mercoledì 20 dicembre 2017

IMPIANTO PIROLISI: SI MUOVE LA POLITICA LOCALE. MEGLIO TARDI CHE MAI


Impianto pirolisi: riprendo da dove c’eravamo lasciati.

Chi ha avuto occasione di seguire i precedenti post, ricorderà l'attenzione che abbiamo posto sull’argomento (http://andreamaggio.blogspot.it/2017/11/informo-i-cittadini-che-ho-protocollato.html) e – soprattutto - le iniziative consiliari in proposito




L’assessore ha condiviso - sin da subito - la necessità di tener monitorata la questione “Impianto Pirolisi” e alle domande poste per iscritto non ha potuto rispondere, ma si è detto disposto a tornare in Consiglio non appena documentato.



Questo perché è diritto conoscere la verità dei fatti ed è responsabilità politico-amministrativa di chi governa un paese reperire e trasferire ai Cittadini, il maggior numero di informazioni sull'installazione di un impianto di pirolisi sul territorio di Cernusco sul Naviglio da parte di un’azienda privata che già opera sui territori di Cernusco sul Naviglio e Cassina de’ Pecchi nell’ambito del trattamento dei rifiuti.



A noi non piacciono i facili allarmismi, non piace la “cagnara” politica, ma riteniamo importante che il Sindaco vada a fondo alla situazione, con serietà, perché – allo stesso modo – non abbiamo apprezzato l'intervento del Capogruppo di Maggioranza Andrea Parma che ha definito la questione “Impianto di Pirolisi” una “Bufala”.



Solo informazioni circostanziate, documentate possono evitare psicosi collettive, perché il timore dei Cittadini è sempre legittimo se riguarda la salute.



Nei giorni scorsi è stato aperto – finalmente - un tavolo permanente di confronto tra i Comuni interessati e limitrofi al futuro impianto di Pisolisi, attraverso il quale cercheranno di favorire lo scambio di relative informazioni fra Comuni e coordinare gli interventi a favore di una migliore comprensione dei numerosi dati tecnici e la pericolosità residua.




La definire “Bufala” - in una fase ancora embrionale - è contro ogni principio che sussiste alla base di un ruolo di rilievo sociale.




Peraltro, le parole fornite dal Sindaco di Cernusco (in risposta ad un’interrogazione del M5S di Cernusco s/N) hanno lasciato piuttosto perplessi, anche lui dev'essersi reso conto che minimizzare le questioni ambientali perché si è al governo di un paese, è poco responsabile.

Seppur in ritardo, il Sindaco di Cernusco ha fatto bene a promuovere il primo incontro con i sindaci e gli assessori all’Ambiente e alla Salute dei Comuni di Pioltello, Cassina de’ Pecchi e Vignate allargando poi l’invito ai prossimi incontri anche al Comune di Rodano.




La guardia è da tenere alta, perché in altre zone di Italia, dietro questi impianti “sicuri e moderni” si nascondevano impianti dannosi per la salute.




Intanto occorre subito avanzare in Regione Lombardia formale istanza di proroga termini per presentare osservazioni alla richiesta avanzata dal privato.

Proprio perché la politica locale si è mossa tardi – eccetto il Movimento 5 Stelle di Cernusco, a cui rendo merito – tutti hanno preso sotto gamba la questione e oggi si prova a correre ai ripari.
 
Dai banchi della Minoranza abbiamo sollevato la questione, nei modi e con gli strumenti che ci offre il regolamento.
 
Siamo riusciti a puntare i riflettori dell'attenzione sociale, su una questione che rischiava di non essere nemmeno discussa.
 
Il M5S a Cernusco, noi  Consiglieri di Uniti per Cassina nel nostro Comune.





Ma inutile negarlo, questo è il classico esempio di corto circuito, che elimina gli anticorpi dell'attento e severo controllo politico e sociale, quando a governare sono i “sinistri”.

Se a governare ci fosse stato un Sindaco di cdx, avremmo assistito a manifestazioni e legittimi piagnistei, che avrebbero scosso prima la politica.




Ad ogni modo, è positivo che sia avviato un tavolo fra i Comuni e che non si smetta di vigilare l'andamento della richiesta, perché oltre al parere tecnico di ARPA, occorre Valutazione di Impatto Ambientale

A differenza di come è stato dichiarato nell'intervista rilasciata da un primo Cittadino (“le competenze sull’autorizzazione ambientale all’insediamento e che il parere sull’assoggettabilità della pratica a Valutazione di impatto ambientale  è in capo a Regione Lombardia”) la L.R. n. 5/2010 ha stabilito di conferire alle Province (e oggi alla Città metropolitana di Milano) le competenze per le  procedure di (VIA) e di verifica di assoggettabilità alla VIA di alcune categorie progettuali riguardanti: agricoltura, lavorazione metalli e prodotti minerali, industria dei prodotti alimentari, tessili, cuoio, legno, carta, gomma, materie plastiche.




Dal 19 maggio 2012, sono di competenza provinciale anche le procedure di VIA e verifica di assoggettabilità a VIA di altri progetti, sempre dell’allegato A, B e C, riguardanti: industria energetica ed estrattiva, progetti di infrastrutture, impianti di smaltimento, trattamento e recupero rifiuti.




Dal 20 gennaio 2012 sono state trasferite alle Province (e oggi alla Città metropolitana di Milano) le competenze relative alle categorie progettuali specificate negli allegati A, B e C




La Città metropolitana di Milano è inoltre chiamata ad esprimersi sulle procedure di Valutazione di competenza statale o regionale, in qualità di Ente territorialmente interessato, ma questo è un altro aspetto.

Le Province e la Città metropolitana di Milano per il nostro territorio compilano il database regionale “S.I.L.V.I.A.” riportando tutte le informazioni delle procedure in corso di svolgimento e archiviando quelle chiuse.


Sullo stesso database sono disponibili riferimenti normativi e utili informazioni sul tema,
ma questo non vuol dire che è un atto regionale.




Meno male che ci sono le leggi a rimettere sui binari la discussione, perché – visto il rapido avivcinarsi delle elezioni regionali - qualcuno potrebbe covare l'intimo desiderio di addossare responsabilità a Regione Lombardia




Un saluto



Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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