza di un concreto supporto fasce sociali più deboli e svantaggiate.

Convinto che si possa - sullo specifico tema - lavorare insieme per dare speranza al territorio.

Andrea Maggio

(capogruppo UXC)

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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