Nei giorni in cui imperversavano le litigate in maggioranza,
ricordo una dichiarazione pubblica dell’assessore Chiarella (“Le
Amministrazioni parlano con gli Atti pubblici”) e devo dire – che a
differenza delle innumerevoli farfallonate di Tommy
l’inarrestabile – trovò il mio apprezzamento.
Ma purtroppo, il
catastrofico assessore “parla bene ma razzola male” anzi malissimo.
Ma andiamo con ordine.
Come noto, ieri sera – martedì
27 marzo – si è svolta la seduta sul Bilancio Partecipato.
L’Amministrazione ha convocato almeno 10
associazioni locali e tutti i Cittadini, per parlare di Bilancio e cominciare a
decidere dove destinare la quota assegnata (20.000 €) del Bilancio Comunale (13
Milioni) per la realizzazione di “…interventi concreti per la comunità”.
Un evento
Diciamo che con un Bilancio comunale che
si aggira (a seconda dell’annualità) sempre sopra i 12 milioni di euro,
assegnarne al Bilancio Partecipato solo 20.000 euro è davvero triste, visti i volantini e manifesti che hanno fatto stampare per
promuovere l’iniziativa.
Ad ogni modo, non è sulla forma
di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica di Cassina che si può discutere,
anzi il Bilancio partecipato è un’iniziativa che definisco “simpatica” (utili
sono altre cose) che sta vedendo una rapida diffusione, con i Comuni che
assegnano una quota di bilancio dell’Ente alla gestione diretta dei
cittadini.
E’ un aspetto “simpatico”, perché
i Cittadini vengono così messi nelle condizioni di toccare con mano alcuni temi
Amministrativi, comprenderne la difficoltà e avvicinarsi – interagendo
e dialogando – con le scelte delle Amministrazioni.
Detto questo, per favorire il reale
contributo dei cittadini, senza limitarne la concreta incisività, bisogna anche NON PRENDERE PER I FONDELLI NESSUNO evitando che la “quota assegnata”
del Bilancio dell’Ente sia qualcosa di più delle 4 noccioline (20.000 €)
Uno stanziamento addirittura inferiore
ai soldi risparmiati dal Comune, grazie all’impegno di alcuni genitori che
hanno – su base volontaria – dipinto le aule dei figli
inseriti nelle strutture SCOLASTICHE del territorio.
Non sono convinto che sia giusto
sostituirsi ai doveri che gravano sul Comune (dipingere le aule delle proprie
strutture, mantenendone decoro e sottraendole al degrado) questo per non DERESPONSABILIZZARE LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE RISPETTO AI DOVERI.
Chi paga le tasse ha il DIRITTO di sapere che il figlio passi le giornate in una
scuola in condizioni decorose e – qualche anno fa – da assessore ho sempre
pensato fosse giusto anticipare il problema, mandando l’impresa prima che i
genitori manifestassero insoddisfazione e intervenissero loro per disperazione.
Torniamo all’assessore Chiarella, perché
– credetemi – è il maggior mistero che esista in Comune.
“Tommy dai mille disastri” pubblicamente
sostiene che il costo complessivo del progetto <<…sarà pari a 27.686 € di cui 20.000
€ messi a disposizione dei Cittadini …>> poi vai a leggere la determina n 1034 del 28
dicembre 2017 e
trovi il pagamento di
un importo totale di 17.683 €.
Io non sono laureato ma due/tre nozioni
matematiche le ho capite: se il costo del progetto è 27.686 € di cui 20.000 €
sono a disposizione dei Cittadini, il costo della consulenza “di chi
lavora senza lucrare” (La Coop sei tu!) è 7.686 €.
E’ lecito chiedersi, del perché di
quest’onere economico a cui il REPONSABILE DELL’AREA SERVIZI GIOVANI,
PARTECIPAZIONE E MUSEO MAIO trova copertura in det 1034 nei cap 3109/2017
e cap 3112/2017.
Peraltro assegnando ad essi relativi
impegni di spesa 1051 e 1052 – compatibili con i vincoli di finanza pubblica – avente scadenza pagamento 31/01/2018.
Quindi, visto che le Amministrazioni
“parlano con Atti pubblici” devo immaginare che questa cooperativa oltre a
“lavorare senza scopo di lucro” ma per il bene dei cassinesi, ad oggi ha in
tasca dei soldi senza aver completato il costoso servizio.
Interessante.
I due impegni di spesa sono entrambi
assunti a carico del Bilancio anno 2017 – ma l’assessore non è informato
nemmeno di questo – e intestati ad un unico creditore ABCITTA’ COOPERATIVA
SOCIALE R.L. ONLUS, fortunato operatore che periodicamente viene individuato
con le medesime procedure semplificate di legge (la Cooperativa Sociale che lavora per voi,
ha già lavorato per il nostro Comune – det n. 264 del 22
aprile 2017 ).
L'Amministrazione
parla con Atti pubblici e dagli Uffici ci fanno sapere che "...quanto offerto risponde
all’interesse pubblico che il Comune deve soddisfare (….) e il prezzo che si ritiene congruo in rapporto
alla qualità delle prestazione".
Fortunelle queste coop Onlus, per decidere
a chi e a cosa destinare 20.000 € del Bilancio Comunale, se ne prendono
(ovviamente senza lucrare: e d'altronde le ONLUS sono associazione non
lucrative) solamente 17.686 € per il servizio di "facilitazione
sperimentale del Bilancio Partecipato".
Cioè, per decidere insieme ai Cittadini
cosa fare con 20.000 € (di un bilancio di 13 milioni di euro) devo spenderne
17.686 €...? un professionista del “gioco delle tre
carte come lui” come “Tommy il Fantasista” non avrà una sola risposta, ma 5/6
preconfezionate, pronte all’uso.
Allora diciamo che se avessero fatto un
progetto incentivante per i dipendenti Comunali, quindi coinvolgendo l'Ente
senza affidare a Onlus (che non lucrano, ci mancherebbe!!!) avremmo risparmiato
tutti questi soldi.
Visto che per allocare miseri 20.000
euro, in un paese come Cassina, non servono sceneggiate per fingere il
coinvolgimento rispetto ad un Bilancio di 13 milioni di euro.
Meglio risparmiare qualche migliaio di
euro (anche togliendo il sorriso stampato della Coop) e tappato le buche in
paese, comprato cestini e sistemato qualche marciapiede.
Accendere mutui per più di 1 milione di
euro senza dirvi nulla e chiamarvi a raccolta per decidere insieme come
spendere 20.000 euro è un'autorevole CHIARELLATA
Abbiate pazienza. Manca un anno e poi è
tutto finito.
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