Come alcuni di voi ricorderanno, la Commissione Mensa era stata ufficialmente costituita con deliberazione di Giunta Comunale 20/01/2016 n. 10.
Procedura prevista ai sensi del Regolamento approvato in Consiglio Comunale con deliberazione 30/07/2015 n. 50.
I Commissari - nella prima seduta utile - hanno provveduto a nominare:
- Presidente
- Vice-Presidente
- Segretario della Commissione.
La commissione - fondamentale organo di controllo rispetto all'attività dell'operatore che fornisce pasti ai nostri bambini - ha terminato il mandato a dicembre 2018.
Ad oggi non esistono designati, anzi - a dire il vero - nonostante abbia effettuato importanti controlli, la Commissione decaduta ha lavorato con difficoltà: non sempre era raggiunto il numero legale, indi per cui la formale validità della seduta.
Eppure, l'importanza della Commissione Mensa e del ruolo di garanzia di noi contribuenti (genitori dei bambini/ragazzi) è evidente.
In commissione, oltre ai membri designati, sono presenti referenti comunali e, su invito, rappresentanti dell’azienda di ristorazione cui è affidato il servizio.
Ad esempio, se invece della "pasta al ragù" viene servita la "pasta al sugo", questo rappresenta un valido motivo per applicare penali all'operatore.
In Commissione deve sedere chi ha voglia e desiderio di migliorare un servizio comunale, segnalare inadempienze dell'appaltatore, proporre sanzioni che gli Uffici comunali devono applicare al privato.
Non servono "facilitatori" che aggiustano i rapporti.
Perchè il privato fa il suo interesse, non sempre coincide con le aspettative e le mancate ottemperanze non "si aggiustano col ghe pensi mi".
Tutti i membri della commissione frequentano un corso organizzato dalla ATS, (Agenzia di Tutela della Salute), finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento del proprio compito.
Durante l’anno scolastico possono essere sostituiti alcuni componenti dimissionari, previa comunicazione.
La Commissione svolge una funzione consultiva per il miglioramento del servizio, agisce in stretto contatto con gli utenti del servizio, con l’Istituto Comprensivo e con il Comune di Cassina de’ Pecchi.
La pasta al sugo - che costa al privato molto meno della pasta al ragù - è un'inadempienza che comporta una penale, altro che "ghe pensi mi, perchè ci parlo io e sistemo io" che qualche commissario poteva ipotizzare.
Ora, la Giunta intervenga in fretta, rinnovi la Commissione e rendere operativo un organismo di controllo.
In fretta.
Chissà perchè questa sofferenza rispetto ai controlli
Andrea Maggio
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