La libertà di scelta educativa è un concetto che troppo spesso viene strumentalizzato, spesso frainteso, ma sogno una società ove esista un pluralismo educativo composto.
Per capirci, sia dalle scuole pubbliche statali sia scuole pubbliche paritarie sono pubbliche di diritto e di fatto (legge 62/2000”)
Per capirci, sia dalle scuole pubbliche statali sia scuole pubbliche paritarie sono pubbliche di diritto e di fatto (legge 62/2000”)
Se le scuole paritarie periscono viene meno la libertà di scelta educativa dei genitori e si impoverisce l'offerta formativa, MA NON è SOLO QUESTO.
PERLOMENO A CASSINA, LA SOPRAVVIVENZA DI QUESTA MATERNA E' INDISPENSABILE
Infatti, a Cassina abbiamo la fondamentale
presenza della Materna Parrocchiale “don Verderio”, senza la quale il Comune
non riuscirebbe a garantire la copertura del servizio per molte famiglie, che
avrebbero il problema di dover cercare una scuola materna fuori dal territorio
comunale.
Dal giorno in cui mi avvicinai alla
Pubblica Amministrazione, mi resi subito conto di quando indispensabile fosse il
servizio offerto dalla scuola materna “don Verderio” e bisognasse sostenerla.
Non solo perché accoglie numerosi
bambini, che nelle 2 materne pubbliche non troverebbero spazio.
Peraltro, penso che l’esistenza della
sola scuola pubblica statale comporterebbe un monopolio educativo, che come tutti i monopoli, ho sempre criticato perché limitativi e lontani dalla cultura pluralista.
Abbiamo il dovere di evitare il rischio
chiusura della scuola materna parrocchiale, perché la chiusura di 380 scuole paritarie all’anno
costituisce un vero allarme sociale.
Di questo passo, nel giro di sei anni ci
saranno solo scuole statali e le poche paritarie sopravvissute avranno costi insostenibili
e quindi rette esagerate.
Ricordo perfettamente 5 anni fa, la campagna contro ogni aiuto pubblico
alle scuole private, avviata da qualcuno, che una volta diventato assessore dovette
ricredersi e convenire sulla indispensabilità del servizio offerto dalla
paritaria.
Parlavano di elargizioni
generose e sproporzionate, ma una volta eletti con l’Amministrazione Mandelli
dovettero confrontarsi con una realtà diversa da quella raccontata in campagna
elettorale.
Nessuna elargizione, piuttosto è la
materna “don Verderio” a generare enormi risparmi per le casse pubbliche.
O qualcuno pensa che sia meglio, costruire
una materna nuova, pagando personale, riscaldamento, manutenzione struttura,
gestione calore, illuminazione, bollette varie?
Uniti per Cassina ha inserito la realizzazione
di una nuova scuola materna pubblica (nei primi 100 giorni faremo il progetto e
la convenzione con il proprietario dell’area ove abbiamo previsto la
realizzazione) ma andrebbe in sostituzione di una delle 2 scuole materne esistenti,
non si aggiungerebbe a queste.
Nella pratica, ritengo che non ci possa
essere libertà di scelta educativa senza garantire libertà economica per il suo
esercizio.
Questo per dire, che un Comune - nel
proprio piccolo – può contribuire, affinché la scuola materna resti aperta e
vinca la battaglia del tempo, continuando ad includere bambini per una scelta
educativa diversa o anche solo privi di sistemazione all'interno delle scuole
materne comunali
Andrea Maggio
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