Come promesso in chiusura del post di ieri, oggi scriverò sulla questione mancate autorizzazioni da parte del Comune relative all'allestimento e lancio dei fuochi pirotecnici, alla Festa della Madonna Ausiliatrice.
Prima però vorrei ricordare don Ambrogio, venuto a mancare intorno alle 16.00 di oggi.
Torna alla casa del Padre all'età di 78 anni, dopo un periodo di malattia, che ha affrontato con la solita umiltà e capacità di affrontare i momenti difficili, come - a fine novembre del 2017 - quando un ictus lo colpì mentre era si trovava a letto.
Oggi - come dicevo - scriverò di una storia che dovrebbe disgustare anche i più avvezzi al "sistema Mandellocratico e ai praticanti ortodossi interessati", configurabile come nuovo capitolo della noto sequela di capricci, sgambetti messi in atto da Mandelli "il dispettoso, iniziata con il "FUORI -ONDA" (grazie al quell'impiastrone di Chiarella balzato alle cronache nazionali) durante il quale, il primo Cittadino si dilettava ad insultare il parroco del paese.
Mi chiedo come possa un Sindaco non riconoscere l'alto valore sociale di un oratorio, mi chiedo come possa considerarlo come fosse azienda privata (imponendo il pagamento degli straordinari della PL impegnata nella scorta alle processioni).
Questo Sindaco - orgogliosamente comunista - non ha idea di quale sia l'apporto degli oratori al sistema integrato di interventi sociali, l'infaticabile lavoro degli operatori parrocchiali nell'ambito del percorso formativo della persona, per la famiglia.
In un Oratorio sviluppato come quello cassinese - dovrebbe sapere un Sindaco che tale vuole essere davvero e per tutti - le attività promosse non sono solo pastorali, ma gli ambienti ricreativi e sportivi rendono il nostro oratorio un luogo di aggregazione e di ritrovo per ragazzi.
E quindi la sua avversione ideologica - incoraggiata dal Club composto dagli assessori Chiarella, Vecchi - è anacronistica, non ha ragione di esistere e trova terreno fertile nel vile atteggiamento politico dei cattolici di maggioranza (o che lo diventano in campagna elettorale come i parrocchiani del PD) che assecondano il primo Cittadino in tutti i suoi capricci.
Ma l'argomento di oggi merita di essere raccontata, anche se ricostruire tutto il procedimento autorizzativo ha richiesto un pò di tempo, perchè le autorizzazioni relative alla Festa Santa Maria Ausiliatrice "...sono state richieste due mesi fa mediante posta elettronica".
Ho verificato ed esisteno addirittura due istanze in proposito, una delle quali depositata all'Ufficio Commercio "COMUNICAZIONE PER LO SVOLGIMENTO DI MANIFESTAZIONE TEMPORANEA IN LUOGO APERTO (NON A SCOPO DI LUCRO) - PARROCCHIA SANTA MARIA AUSILIATRICE - VIA FERRARI 2 - CASSINA DE PECCHI [iride]- DEL 22 MARZO 2018 prot 1769/2018
Ad ogni modo, in ambo le istanze era chiaro il programma degli eventi che lo stesso includeva lo spettacolo conclusivo dei fuochi pirotecnici.
Aldilà dell'idea che ognuno possa avere sui fuochi d'artificio, pur rispettando le idee di tutti, va detto che il momento conclusivo della Festa del Patrono è sempre stato caratterizzato dallo spettacolo pirotecnico.
Addirittura, la passata Amministrazione Comunale scelse - deliberatamente - di contribuire economicamente alla Festa, riconoscendo in essa spirito e valori della comunità cassinese (per equità, stessa cosa fu fatta per la Festa di Camporicco e di Sant'Agata).
Era chiaro sin da subito, che il tradizionale luogo per allestire e lanciare i fuochi - ossia il campo sportivo di via Mazzini, così come solitamente previsto nella richiesta da parte degli organizzatori - non sarebbe stato più idoneo a seguito dell'intervento di riqualifica.
Un mutuo di 600.000 € ha reso il campo di calcio - oggi in concessione ad una società sportiva del territorio - in sintetico e ovviamente non si presta più per luogo ove allestire i fuochi.
Fin qui tutto normale, ecco da qui in poi succede di tutto: una confusione pazzesca, risposte date e ritrattate, richieste di chiarimento, richieste di integrazioni, un protocollo concordato fra le parti da sottoscrivere per manlevare la proprietà da eventuali responsabilità rispetto alle condizioni del parcheggio, proprio quando l'autorizzazione è vicina, vicinissima, entra in scena l'assessore Chiarella (detto anche Tommy Gian Burrasca") e TATATATAAAA e l'area viene ceduta "...per un'altra iniziativa Comunale".
Ci sarebbe da ridere se non fosse che nessuno sia ancora riuscito a capire quale attività sia stata autorizzata al Comune all'interno del grosso parcheggio, che si sovrapponeva all'allestimento e lancio di fuochi previsto dalla Festa di Santa Maria Ausiliatrice.
Nessuno ha informazione, sono convinto sia un'invenzione da parte di chi ha lavorato "contro" la Parrocchia, la Festa del paese e la sua comunità.
Ma infine, tenetevi forte perché il peggio arriva adesso, la ciliegina sulla torta di vomito "...scusate ma dobbiamo procedere al diniego all'utilizzo del parcheggio Nokia Siemes causa pericolo presenza amianto".
Ecco, non c'è nulla da ridere.
Cioè, prima per giustificare il diniego si cita una non meglio precisata "iniziativa comunale sovrapposta all'iniziativa" poi "il pericolo presenza amianto".
Non sanno nemmeno cos'è l'amianto, quali sono i pericoli reali e potenziali, non sanno nemmeno che l'amianto è presente in stabili comunali e per causare problemi devi respirarne le polveri.
La questione è disgustosa, perchè nessuno riuscirà mai a spiegare cos'è successo davvero.
Nessuno avrà il coraggio di dirlo, ma lo avete capito.
L'11 marzo - confrontandomi con alcuni "addetti ai lavori" organizzatori dello spettacolo pirotecnico - ho riscontrato che il protocollo di Manleva da sottoscrivere dai responsabili della parrocchia era già stato sottoposto (verificato) il piano di sicurezza era anche al protocollo comunale (verificato) improvvisamente eventi sovrapposti e amianto catapultano violentemente un diniego.
Una vergogna.
Manca un anno e i Cittadini dovranno farli sparire dalla scena politica, anche se cambieranno nome alla coalizione o casacca.
Andrea Maggio
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