mercoledì 20 febbraio 2019

@MAGGIOrMENTE N. 8 : SULLA LEGGE ANTI-CORRUZIONE

Il prossimo post sarà dedicato all'ennesima figuraccia del Sindaco. La questione area Nokia Siemens lo ha "ringalluzzito" ma il paese ha cominciato a fare il conto alla rovescia: meno di 100  giorni al voto.

Massimo Nokiandelli che fa gli auguri di Natale al paese il 20 di febbraio è da applausi. #DriinDriiin svegliati.


Questa sera, sono in vena di scrivere un @MAGGIOrMENTE, post relativo all'unica sezione del Blog che si discosta dai temi incentrati unicamente sulla politica cassinese.

La legge anticorruzione (la n. 3 del 201) chiarisce che ogni donazione che supera i 500 euro annui deve essere trasparente e, quindi, il nome del soggetto che effettua la donazione deve essere pubblicato on line. 

Chiamiamola stretta - doverosa - sulle donazioni ai partiti e movimenti politici. 

Ma non basta e l'aspetto più preoccupante è l'esclusione di tutte quelle attività «a contenuto non commerciale, professionale, o di lavoro autonomo di sostegno volontario all’organizzazione e alle iniziative del partito o del movimento politico». 

Allora, facciamo un esempio. 

Se per ipotesi, un bel giorno decidessi di avviare - per qualsiasi motivo o per nobili ragioni - una raccolta fondi a vantaggio dell'Istituto comprensivo (e quindi ricevere denaro contanti dai genitori degli alunni) e decidessi di effettuare il versamento di questo denaro all'Istituto Scolastico, dal mio conto personale, si concretizzerebbe l'opportunità di fare una "schifezza" ossia scaricarsi dalle tasse il 20% del versato.

Io non ho mai raccolto fondi e per natura evito di fare schifezze, pertanto l'esempio è del tutto casuale, ma è chiaro che scritta in questo modo, la legge presenta una falla.

In giro per l'Italia ci saranno pure soggetti, che hanno avviato campagne per raccogliere fondi utili a migliorare la scuola del loro paese, perlopiù in modo genuino, facendoli transitare dal proprio conto personale prima di fare il versamento nel conto corrente dell'Istituto scolastico. 

Quindi, per capirci, mentre i nomi dei donatori che versano più di 500 euro complessivi l’anno a favore dei partiti politici dovranno essere pubblicati devono esser - giustamente - resi noti sui rendiconti e sul sito online della forza politica (addirittura inseriti in uno specifico registro) se vendo libri, torte, braccialetti, foto, qualsiasi cosa ai genitori (per ricavare fondi per ragioni nobili come la manutenzione o progetti scolastici o finanziare l'acquisto di banchi e sedie) ecco che è possibile versarsi i soldi in un conto personale e scaricarsi il 19% per avvenuta "donazione".

Una buona idea, con una pessima falla da emendare

Per le donazioni a favore di scuole di ogni ordine e grado e di università è possibile fruire di una detrazione (il 19 dell’importo messo a disposizione di istituti e atenei) e le somme erogate - il pagamento deve essere stato fatto con versamento postale o bancario o con carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari - sono vincolate a tre tipi di impiego:

a) l’ innovazione tecnologica

b) edilizia scolastica e universitaria 

c) ampliamento dell’offerta formativa.

Questa detrazione  per il contribuente non è cumulabile con lo school bonus, ossia con la possibilità di donare fino a 100.000 euro a scuole pubbliche, private e paritarie, in cambio di un robusto credito d’imposta.

Lo school bus è andato in pensione il primo gennaio 2019, rottamato dopo  una breve vita attiva e un’adesione ridotta, ma chi  ha fatto donazioni con questa formula nel corso del 2018 (e nel 2016 e 2017) non perderà l’agevolazione con credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni liberali fatte negli anni 2016/17 e del 50% per quelle effettuate nel 2018.

 L’importo massimo ammesso all’agevolazione fiscale è pari a 100mila euro per ciascun periodo d’imposta e il credito è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Una possibilità anche per le persone o gli enti che non esercitano un’attività commerciale che potranno fruire del credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.

A mio avviso sono falle di legge sulle quali intervenire, una follia, visto che - peraltro - la legge "anticorruzione" esenta da quest'obbligo tutte le liste e i candidati a sindaco dei comuni inferiori ai 15 mila abitanti.

Cassina è a quota 13650 circa, quindi anche la politica cassinese sarà esentata dall'obbligo. 

Non mi sembra affatto una buona decisione e - forse - vi racconterò il perchè fra qualche mese, quando sarà interessante capire alcune dinamiche.

Solo le Fondazioni, associazioni e comitati, che rispondono a determinati requisiti che attestano il legame con forze politiche, sono state equiparate dalla legge (rispetto a vincoli di trasparenza) ai partiti politici stessi. 

Tutto l'apparato residuo no. 

Ci torneremo su.


Andrea Maggio 


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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