Avevo pronto il post di oggi, ma le dichiarazioni del segretario PD impongono un cambio programma: pausa pranzo a lui dedicata.
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Perlomeno evitiamo le umiliazioni, soprattutto per chi non ha
colpe, EVITIAMO DI COLPIRE NEL MUCCHIO
La questione del verde è l’ultimo disastro e anche questa volta e
a nessuno degli assessori – delegato attraverso decreto sindacale - è venuto in
mente, che qualcosa non ha funzionato, che "forse abbiamo sbagliato anche
noi".
Di sicuro emerge una cosa: l’incapacità di una certa politica di assumersi le
responsabilità rispetto ai fallimenti, una Giunta infaticabile ad autocelebrare il nulla non riconosce
il momento di una PRESA D’ATTO.
Quando la Politica aveva ancora la “P” maiuscola, vi era un
momento in cui – come gesto di responsabilità e umiltà – con la PRESA D’ATTO si
provava a restituire l’immagine del nobile e disinteressato servizio offerto ai
Cittadini.
Accertati i continui e gravi disservizi, l’assessore incaricato
dal Sindaco – senza farselo nemmeno chiedere – rimetteva le deleghe al primo
Cittadino restando a disposizione.
Era una Politica diversa, esisteva la dignità e il pudore, oggi
sono tutti specializzati alla ricerca della scusa da pubblicare su Facebook – aiutati
dagli Uffici – e nessuno è più coinvolto dai fallimenti.
Quanto sta accadendo in questi giorni con la Gestione del contratto
di manutenzione del verde pubblico è davvero grave, lavori fatti male, capitolato non
rispettato, violati gli accordi scritti, aree verde devastate da trattori
entrati con la pioggia, una delle quali palesemente irregolare, due scandalose proroghe
determinate, la seconda palesemente irregolare.
In tutto questo terremoto, si inserisce a gamba tesa contro i dipendenti il simpatico Segretario del PD cassinese – Marco Gusti – autorevole esponente politico locale che milita nella compagine governativa locale dai tempi della prima giunta Mele, ossia 4 delle ultime 5 legislature.
L’intervento del Segretario suona
come disperato tentativo di assolvere il suo cocco-assessore pd Novelli, ma fa molto male a tutta la credibilità di
una classe politica molto scadente.
Con parole poco ricercate, più facili da trovare al Bar dello
Sport che in qualche sezione di partito, scarica tutte le responsabilità dello
scempio agli Uffici Comunali <<…sostengo che nel nostro Comune il
problema non i “politici” ma i “tecnici” che dimostrano giorno per giorno di
essere un disastro, una sciagura per la lentezza e poca disponibilità
dimostrata>>.
Siamo alle solite.
Quando le cose vanno bene “il
merito è del Sindaco e dei suoi assessori ”
Ma quando vanno male ovviamente
“colpa dei dipendenti comunali”.
Come dicevo inizialmente,
rispetto al passato, l’elemento che caratterizza la classe politico
amministrativa in questa seconda repubblica – e Cassina non è immune a questo
pessimo modo di procedere – è l’incapacità di assumersi le responsabilità
rispetto ai fallimenti.
C’è la “pilatesca” tendenza a dare la colpa a chi ha governato
prima oppure – se proprio non si riesce
ad accusare i predecessori di essere responsabili – non
resta che buttare fango sui dipendenti Comunali.
Peraltro il gioco “Daje al
Dipendente” è assai in voga in questi anni, generalizzato e non mirato all’amico
(assunto con incarico fiduciario) in forza di un sano populismo imperante in
questi anni.
Vale sempre la pena ricordare,
che – 4 anni fa – il PD ha vinto le elezioni e votato tutti i
provvedimenti Consiliari e di giunta: comprese le assunzioni ex art 110
(incarichi fiduciari) e smembramento uffici.
Oggi accusare in modo generico
i dipendenti di “lentezza e poca disponibilità” è ingiusto: o si fanno nomi e
cognomi dei dipendenti definiti “disastrosi” (così come ho fatto io)
oppure il mio amico Marco Gusti (segretario PD) eviti di scrivere pubblicamente
che <<…nel
nostro Comune il problema non i “politici” ma i “tecnici” che dimostrano giorno
per giorno di essere un disastro, una sciagura per la lentezza e poca
disponibilità dimostrata>>.
La Giunta – targata PD e
“pappataci rossi del Sindaco” – ha chiamato il “Mago di Pontedera” per guidare l’Ufficio Tecnico comunale con incarico fiduciario
(ripeto volutamente).
Lo hanno pescato in riva
all’Arno, assicurandogli 300.000 €, ma nessuno di questi assessori si è chiesto
se un tecnico con formazione “calibrata sull’edilizia privata e
urbanistica” sarebbe
stato in grado di gestire il comparto “lavori pubblici”.
Avevo annunciato il fallimento
già 2 anni fa, sarebbe bastato non tapparmi la bocca.
E il PD ne era perfettamente
consapevole, le assunzioni non si fanno per amicizia e/o fiducia (ex art 110 del TUEL) senza le dovute competenze.
Secondo Voi, qualcuno in
giunta ha capito che “non si può prorogare un contratto scaduto” ???
Il Mago di Pontedera lo ha
fatto e se è a questo che si riferisce il segretario del PD – tutti possono
cambiare idea, ci mancherebbe – corre l’obbligo precisare che l’ingaggio è ad
oggi un mistero, soprattutto per un ex assessore ai LL.PP. come me.
Dopo aver fatto scappare validi professionisti che hanno dato
lustro al Comune in passato e aver messo in difficoltà la macchina comunale,
non resta che ammettere gli errori e rescindere il contratto con il capoarea
(“architetto firma tutto”).
La Politica non può tirarsi
fuori, deve imparare a dire “abbiamo sbagliato, se avessimo ascoltato Andrea
avremmo evitato”.
Perché l’errore – caro segretario PD – è mosso dall’errato
principio di considerare i dipendenti come strumento utile di una scelta
politico-amministrativa chiara e mirata a devastare la macchina comunale prima,
riempirla di yesman arrivati da altre Amministrazioni poi.
Finisco il post con una
riflessione:
Per quasi 5 anni (da giugno del
2009 a settembre 2013) ho avuto l’onore di rivestire il ruolo di assessore,
nominato dall’ex Sindaco D’Amico a diverse deleghe.
La gestione è notoriamente
ricordata per il contenimento del dissenso attraverso le rapide risposte – con
i fatti – ha evitato proteste di massa di questi 4 anni.
I dipendenti degli Uffici che
sovrintendevo erano gli stessi da molti anni, nessuno assunto con incarico
“fiduciario” e tutti pronti a lavorare con spirito di servizio encomiabile.
Ho collaborato con l’Ufficio
Tecnico per tutto il mandato, trovando le giuste competenze a servizio della
attività assessorile e i risultati ottenuti – nella gestione dell’ordinario e
delle note e complesse vicende di quegli anni – sono merito di tutto
l’assessorato, dipendenti compresi.
E la banda che gravita intorno
a quello che oggi si chiama PD (ma ha cambiato diversi nomi) ha governato 19
degli ultimi 24 anni queste cose le conosce bene.
Andrea Maggio


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