Vi dirò un segreto, ma non ditelo a nessuno.
Per me, scrivere alle email comunali è addirittura meno gratificante, che parlare allo specchio da solo.
Scrivo "addirittura" perchè - a dire il vero - neanche allo specchio provo grandi soddisfazioni, ma perlomeno ho davanti uno sguardo conosciuto (direi familiare) che finge di ascoltarmi.
Non comprendo il coraggio, spinto oltre la legalità, di chi si ostina a non rispondere alle richieste inoltrate al protocollo comunale.
E' improbabile che si possa diventare capo di un servizio comunale, ignorando il grave reato di omissione in atti di ufficio.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE non è un gioco, la questione è seria e chi avrà la forza di continuare la lettura di un post - solo apparentemente - noioso, si renderà conto, degli aspetti preoccupanti di ciò che scrivo.
La violazione - reiterata - dei doveri d'ufficio ex art. 328 del c.p. che appunto prevede l'omissione in atti di ufficio per il pubblico ufficiale che entro 30 giorni dalla richiesta, o in un tempo più lungo come sopra citato, non compia l'atto e non risponda motivando le ragioni del ritardo.
L'obbligo per le P.A. di concludere i procedimenti amministrativi, quindi anche la richiesta di accesso agli atti, entro il termine generale di 30 gg non l'ho inventato io, ma l'art. 2 c. II L. 241/90)
La voglia di denunciare il reato (cosa che fino ad oggi non ho mai fatto) alle autorità competenti, cresce ogni minuto e in modo direttamente proporzionale al dubbio che dietro vi sia un indirizzo politico.
E' improbabile che si possa diventare capo di un servizio comunale, ignorando il grave reato di omissione in atti di ufficio.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE non è un gioco, la questione è seria e chi avrà la forza di continuare la lettura di un post - solo apparentemente - noioso, si renderà conto, degli aspetti preoccupanti di ciò che scrivo.
La violazione - reiterata - dei doveri d'ufficio ex art. 328 del c.p. che appunto prevede l'omissione in atti di ufficio per il pubblico ufficiale che entro 30 giorni dalla richiesta, o in un tempo più lungo come sopra citato, non compia l'atto e non risponda motivando le ragioni del ritardo.
L'obbligo per le P.A. di concludere i procedimenti amministrativi, quindi anche la richiesta di accesso agli atti, entro il termine generale di 30 gg non l'ho inventato io, ma l'art. 2 c. II L. 241/90)
La voglia di denunciare il reato (cosa che fino ad oggi non ho mai fatto) alle autorità competenti, cresce ogni minuto e in modo direttamente proporzionale al dubbio che dietro vi sia un indirizzo politico.
Anche lo STATUTO DEL
COMUNE DI CASSINA DE’ PECCHI (MI) adottato dal Consiglio Comunale
nelle sedute del 19/05/2000
e del luglio del 2000 (delibere n. 34 e 57) indica fra i poteri del Consigliere Comunale
(art. 31) quello di "...ottenere dagli
uffici del Comune e dalle aziende ed enti da esso dipendenti tutte le notizie
ed informazioni utili all'espletamento del mandato".
Mi sento di poter affermare senza presunzioni di sorta, che il Diritto ad accedere alle informazioni sia giuridicamente garantito e questo nonostante la "Mandellocrazia" lo abbia costantemente calpestato nonostante recenti normative abbiano reso più forte diritto di accesso agli atti pubblici ed è volto a garantire una conoscenza molto ampia dei dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni, favorendo la funzione di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
Ma 6 dei 7 capiarea della burocrazia del Comune di Cassina dè Pecchi – soggetti a cui compete la risposta a cui protocollo nell’esercizio del mio ruolo – sono stati nominati nel corso dell’attuale legislatura, a Mandellocrazia in corso, alcuni addirittura attraverso incarico fiduciario (ex art 110 del Testo Unico Enti Locali).
Mi sento di poter affermare senza presunzioni di sorta, che il Diritto ad accedere alle informazioni sia giuridicamente garantito e questo nonostante la "Mandellocrazia" lo abbia costantemente calpestato nonostante recenti normative abbiano reso più forte diritto di accesso agli atti pubblici ed è volto a garantire una conoscenza molto ampia dei dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni, favorendo la funzione di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
Ma 6 dei 7 capiarea della burocrazia del Comune di Cassina dè Pecchi – soggetti a cui compete la risposta a cui protocollo nell’esercizio del mio ruolo – sono stati nominati nel corso dell’attuale legislatura, a Mandellocrazia in corso, alcuni addirittura attraverso incarico fiduciario (ex art 110 del Testo Unico Enti Locali).
Non posso escludere una tacita, ma fattiva riconoscenza dei nominati nei confronti di chi li ha nominati, ma intralciare la trasparenza - mettendosi di
traverso ad un diritto - è un reato.
Anche se involontariamente commesso.
Anche se involontariamente commesso.
Esistono un gran numero di
accesso agli Atti, a cui – ad oggi - nessuno si è degnato di rispondere, molte sono le risposte che
arrivano fuori termine, e solo
successivamente ai ripetuti solleciti.
Per onestà – e completezza
di informazioni – ogni risposta tardiva che ricevo è accompagnata da qualche
parola di scuse del capoarea di turno.
Fino ad oggi – per scelta – non ho mai denunciato gli accaduti al TAR perché basta poco a macchiare il curriculum di una figura apicale.
E non è una cosa che vorrei fare, visto che molti di loro – come cambia il vento (spero fra 1 anno) – dovranno fare le valigie e cercare di prestare le proprie competenze dove il vento li ha portati.
Ma nel pubblico impiego le macchie scomode complicano il percorso professionale.
Pensate solamente, cosa sarebbe successo se avessi denunciato le proroghe irregolari (due consecutive!) del servizio manutenzione verde pubblico e conseguente affidamento lavori senza la regolare procedura.
Non serve un giurista per capire che le proroghe non posso essere effettuate a contratto scaduto da 4 mesi.
Ad ogni modo, accetto le scuse della documentazione consegnata tardivamente, quando sincere le ho sempre accettate da tutti, sbagliare è umano.
Ma esiste un momento in cui tutti dobbiamo farci carico delle responsabilità, almeno quando le negligenze diventano recidive e addirittura sistematiche.
L'inerzia favorisce un sistema poco trasparente e - inevitabilmente - è proprio quella nomina (fiduciaria o no, non importa in questo caso) a pesare come un macigno sulla credibilità del sistema pubblico.
Fino ad oggi – per scelta – non ho mai denunciato gli accaduti al TAR perché basta poco a macchiare il curriculum di una figura apicale.
E non è una cosa che vorrei fare, visto che molti di loro – come cambia il vento (spero fra 1 anno) – dovranno fare le valigie e cercare di prestare le proprie competenze dove il vento li ha portati.
Ma nel pubblico impiego le macchie scomode complicano il percorso professionale.
Pensate solamente, cosa sarebbe successo se avessi denunciato le proroghe irregolari (due consecutive!) del servizio manutenzione verde pubblico e conseguente affidamento lavori senza la regolare procedura.
Non serve un giurista per capire che le proroghe non posso essere effettuate a contratto scaduto da 4 mesi.
Ad ogni modo, accetto le scuse della documentazione consegnata tardivamente, quando sincere le ho sempre accettate da tutti, sbagliare è umano.
Ma esiste un momento in cui tutti dobbiamo farci carico delle responsabilità, almeno quando le negligenze diventano recidive e addirittura sistematiche.
L'inerzia favorisce un sistema poco trasparente e - inevitabilmente - è proprio quella nomina (fiduciaria o no, non importa in questo caso) a pesare come un macigno sulla credibilità del sistema pubblico.
Il complesso
sistema di potere ammantato di inefficienze e sorretto da nomine e incarichi fiduciari - sono avvenute nel più sistematico modo, ossia abrogando gli artt. 9 e 10 del vigente Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi poi attraverso la Delibera di Giunta n. 128/2015.
Potrei parlare ore della questione, ma chiudo dicendo qualcosa che servirà a rendere l'idea di cosa voglia dire reato nella P.A.
Ieri, dopo l'ennesimo sollecito, ho ricevuto una (parziale) risposta all'importante accesso agli atti, protocollato il16/11/2016 (non è un errore di battitura, lo scrivo a lettere "sedici novembre duemilasedici).
Potrei parlare ore della questione, ma chiudo dicendo qualcosa che servirà a rendere l'idea di cosa voglia dire reato nella P.A.
Ieri, dopo l'ennesimo sollecito, ho ricevuto una (parziale) risposta all'importante accesso agli atti, protocollato il
Si, 2016 e quindi il limite dei 30 giorni è stato abbondantemente superato.
Secondo Voi, uno solo di quelle mummie politiche che dicono sempre si al Sindaco, hanno capito?
Secondo Voi, uno solo di quelle mummie politiche che dicono sempre si al Sindaco, hanno capito?
Ho sollecitato la documentazione richiesta il 16/11/2016, il
a - 28/11/16 ;
b - 01/12/2016 ;
c-06/12/2016 (mettendo in copia
anche il ViceSindaco Novelli, assessore al Protocollo
d - il 20/03/2017
e - 14/04/2017
I documenti sono importanti e delicati, riguardano un noto appalto pubblico, ho percepito il fastidio rispetto alle mie richieste e mi pongo delle domande:
1) cosa devo fare per avere i documenti che chiedo?
1) cosa devo fare per avere i documenti che chiedo?
2) devo denunciare i dipendenti comunali ?
3) chi mi assicura, che alla base di questa negligenza e omissione, non ci sia un indirizzo politico?
3) chi mi assicura, che alla base di questa negligenza e omissione, non ci sia un indirizzo politico?
4) perché non mi vogliono
mettere nelle condizioni di esercitare l’importante funzione di controllo?
5) Perché la mia attenzione e impegno sono
percepiti negativamente da chi comanda?
Io continuo il mio impegno - nonostante le difficoltà ad accedere alla documentazione - dopo 11 anni, il mio blog è diventato quello che sognavo.
Uno strumento seguito, in grado (grazie ai Cittadini!) di raccontare la realtà in diretta.
Questo non fa dormire questi improvvisati in giunta, che speravano di governare un Comune di 13600 abitanti solo con le feste e bugie e per acchiappare lo stipendio senza fare nulla.
Andrea Maggio
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