Spero che siano stati sufficienti i consigli contenuti nella parte finale del post di ieri (http://andreamaggio.blogspot.com/2018/06/fatti-una-risata.html).
Un'altra cosa che mi sento di consigliare, proprio per consentire un più veloce adattamento al sistema politico, è di prendere positivamente la satira.
La satira prende di mira i "personaggi pubblici" come la critica colpisce chi riveste ruoli decisionali e di "potere" (metto fra virgolette perchè non venga frainteso).
Quand'ero assessore ho impiegato un pò a capire che - in un sistema così immediato e velocizzato dalla presenza dei Social Network - la critica non è solo inevitabile, ma addirittura una parte di questa sarebbe stata impossibile da disinnescare, qualunque fosse stato il mio impegno e il risultato conseguito.
Come diceva Totò: "aaappppprescindere"
La satira non offensiva - insieme alla critica - sono impliciti riconoscimenti e non unicamente negativi.
Proprio perchè destinata a personaggi pubblici locali.
Prima di Medei, anche Chiarella Mandelli, Novelli, Tacconi, Parma sono stati oggetti di vignette ironiche.
Quest'ultimo - insieme a me - in una rappresentazione grafica di "Tom & Jerry" (con i nostri volti) che fu pubblicata nel blog di Parma.
Mi fece molto ridere, dovrebbe farlo tutti.
Perchè la Satira aiuta, prima questa cosa entra in testa di chi ricopre incarichi politici, prima si risolvono i conflitti interni e malesseri personali di carattere politico: distruggersi il fegato è un attimo.
Ci si sente nervosi, si dorme poco e si finisce per parlare sempre delle stesse cose.
Fatta questa premessa/consiglio sincero a chi vive troppo male l'importante ruolo, arriviamo all'argomento di oggi.
Ci si sente nervosi, si dorme poco e si finisce per parlare sempre delle stesse cose.
Fatta questa premessa/consiglio sincero a chi vive troppo male l'importante ruolo, arriviamo all'argomento di oggi.
Come nel calcio, anche in politica, quando una squadra entra in crisi, inanellando una serie di sconfitte che la portano ineluttabilmente in zona retrocessione non è mai semplice trovare un solo responsabile.
Le squadre - se tali sono realmente - vincono e perdono insieme ed eventuali demeriti non possono essere attribuiti ad una sola persona.
In questi anni, quattro per l'esattezza, la narrativa del Blog ha simpaticamente rincorso - in coerenza ai fatti - l'immaginario collettivo locale, il quale ha sempre incarnato nell'assessore Chiarella il drammatico fallimento politico amministrativo dell'Amministrazione Mandelli.
Si è trattato senz'altro di una semplificazione, fatta ovviamente per buone ragioni, vi perchè Tommy (detto anche "Prezzemolino") è senz'altro un soggetto interessato da iperattivismo politico, sempre in movimento - arruffone e confusionario - e per la sua irrefrenabile voglia di apparire sul giornale, ha posto la propria firma su buona parte delle scelte politiche amministrative.
Vuoi perchè sia il vero padre nobile della pannocchiate cassinesi, vuoi perchè politicamente più costruito e strutturato, è di un livello superiore a tutti i colleghi, cominciando da quelli che votavano a favore delle sue delibere senza leggerle, per poi andare a lamentarsi sul giornale.
La differenza è chiara: in questa Maggioranza ci sono assessori pasticcioni, che come Tommy esercitano un ruolo nell'ambito delle loro limitate competenze, influenzando la politica locale (e aggiungo negativamente) con le loro proposte, poi ci sono tanti altri (evito di fare nomi perchè altrimenti fra 3 minuti li trovate sui social con le loro lacrime di plastica a chiedere i "mi piace" solidale, contro il cattivo Maggio) che senza uno straccio di idea, ha sempre alzato l'indispensabile manina, rendendo possibile l'approvazione di queste proposte.
Salvo poi andare sul giornale a lamentarsi che non avevano letto le delibere ("...perchè mi fidavo di lui").
Non so quale delle due fattispecie sia meglio (o meno peggio!!!) probabilmente l'una esiste solo se - e perchè - esiste l'altra.
Ora, evito di commentare il coraggio che possa avere un collega di giunta di Chiarella a votare i provvedimenti da questo proposti senza nemmeno darci attenta lettura.
Tutti i provvedimenti vanno letti, ma se il proponente si chiama Tommy (detto anche "la Volpe") vanno studiati.
Per questo attribuire la responsabilità di un fallimento ad una sola persona è stata sicuramente una forzatura, una semplificazione elementare facilitata dall'innegabile peggioramento della gestione delle deleghe a lui conferite.
Ma non è il solo responsabile e chi in Maggioranza si nasconde dietro le innegabili responsabilità di Tommy (detto anche "Lo Tsunami" per la sua nota capacità distruttiva) sa bene che fallimenti di tali proporzioni sono figlie della compresenza di più fattori (e attori).
Un quadro - così negativo da interessare politica, amministrazione e gestione - non può che essere dipinto da più mani.
Chi fa politica lo sa bene.
Chiudo nel fare un'ultima considerazione, destinata soprattutto ai "ricercatori di qualche vecchia magagna da utilizzare in campagna elettorale"
Invece impegnarsi nella messa a punto della macchina del fango, che torni utile nella prossima campagna elettorale (visto quante cose so, incredibile eh? le voci girano veloci, molto veloci) alcuni dei nostri assessori dovrebbero pensare a Cassina dè Pecchi e al bene dei suoi residenti.
A quanto pare, ancora oggi, dopo 4 anni, ci sono assessori e consiglieri di maggioranza che non leggono gli Atti.
Non vogliono proprio saperne di studiare.
Mannaggia
Ne parliamo a breve, d'altronde non posso scrivere post troppo lunghi, perchè sono il primo ad aver ironizzato sul "Chiarellismo prolisso e loquace" che stordiva e annoiava con lunghi interventi, ora devo assolutamente evitare di commettere lo stesso errore.
Saluti
Andrea Maggio
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