Per diverse motivazioni abbiamo vissuto una campagna elettorale “flash”,
partita tardi e durata poco.
Inoltre è stata scialba, noiosa, poco ricca di contenuti e proposte.
Buona parte dei programmi si sono limitati agli intenti di massima: renderemo
Cassina più pulita, faremo di Cassina un paese più illuminato, ci adopereremo a
favore degli anziani ecc…
Il programma di UNITI PER CASSINA è stato giudicato molto bello – ha sviscerato
annosi problemi in un testo più lungo del format leggero proposto dalle altre
liste, ha provato ad offrire alcune “risposte” a temi di grande interesse.
Ad ogni modo, in attesa di conoscere come saranno declinate le buone
intenzioni programmatiche trovate all’interno del programma della lista
risultata vincente alla recente tornata elettorale, mi auguro che il dettagliato
programma UXC possa tornare utile nel corso della legislatura, a chi
possibilmente ne avrà bisogno per governare.
Oggi vi volevo parlare della curiosa necessità dell’Amministrazione
Mandelli di tappare buche sotto elezioni.
La tempistica ha creato più di un borbottio fra i Cassinesi, perché la
concomitanza con la campagna elettorale, infatti, a qualcuno ha ricordato prassi
da Prima Repubblica.
Ad onor del vero, non ci sono stati solo gli asfalti, le ultime settimane
sono state interessate da un gran lavorio per rimediare a quello che non si è
fatto con l’ordinaria amministrazione negli anni passati.
L’operazione è stata chiara sin da subito, io peraltro avevo già scritto in
tempi non sospetti (novembre 2017, https://andreamaggio.blogspot.com/2017/11/il-massimo-dei-debiti-altro-milione-e.html)
degli asfalti elettorali
Mandelli ha rappresentato un modello di Sindaco vecchio e superato, si era
proposto come una forza innovativa, ma si è conformato in tutto il retaggio di una
politica nascosta nel palazzo e che parla solo il linguaggio del burocratese
degli Uffici Comunali.
Ma il risultato elettorale di “Cassina Domani – Sindaco Mandelli” è davvero
sorprendente, ha incassato 1800 voti.
Non so se gli asfalti elettorali abbiano inciso o meno nell'opinione pubblica, ma sicuramente una parte
consistente di Italiani continua a votare i
politici che poi disprezza, li critica, li contesta, ma poi li vota.
Poi esiste una fetta consistente di voti in paese – l’ho sempre sostenuto –
viene direttamente “controllato” con un meccanismo scientifico mediante quella
minima parte di associazionismo viziato.
E’ una parte minimale, ma esiste ed esprime numeri significativi, probabilmente
i più difficili da analizzare.
Sono voti con cui ogni elezione deve sistematicamente di fare i conti e
quasi da copione sono incassati dalla lista di centrosinistra.
Chi come me è sempre stato avversato
dalla classe politica locale (questa volta ho fatto ‘strike’, ma di questo scriverò
più avanti) invidiosa e rancorosa, non ha mai potuto vantare il sostegno elettorale
di associazioni (sportive o culturali) amiche o gruppi informali del
territorio.
Il mio voto non è un voto politico, partitico
ma puramente popolare e non potete immaginare quanto sia grato ai Cittadini per quei 1000 voti.
Un numero impressionante, che mi ha
commosso, che mette a tacere vecchi tromboni della politica, ex Amministratori frustrati e sfigati vari che mi davano per "politicamente morto".
Partiamo da dove ci eravamo lasciati:
il consenso personale è aumentato a dismisura, segno evidente di apprezzamento sociale per impegno e costanza.
A questi vanno aggiunte 300 persone che
hanno espresso la preferenza per uno o due candidati ed ecco che Uniti per
Cassina ha ottenuto 1300 voti.
Il risultato è buono, soprattutto in considerazione dello sgambetto degli alleati
storici.
Il tradimento della lega – a 30 ore
dallo scadere dei termini della presentazione delle liste – puntava sostanzialmente
a cancellare UXC in questa subentrata legislatura.
La capacità di reazione mostrata dal
gruppo – nel rialzarsi prontamente – è stato un passaggio emozionante.
In 30 ore, abbiamo messo in piedi una
buona squadra, tutti portatori di esperienze (anche professionali) interessanti.
La lista vantava alcune eccellenze di
qualità straordinaria, purtroppo poco conosciute in paese e quindi con preferenze
personali.
E infatti, ad eccezione di alcuni
cavalli di razza, il resto della lista non ha particolarmente brillato per
numero di preferenze personali.
Conoscendoli ad uno ad uno, ne avrebbero
meritate molte di più, ma con un solo mese a disposizione (dalla presentazione
delle liste al giorno delle votazioni) sarebbe stato difficile per chiunque
farsi conoscere dagli elettori.
Non siamo nemmeno riusciti – per come
volevamo – a far conoscere la bontà del nostro progetto e il valore delle
nostre idee.
Ho visto grande impegno e partecipazione
da parte di tutti i candidati, immersi in una campagna elettorale itinerante,
nei quartieri evitando l’abbarbicarsi sui Social.
Per questo spero che il progetto possa continuare
e attecchire sul/nel territorio.
Prima ancora delle valutazioni sui singoli, credo sia la squadra a meritare questa considerazione, come qualche settimana fa meritò – anche a
fronte della pubblica proposta dell’incarico di vicesindaco designato avanzatami
dalla Lega – la mia lealtà.
Che in Politica è merce rara.
Ho scelto di fare un percorso con loro,
sono contento di averlo fatto, orgoglioso, quando mi guardo allo specchio riconosco
il leone che è in me.
Dubito che qualche mio ex alleato – che dopo
10 anni ha impiegato meno di un secondo a scaricarmi – possa avere la medesima
fierezza.
I “cerca poltrona” hanno trovato ciò che
cercavano, ok, ma a quale prezzo?
Ad ogni modo, nella totale ininfluenza
locale di soggetti partitici frammentati e con candidati in più liste, sapere
che 1000 (dei 1300) voti sono stati assegnati al candidato Sindaco è
emozionante.
Chiudo con una breve riflessione sul
vero fallimento.
L’elettorato della Lega non ha
certamente premiato l’abbandono di Uniti per Cassina, del capogruppo Maggio.
Non ha premiato elettoralmente il
matrimonio Lega + 3 movimenti civici.
Anzi.
Basti pensare che a Cassina, la Lega
alle elezioni Europee ha preso 2500 voti, mentre alle Comunali (insieme ai 3
movimenti, di cui uno – MCCS – che ha sempre ottenuto 1200/1300 voti) ne ha
ottenuti solo 2200.
Mandelli vinse a 3100, D’Amico a 3300.
Hanno vinto le elezioni, ma la lega cassinese ha
preso una mazzata impressionante, perché anche il movimento di Beccaria (Una
Cassina per tutti) e l’altro Movimento di Capizzi/Greco (Forza Cassina) hanno
comunque portato il proprio contributo per raggiungere il misero 2200.
Ma se togliamo i voti del MCSS e degli
altri 2 movimenti, la Lega cassinese è praticamente nulla.
Inevitabile dopo la scelta di un Sindaco debole, di una coalizione
politicamente incoerente e irrazionale (coalizione fra soggetti, che per 15
anni hanno militato su fronti opposti)
Ciao a tutti
Andrea Maggio
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