mercoledì 28 marzo 2018

SOFFRIRE DI "CHIARELLITE" ACUTA


Nei giorni in cui imperversavano le litigate in maggioranza, ricordo una dichiarazione pubblica dell’assessore Chiarella (“Le Amministrazioni parlano con gli Atti pubblici”) e devo dire – che a differenza delle innumerevoli farfallonate di Tommy l’inarrestabile –  trovò il mio apprezzamento.


Ma purtroppo, il catastrofico assessore “parla bene ma razzola male” anzi malissimo.

Ma andiamo con ordine.

Come noto, ieri sera – martedì 27 marzo – si è svolta la seduta sul Bilancio Partecipato.

L’Amministrazione ha convocato almeno 10 associazioni locali e tutti i Cittadini, per parlare di Bilancio e cominciare a decidere dove destinare la quota assegnata (20.000 €) del Bilancio Comunale (13 Milioni) per la realizzazione di “…interventi concreti per la comunità”.

Un evento 

Diciamo che con un Bilancio comunale che si aggira (a seconda dell’annualità) sempre sopra i 12 milioni di euro, assegnarne al Bilancio Partecipato solo 20.000 euro è davvero triste, visti i volantini e manifesti che hanno fatto stampare per promuovere l’iniziativa.

Ad ogni modo, non è sulla forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica di Cassina che si può discutere, anzi il Bilancio partecipato è un’iniziativa che definisco “simpatica” (utili sono altre cose) che sta vedendo una rapida diffusione, con i Comuni che assegnano una quota di bilancio dell’Ente alla gestione diretta dei cittadini.

E’ un aspetto “simpatico”, perché i Cittadini vengono così messi nelle condizioni di toccare con mano alcuni temi Amministrativi, comprenderne la difficoltà e avvicinarsi – interagendo e dialogando – con le scelte delle Amministrazioni.

Detto questo, per favorire il reale contributo dei cittadini, senza limitarne la concreta incisività, bisogna anche NON PRENDERE PER I FONDELLI NESSUNO evitando che la “quota assegnata” del Bilancio dell’Ente sia qualcosa di più delle 4 noccioline (20.000 €)

Uno stanziamento addirittura inferiore ai soldi risparmiati dal Comune, grazie all’impegno di alcuni genitori che hanno – su base volontaria – dipinto le aule dei figli inseriti nelle strutture SCOLASTICHE del territorio.

Non sono convinto che sia giusto sostituirsi ai doveri che gravano sul Comune (dipingere le aule delle proprie strutture, mantenendone decoro e sottraendole al degrado) questo per non DERESPONSABILIZZARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE RISPETTO AI DOVERI.

Chi paga le tasse ha il DIRITTO di sapere che il figlio passi le giornate in una scuola in condizioni decorose e – qualche anno fa – da assessore ho sempre pensato fosse giusto anticipare il problema, mandando l’impresa prima che i genitori manifestassero insoddisfazione e intervenissero loro per disperazione.

Torniamo all’assessore Chiarella, perché – credetemi – è il maggior mistero che esista in Comune.

“Tommy dai mille disastri” pubblicamente sostiene che il costo complessivo del progetto <<…sarà pari a 27.686 € di cui 20.000 € messi a disposizione dei Cittadini …>> poi vai a leggere la determina n 1034 del 28 dicembre 2017 e trovi il pagamento di un importo totale di 17.683 €.

Io non sono laureato ma due/tre nozioni matematiche le ho capite: se il costo del progetto è 27.686 € di cui 20.000 € sono a disposizione dei Cittadini, il costo della consulenza “di chi lavora senza lucrare” (La Coop sei tu!) è 7.686 €.

E’ lecito chiedersi, del perché di quest’onere economico a cui il REPONSABILE DELL’AREA SERVIZI GIOVANI, PARTECIPAZIONE E MUSEO MAIO trova copertura in det 1034 nei cap 3109/2017 e cap 3112/2017.

Peraltro assegnando ad essi relativi impegni di spesa 1051 e 1052 – compatibili con i vincoli di finanza pubblica – avente scadenza pagamento 31/01/2018.

Quindi, visto che le Amministrazioni “parlano con Atti pubblici” devo immaginare che questa cooperativa oltre a “lavorare senza scopo di lucro” ma per il bene dei cassinesi, ad oggi ha in tasca dei soldi senza aver completato il costoso servizio.

Interessante.

I due impegni di spesa sono entrambi assunti a carico del Bilancio anno 2017 – ma l’assessore non è informato nemmeno di questo – e intestati ad un unico creditore ABCITTA’ COOPERATIVA SOCIALE R.L. ONLUS, fortunato operatore che periodicamente viene individuato con le medesime procedure semplificate di legge (la Cooperativa Sociale che lavora per voi, ha già lavorato per il nostro Comune – det n. 264 del 22 aprile 2017).

L'Amministrazione parla con Atti pubblici e dagli Uffici ci fanno sapere che "...quanto offerto risponde all’interesse pubblico che il Comune deve soddisfare (….) e il prezzo che si ritiene congruo in rapporto alla qualità delle prestazione".

Fortunelle queste coop Onlus, per decidere a chi e a cosa destinare 20.000 € del Bilancio Comunale, se ne prendono (ovviamente senza lucrare: e d'altronde le ONLUS sono associazione non lucrative) solamente 17.686 € per il servizio di "facilitazione sperimentale del Bilancio Partecipato".

Cioè, per decidere insieme ai Cittadini cosa fare con 20.000 € (di un bilancio di 13 milioni di euro) devo spenderne 17.686 €...? un professionista del “gioco delle tre carte come lui” come “Tommy il Fantasista” non avrà una sola risposta, ma 5/6 preconfezionate, pronte all’uso.

Allora diciamo che se avessero fatto un progetto incentivante per i dipendenti Comunali, quindi coinvolgendo l'Ente senza affidare a Onlus (che non lucrano, ci mancherebbe!!!) avremmo risparmiato tutti questi soldi. 

Visto che per allocare miseri 20.000 euro, in un paese come Cassina, non servono sceneggiate per fingere il coinvolgimento rispetto ad un Bilancio di 13 milioni di euro.

Meglio risparmiare qualche migliaio di euro (anche togliendo il sorriso stampato della Coop) e tappato le buche in paese, comprato cestini e sistemato qualche marciapiede.

Accendere mutui per più di 1 milione di euro senza dirvi nulla e chiamarvi a raccolta per decidere insieme come spendere 20.000 euro è un'autorevole CHIARELLATA

Abbiate pazienza. Manca un anno e poi è tutto finito.

ANDREA MAGGIO

















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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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