Il
POST di oggi - già pronto da ieri pomeriggio - lo avrei già potuto pubblicare, ma ho scelto di fare qualcosa che solitamente non faccio: attendere e spezzettarlo in 3.
Una dedica "in onore e ricordo" del defunto progetto politico "CASSINA DOMANI" (rappresentato in consiglio comunale di Maggioranza) anch'esso ormai diviso in 3 parti.
Ma andiamo in ordine.
E' importante scrivere di cosa sta accadendo in Comune e della situazione politica locale, anche da me che sono stato colui che - con qualche giorno di anticipo dalle pagine di questo Blog , con l'edizione precedente di "Liberamente" (http://andreamaggio.blogspot.com/2018/06/liberamente-n-inizia-la-fine.html) della quarta “CRISI DI MAGGIORANZA".
Una dedica "in onore e ricordo" del defunto progetto politico "CASSINA DOMANI" (rappresentato in consiglio comunale di Maggioranza) anch'esso ormai diviso in 3 parti.
Ma andiamo in ordine.
E' importante scrivere di cosa sta accadendo in Comune e della situazione politica locale, anche da me che sono stato colui che - con qualche giorno di anticipo dalle pagine di questo Blog , con l'edizione precedente di "Liberamente" (http://andreamaggio.blogspot.com/2018/06/liberamente-n-inizia-la-fine.html) della quarta “CRISI DI MAGGIORANZA".
Ma
non sarà il post definitivo di “analisi della quarta crisi” che in molti si aspettano da
me, perché l’impressione è che – dopo i numerosi eventi che si sono susseguiti
in queste ore – manchi ancora qualcosa e ho pensato fosse meglio attendere di esprimere un
giudizio complessivo e definitivo su questa brutta vicenda.
Il
clima è convulso, i veloci eventi hanno travolto CASSINA DOMANI lista di centrosinistra cassinese – attualmente al governo del paese, solo la
tradizionale lentezza decisionale che appartiene ai partiti politici (PD) può ritmarne
e controllarne l’escalation.
Ma oramai il percorso è segnato, la paura di cadere e tornare al voto di molti degli attori in campo, darà luogo ad alchimie politiche.
Ma ripeto, il percorso è segnato.
Ma oramai il percorso è segnato, la paura di cadere e tornare al voto di molti degli attori in campo, darà luogo ad alchimie politiche.
Ma ripeto, il percorso è segnato.
Lunedì
sera – alle 21.15 in occasione di una normalissima seduta di
Consiglio Comunale tenutasi come sempre in Aula Consiliare di Cassina dè Pecchi – si è svolto
il tradizionale rito civile celebrato ad ogni scomparsa di una lista di
maggioranza.
Tale rito civile –
una sorta di funerale come presa d’atto del noto fallimento politico con la conseguente scomparsa di
“Cassina Domani” - si è tenuto alla presenza di un
discreto numero di “addetti ai lavori” (politici, politicanti o aspiranti tali)
accorsi per assistere al passaggio formale.
Gli usi e le tradizioni cassinesi relative a
tale evento politico (ossia al funerale politico della lista governativa) variano
seconda del periodo storico, della fede politica degli aderenti al progetto
defunto, dal numero delle anime che lo compongono (in questo caso sono/erano 3:
PD, Coord della Sinistra e Comitato Civico) e soprattutto della consapevolezza dei
vertici politici del gruppo e della loro appartenenza partitica.
Cassina dè Pecchi è
un Comune che vive una crisi politica da almeno 15 anni, io ho già assistito (1 volta vissuto da interno) questo
momento già 3 volte.
Infatti, le ultime
tre Amministrazioni comunali hanno sofferto molto sin dai primi giorni dal loro
insediamento, tutte hanno vissuto il grave deficit qualitativo della politica nostrana (di cui ho già parlato molto) alcune vittime di una feroce conflittualità interna molta, ma sono tre esperienze molto diverse fra loro.
Ma non è questo il
tema del giorno e posticipo volutamente la complessa e per molti noiosa disamina storico-politica sulle crisi politiche vissute a Cassina d/P (simmetriche/asimmetriche
con spaccature politiche verticali/orizzontali)
Se parlo di “soggetto politico defunto” è perché
la lista di centrosinistra CASSINA DOMANI – che vinse le elezioni a maggio 2014
- è proprio perché dal latino funus si associa l'azione
del calare il “corpo” nella sepoltura con delle funi”, un momento di scomparsa
visiva celebrata al cospetto di rappresentanti politici di riferimento –
talvolta - con rispettive famiglie e cerchia delle amicizie, conoscenti, colleghi, etc.
La serata è stata molto deludente per chi si aspettava furo&fiamme ad accompagnare contenuti interessanti.
A dire il vero, il comunicato letto dall'ex assessore Medei ha tentato di portare elementi di vitalità, accusando il Sindaco di utilizzare metodi "antidemocratici" e soprattutto "...ritirando fiducia nei confronti del Sindaco Mandelli".
Domani - nella seconda puntata del post - proverò a commentare questo comunicato.
A dire il vero, il comunicato letto dall'ex assessore Medei ha tentato di portare elementi di vitalità, accusando il Sindaco di utilizzare metodi "antidemocratici" e soprattutto "...ritirando fiducia nei confronti del Sindaco Mandelli".
Domani - nella seconda puntata del post - proverò a commentare questo comunicato.
Il Sindaco non ha reagito, occhi lucidi davanti al cadavere politico di Cassina Domani, è rimasto in silenzio.
Non ho mai avuto parole gentili per il suo mandato, ci mancherebbe, ma vederlo in quelle condizioni e la gentilezza che ha avuto nel rispondere ad una mia domanda, mi ha fatto credere "d'esser davanti ad un sosia".
E' proprio vero, che davanti alla fine - in questo caso politica - tutti diventano tutti più "buoni" e malinconici.
Anche i Comunisti.
Non ho mai avuto parole gentili per il suo mandato, ci mancherebbe, ma vederlo in quelle condizioni e la gentilezza che ha avuto nel rispondere ad una mia domanda, mi ha fatto credere "d'esser davanti ad un sosia".
E' proprio vero, che davanti alla fine - in questo caso politica - tutti diventano tutti più "buoni" e malinconici.
Anche i Comunisti.
La cerimonia si è svolta senza brio, un ambiente gelido nonostante
il clima dentro gli animi fosse rovente per un fuoco politico alimentato da rancore e astio.
Un funerale politico insolito, più che altro caratterizzato dall'impressionante e squallida esigenza di tutti di "andare avanti da separati in casa" aspettando di formalizzare il divorzio a fine legislatura.
Ho assistito in silenzioso rispetto alla celebrazione, impressionato dalla volto triste e remissivo del Sindaco, la prima volta in questi 4 anni con gli occhi tristi, che guardavano oltre, rassegnati.
Ho assistito in silenzioso rispetto alla celebrazione, impressionato dalla volto triste e remissivo del Sindaco, la prima volta in questi 4 anni con gli occhi tristi, che guardavano oltre, rassegnati.
IL
CAPO E’ CHINO
e non per quella sua testa bassa, ma perché per la prima volta dopo più di 4 anni, un leader incontrastato – e incontrastabile dall’interno della coalizione da persone che hanno tremato come foglioline al solo sguardo – è piegato ad un destino politico, fino ad oggi narrato dal cattivone scrivente.
La tristezza del
Sindaco che vede la collocazione di una pietra tombale - non davanti alla sua seconda candidatura, che avevo già considerato e scritto che ritenevo improbabile - ma a quella alleanza fra Coordinamento della Sinistra e PD che offrirebbe speranze di tornare in Consiglio ad alcuni suoi uomini (cominciando da Chiarella).
La preoccupazione nervosa del suo Vice Marcello Novelli, che a tutti i costi vuole attestarsi il maggior difensore "del buon lavoro fatto fin qui" e accusare di tutto ciò che succede - anche recentemente - le passate Amministrazioni.
Non è riuscito a sistemare lo scempio della segnaletica doppia, ma la colpa è della macumba di Maggio.
La preoccupazione nervosa del suo Vice Marcello Novelli, che a tutti i costi vuole attestarsi il maggior difensore "del buon lavoro fatto fin qui" e accusare di tutto ciò che succede - anche recentemente - le passate Amministrazioni.
Non è riuscito a sistemare lo scempio della segnaletica doppia, ma la colpa è della macumba di Maggio.
La sensazione provata lunedì è strana, perché fa impressione vedere il Titanic affondare e i passeggeri si dividono naturalmente fra chi vive il momento con la maturità politica, consapevole
del fallimento (il Coordinamento della Sinistra) e altri si
muovono disperati e veloci alla ricerca del salvagente politico per scampare al naufragio sicuro
(Comitato Civico e PD).
Ne parleremo, ne parleremo, perchè in vista delle nuove elezioni - che saranno a maggio 2019 - stanno provando di tutto.
Ne parleremo, ne parleremo, perchè in vista delle nuove elezioni - che saranno a maggio 2019 - stanno provando di tutto.
Io vorrei chiedere ai Cittadini
di non distrarsi, è importante, serve controllare perché ormai inizierà il momento
delle furbate politiche, che li aiuti a tornare in sella.
Eludere il dissenso e sopravvivere ai disastri è il mestiere dei politicanti.
Eludere il dissenso e sopravvivere ai disastri è il mestiere dei politicanti.
Domani continuiamo, i post non saranno 3 ma 4 perchè ho cominciato a soffrire di Chiarellite e non riesco a contenere i polpastrelli.
Andrea Maggio
Andrea Maggio
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