venerdì 7 giugno 2019

CAMBIARE PASSO RISPETTO AL PASSATO, PARTENDO DALLE REGOLE DA RISPETTARE

Come già affrontato in diversi post, nel corso della scorsa Amministrazione vi fu un'emergenza comunale durata una legislatura.


Si tratta della questione "osservanza delle regole", che per tutti i 5 anni fu intesa come "optional" facoltativo, l'interpretazione elastica di un concetto complesso che andrebbe considerato prioritario se riferito al contesto, che le regole è chiamato a far osservare ai molti.

Lavori non autorizzati, non preventivamente segnalati, oggetto di Ordinanze incomplete, ritardo nella presentazione Atti Pubblici, ritardi nell'approvazione di Bilanci approvati in ritardo, due volte incompleti e posticipati, programmi dei lavori pubblici ritirati perché non rispettavano materia pubblicistica richiesta, fatture rimborsate per lavori di manutenzione straordinaria eseguiti in una struttura pubblica, senza la preventiva e necessaria autorizzazione del Comune (Agosto 2015, per chi non ci crede: la n. 262/2015 e n. 285/2015), mancate convocazioni di conferenze di servizi ai sensi di Regolamenti in vigore, mancate convocazioni di commissioni Vigilanza e assenza di obbligatori verbali, determine approvate senza il visto di Regolarità contabile, Autovelox installati fra due siepi, poi rimossi e posizionati - ABUSIVAMENTE - lungo una strada provinciale e sanzionati dell'Ente Proprietario della strada, impianto semaforico installato senza autorizzazione e Comune multato, murales eseguiti su muri non di proprietà del Comune senza manleva. 

Potrei continuare per ore, dalla mancata convocazione delle Commissioni (urbanistica e "demanio e patrimonio") dagli annunci urbanistici incoerenti alle previsioni urbanistiche del PGT alle bandiere non istituzionali appese per 5 anni alla facciata del Comune (sul sito istituzionale del Governo, sul cerimoniere, vi è fatto espressamente divieto all'esposizione sugli edifici pubblici istituzionali bandiere e vessilli non istituzionali o privati o di parte.

Sugli edifici pubblici istituzionali possono essere esposte esclusivamente bandiere pubbliche istituzionali, eppure a nessuno - nessuno - è interessato chiederne la rimozione.

Probabilmente, rispettare le Regole deve aver generato un senso di sofferenza e frustrazione, da parte di chi aveva vinto le elezioni.

Ma chi vince le elezioni non è autorizzato a fare qualcosa, che leggi e regolamenti proibiscono, anzi il rispetto delle regole da chi è chiamato a governare assumono un'importanza educativa maggiore, superiore, nobile ed educativa.


Questo però è quello che penso io visto che Mandelli ha preso i 1800 voti - che sono tantissimi - sono spinto a pensare, che la questione non abbia rivestito carattere prioritario per l'elettorato cassinese in generale.

Ma neanche per quello "qualificato" contrario alle sanatorie degli abusi edilizi, visto che l'ex Sindaco ha "sbloccato" il noto abuso della Cascina Colombirolo.


Cantieri edilizi a cielo aperto senza delimitazioni, operai sui tetti della scuola senza DPI e sistemi di protezione, ragazzi che scavavano al Casale (il noto Tombino) con le scarpe da tennis.

Abbiamo assistito a 3 contratti della Manutenzione Verde incredibilmente prorogati al medesimo operatore privato (eludendo la Gara di Appalto Pubblica, ma procedendo per affidamento diretto) perché "...ha lavorato con diligenza e professionalità per tutto il periodo contrattuale e pertanto non si palesano motivi per non prorogare l’appalto data la necessità del servizio".

Spero che in questa nuova legislatura si possa uscire definitivamente da questo strano clima, nel quale il rispetto delle regole possa essere percepito erroneamente - e neanche lontanamente - come "perdita di tempo" 

Perché - ancora di più nelle Pubbliche Amministrazioni -la FORMA E' SOSTANZA e se qualcuno in paese ha la forza (coraggio) di segnalare qualcosa meno visibile ai più, dev'essere valorizzato.

Non denigrato. 


In passato - ad agosto 2016 - ebbi a denunciare l'abusiva affissione di manifesti sul territorio comunale.

In quel caso si trattò di una nota associazione nazionale (non riporto il nome, per non cercare polemica alcuna).

Non furono i soli e non si trattò di un caso isolato, intervennero senza autorizzazioni che nemmeno avevano chiesto.

Solo il Capogruppo di Maggioranza Andrea Parma (in fondo, mi spiace che non sieda più in Consiglio Comunale) si complimentò con me, gli altri difesero - più o meno tacitamente - l'associazione nonostante la violazione.

E per questo - forse - l'anno seguente, l'associazione nazionale si dev'essere sentita legittimata a nuove affissioni non autorizzate.

Cosa chiedo - per iniziare - all'Amministrazione del Sindaco Balconi?

Chiedo un cambio di passo rispetto al passato , chiedo di evitare la medesima arroganza del potere degli ultimi anni.

Ad esempio (e lo scrivo con spirito assolutamente costruttivo) è importante che - per il futuro - il Sindaco eviti di andare in cantiere (piscina) e farsi accompagnare da semplici Cittadini (non eletti) senza la necessaria riunione di coordinamento, con conseguenti verbali sottoscritti e relativa  informativa alla DL.

A dire il vero, nemmeno il Sindaco (anche se fosse Committente) potrebbe entrare in cantiere senza seguire l'iter.

Ma addirittura, quello della riqualifica della Piscina è un appalto integrato, il Committente non è il Comune.

Nessun CSE (coordinatore della Sicurezza) avrebbe mai fatto entrare visitatori in cantiere, senza che l'accesso fosse avvenuto "....nei modi e tempi corretti traducendo tutte le informazioni all’interno di una procedura da inserire nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC)".

La procedura inserita all’interno del PSC del cantiere della riqualifica dell'impianto natatorio - che non conosco - dovrebbe consentire a tutti i soggetti coinvolti (committente, imprese, lavoratori autonomi) di essere edotti con congruo anticipo sulle regole da rispettare per l’ottenimento dell’autorizzazione all’accesso. 

Non parla - OVVIAMENTE - di semplici Cittadini, per i quali l'ingresso è sempre vietato espressamente. 

Il PSC infatti viene visionato e sottoscritto dalle parti e rappresenta il miglior modo di sottoporre tutte le procedure necessarie al regolare sviluppo del cantiere. 

Giusto per intenderci, la foto col caschetto è folkloristica - fa la sua scena per la stampa - ma un CSE (io lo sono da 10 anni) nell’esecuzione di specifica valutazione avrebbe identificato che i soggetti della foto non rappresentano la Committenza e almeno uno in foto è un semplice Cittadino, non eletto.

Comprendo perfettamente l'esigenza politica dei neo eletti (sono sincero) ma il rispetto delle regole e la formalità sono fondamentali.

Se il rischio di caduta non può essere eliminato o ridotto ad un livello tale da non provocare lesioni, il ricorso ad un elmetto di protezione è inevitabile (anche per pericolo di urtare il capo con oggetti duri e immobili") ma è tutto inutile se poi in cantiere ove sono presenti scavi, lavorazioni idrauliche ed elettriche, si entra con scarpe con il tacco (e comunque non idonee) insieme a semplici Cittadini e fotografi vari.

Ma sono certo, che la prossima volta, il Sindaco farà più attenzione alle regole, nel rispetto dei lavoratori e del lavoro del CSE (coordinatore in fase di esecuzione).

E della Direzione Lavori.

Peraltro, La Cassazione Penale, Sez. 4, con la sentenza n. 18344 del 03 maggio 2019 ha stabilito che la prevenzione degli infortuni di soggetti estranei a un cantiere ricade in capo al CSE anche qualora gli stessi si caratterizzino da condotte imprudenti.

Da coordinatore (CSE) non avrei fatto entrare nessuno, avrei informato immediatamente Committenza (che badate bene non è il Comune!!!) e DL ed eventualmente integrato il PSC

Rispettiamo le regole, per le foto ci sarà tempo.


Alla prossima.



Andrea Maggio




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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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