mercoledì 27 giugno 2018

LIBERAMENTE n 18 - IL CAPO E’ CHINO (1)


Il POST di oggi - già pronto da ieri pomeriggio - lo avrei già potuto pubblicare, ma ho scelto di fare qualcosa che solitamente non faccio: attendere e spezzettarlo in 3.

Una dedica "in onore e ricordo" del defunto progetto politico "CASSINA DOMANI" (rappresentato in consiglio comunale di Maggioranza) anch'esso ormai diviso in 3 parti.

Ma andiamo in ordine.

E' importante scrivere di cosa sta accadendo in Comune e della situazione politica locale, anche da me che sono stato colui che - con qualche giorno di anticipo dalle pagine di questo Blog , con l'edizione precedente di "Liberamente" (http://andreamaggio.blogspot.com/2018/06/liberamente-n-inizia-la-fine.html) della quarta “CRISI DI MAGGIORANZA".


Ma non sarà il post definitivo di “analisi della quarta crisi” che in molti si aspettano da me, perché l’impressione è che – dopo i numerosi eventi che si sono susseguiti in queste oremanchi ancora qualcosa e ho pensato fosse meglio attendere di esprimere un giudizio complessivo e definitivo su questa brutta vicenda.

Il clima è convulso, i veloci eventi hanno travolto  CASSINA DOMANI lista di centrosinistra cassinese – attualmente al governo del paese, solo la tradizionale lentezza decisionale che appartiene ai partiti politici (PD) può ritmarne e controllarne l’escalation.

Ma oramai il percorso è segnato, la paura di cadere e tornare al voto di molti degli attori in campo, darà luogo ad alchimie politiche. 

Ma ripeto, il percorso è segnato.

Lunedì sera – alle 21.15 in occasione di una normalissima seduta di Consiglio Comunale tenutasi come sempre in Aula Consiliare di Cassina dè Pecchi  si è svolto il tradizionale rito civile celebrato ad ogni scomparsa di una lista di maggioranza.

Tale rito civile – una sorta di funerale come presa d’atto del noto fallimento politico con la conseguente scomparsa di “Cassina Domani” - si è tenuto alla presenza  di un discreto numero di “addetti ai lavori” (politici, politicanti o aspiranti tali) accorsi per assistere al passaggio formale.

Gli usi e le tradizioni cassinesi relative a tale evento politico (ossia al funerale politico della lista governativa) variano seconda del periodo storico, della fede politica degli aderenti al progetto defunto, dal numero delle anime che lo compongono (in questo caso sono/erano 3: PD, Coord della Sinistra e Comitato Civico) e soprattutto della consapevolezza dei vertici politici del gruppo e della loro appartenenza partitica.

Cassina dè Pecchi è un Comune che vive una crisi politica da almeno 15 anni, io ho già assistito (1 volta vissuto da interno) questo momento già 3 volte.  


Infatti, le ultime tre Amministrazioni comunali hanno sofferto molto sin dai primi giorni dal loro insediamento, tutte hanno vissuto il grave deficit qualitativo della politica nostrana (di cui ho già parlato molto) alcune vittime di una feroce conflittualità interna molta, ma sono tre esperienze molto diverse fra loro.

Ma non è questo il tema del giorno e posticipo volutamente la complessa e per molti noiosa disamina storico-politica sulle crisi politiche vissute a Cassina d/P (simmetriche/asimmetriche con spaccature politiche verticali/orizzontali)

Se parlo di “soggetto politico defunto” è perché la lista di centrosinistra CASSINA DOMANI – che vinse le elezioni a maggio 2014 - è proprio perché dal latino funus  si associa l'azione del calare il “corpo” nella sepoltura con delle funi”, un momento di scomparsa visiva celebrata al cospetto di rappresentanti politici di riferimento – talvolta - con rispettive famiglie e cerchia delle amicizie, conoscenti, colleghi, etc.

La serata è stata molto deludente per chi si aspettava furo&fiamme ad accompagnare contenuti interessanti. 

A dire il vero, il comunicato letto dall'ex assessore Medei ha tentato di portare elementi  di vitalità, accusando il Sindaco di utilizzare metodi "antidemocratici" e soprattutto "...ritirando fiducia nei confronti del Sindaco Mandelli".

Domani - nella seconda puntata del post - proverò a commentare questo comunicato.

Il Sindaco non ha reagito, occhi lucidi davanti al cadavere politico di Cassina Domani, è rimasto in silenzio.

Non ho mai avuto parole gentili per il suo mandato, ci mancherebbe, ma vederlo in quelle condizioni e la gentilezza che ha avuto nel rispondere ad una mia domanda, mi ha fatto credere "d'esser davanti ad un sosia".

E' proprio vero, che davanti alla fine - in questo caso politica - tutti diventano tutti più "buoni" e malinconici.

Anche i Comunisti.  

La cerimonia si è svolta senza brio, un ambiente gelido nonostante il clima dentro gli animi fosse rovente per un fuoco politico alimentato da rancore e astio.

Un funerale politico insolito, più che altro caratterizzato dall'impressionante e squallida esigenza di tutti di "andare avanti da separati in casa" aspettando di formalizzare il divorzio a fine legislatura.

Ho assistito in silenzioso rispetto alla celebrazione, impressionato dalla volto triste e remissivo del Sindaco, la prima volta in questi 4 anni con gli occhi tristi, che guardavano oltre, rassegnati.

IL CAPO E’ CHINO 

e non per quella sua testa bassa, ma perché per la prima volta dopo più di 4 anni, un leader incontrastato – e incontrastabile dall’interno della coalizione  da persone che hanno tremato come foglioline al solo sguardo – è piegato ad un destino politico, fino ad oggi narrato dal cattivone scrivente.

La tristezza del Sindaco che vede la collocazione di una pietra tombale - non davanti alla sua seconda candidatura, che avevo già considerato e scritto che ritenevo improbabile  - ma a quella alleanza fra Coordinamento della Sinistra e PD che offrirebbe speranze di tornare in Consiglio ad alcuni suoi uomini (cominciando da Chiarella).

La preoccupazione nervosa del suo Vice Marcello Novelli, che a tutti i costi vuole attestarsi il maggior difensore "del buon lavoro fatto fin qui" e accusare di tutto ciò che succede - anche recentemente - le passate Amministrazioni.

Non è riuscito a sistemare lo scempio della segnaletica doppia, ma la colpa è della macumba di Maggio.

La sensazione provata lunedì è strana, perché fa impressione vedere il Titanic affondare e i passeggeri si dividono naturalmente fra chi vive il momento con la maturità politica, consapevole del fallimento (il Coordinamento della Sinistra) e altri si muovono disperati e veloci alla ricerca del salvagente politico per scampare al naufragio sicuro (Comitato Civico e PD).

Ne parleremo, ne parleremo, perchè in vista delle nuove elezioni - che saranno a maggio 2019 - stanno provando di tutto. 

Io vorrei chiedere ai Cittadini di non distrarsi, è importante, serve controllare perché ormai inizierà il momento delle furbate politiche, che li aiuti a tornare in sella.

Eludere il dissenso e sopravvivere ai disastri è il mestiere dei politicanti.

Domani continuiamo, i post non saranno 3 ma 4 perchè ho cominciato a soffrire di Chiarellite e non riesco a contenere i polpastrelli.

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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