Facciamo così.
Questa volta scambiamoci i ruoli - pur
conoscendo la risposta - sarò io a fare una domanda ai lettori del Blog.
Se a qualcuno venisse in mente qualche
possibile risposta, può mandarmi email (andreamaggio76@gmail.com).
Io avanzerò un dubbio, ma spero che
molti di voi mi scriveranno email, per dissuadermi dal “pensare male”.
Anche se a pensar male si fa peccato, ma
spesso ci si azzecca.
Allora, questo è il quesito:
Come noto, è in corso il progetto
"BILANCIO PARTECIPATO" e alcuni Cittadini (e associazioni locali)
stanno partecipando al breve ciclo di incontri, che dovrebbe servire "...per
scegliere insieme dove allocare 20.000 € dei soldi pubblici".
E’ bello che i Cittadini vengano messi
nelle condizioni di toccare con mano alcuni temi Amministrativi, sono state
convocate almeno 10 associazioni locali e tutti i Cittadini.
Tutti in buona fede, desiderosi di dire
la loro sulla destinazione di questi 20.000 € (quota assegnata) dei 13 milioni
del Bilancio Comunale, per la realizzazione di “…interventi concreti per la comunità”.
Pochini vista la pubblicità dell’evento,
il numero impressionante di manifesti, giornalini e giornalini vari che hanno promosso
l’iniziativa: la soglia del ridicolo è stata oltrepassata da molto tempo, andiamo
oltre.
Si tratta di 20.000 assunti con due
impegni di spesa, entrambi a carico del Bilancio anno 2017.
Soldi risparmiati da un ENTE
paralizzato, grazie agli interventi di imbiancatura fatti nelle aule
scolastiche, da parte di genitori disperati.
Sono anche io genitore di un alunno e
comprendo la voglia di vedere le aule scolastiche più accoglienti, che il
Comune non è capace di assicurare.
Ma non sono convinto che sia giusto
sostituirsi ai doveri che gravano sul Comune (il proprietario del patrimonio
deve dipingere le aule delle proprie strutture scolastiche, mantenendone decoro
e sottraendole al degrado).
Il sistema DERESPONSABILIZZA LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE RISPETTO AI PROPRI DOVERI.
Chi paga le tasse ha il DIRITTO di sapere che il figlio passi le giornate in una
scuola in condizioni decorose e – qualche anno fa – da assessore ho sempre
pensato fosse giusto evitare che fossero i genitori ad intervenire.
Stessa cosa pensava, chi allora era all’opposizione
e oggi siede comodo in giunta.
Ma torniamo al Bilancio Partecipato – perché
insieme all’assessore Chiarella – è il maggior mistero che esista in Comune.
“Tommy dai mille disastri” pubblicamente
sostiene che il costo complessivo del progetto <<…sarà pari a 27.686 € di cui 20.000
€ messi a disposizione dei Cittadini …>> poi vai a leggere la determina n 1034 del 28
dicembre 2017 e
trovi il pagamento di
un importo totale di 17.683 €.
Arriviamo al quesito:
Premesso che il costo del progetto è
27.686 € di cui 20.000 € sono a disposizione dei Cittadini per scegliere
insieme a cosa destinarli e presto atto che - come dichiarato dall’assessore
più devastante della storia moderna di Cassina – il costo della
consulenza offerta dalla Cooperativa è 7.686 €
A)
perché
la copertura in det 1034 nei cap 3109/2017 e cap 3112/2017 e relativi
impegni di spesa 1051 e 1052 sono intestati ad un unico creditore ABCITTA’
COOPERATIVA SOCIALE R.L. ONLUS…?
B)
perché
il Comune di Cassina dè Pecchi oltre a pagare una costosissima consulenza alla
cooperativa ABCITTA’ COOPERATIVA SOCIALE R.L. ONLUS versa alla stessa anche i 20.000 € destinati
ai Cittadini ?
C)
Perché una
Coop Onlus, che ha già lavorato per il nostro Comune – det
n. 264 del 22 aprile 2017 – viene ingaggiata a 7.686 € con “procedura
semplificata” per decidere
a chi e a cosa destinare 20.000 € del Bilancio Comunale e – ad oggi – vi sono
due impegni di spesa 1051 e 1052 (scadenza pagamento 31/01/2018 ) che attribuiscono alla coop già 17.686 €??
Il DUBBIO: SE I SOLDI DEL FONDO PARTECIPATO
SONO GIA’ STATI IMPEGNATI PER UNA cooperativa
sociale costituita “…da un gruppo di professionisti con competenze diverse
esperti in progettazione partecipata, scienze umane e sociali, la comunicazione
sociale, lo sviluppo sostenibile, l’organizzazione e la gestione di sistemi
complessi, la pianificazione e la progettazione urbana, l’accessibilità e la
mediazione museale, la psicopedagogia, la psicologia dello sviluppo e la
cultura dell’infanzia e dell’adolescenza” non è che – poco poco – hanno già
deciso IL PROGETTO CHE ANDRANNO A FINANZIARE?
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