Il rinvio
al 30 aprile per i conti di che
rappresenta l’unica decisione di peso assunta
Ieri la Conferenza
Stato-Città ha deciso per offrire un mese in più ai Comuni, Province e Città metropolitane, per l'approvazione del Bilancio
L'esigenza nasce – perlomeno queste sono le voci che trapelano -
dall’emergenza Coronavirus ma personalmente ho molti dubbi in proposito.
Se così fosse stato, avrebbero riservato la proroga solo ai
territori colpiti dal problema.
Piuttosto credo che il rinvio generalizzato sia stato
pensato per andare incontro alle numerose Amministrazioni che stanno vivendo
patemi d’animo sul ricalcolo del FCDE.
Sono circa 2000 (fra le quali Cassina) e - ho provato a spiegare - per la prima annualità di saranno complicazioni di cassa.
Non so se l'Amministrazione si vorrà avvalere di questa ulteriore proroga, probabilmente no visto quanto affermato dal Consulente nel corso dell'assemblea pubblica "il Bilancio è pronto serve solo approvarlo")
Sulla questione coinvolgerò il Presidente della Commissione Tacconi, affinché si possa cominciare a discutere del Bilancio - in commissione - prima che venga approvato.
Altrimenti, rispetto al passato e a dispetto delle promesse, non è cambiato nulla in fatto di trasparenza
Il principio sacrosanto è:
Chi vince le elezioni ha l'onere e onore di governare, chi perde ha il dovere di controllare e discutere.
Senza documenti (di un "Bilancio Pronto manca solo il voto") non possiamo controllare, senza commissioni non possiamo discutere.
E quando si discutono scelte già decise (votate in giunta) si raggiunge l'apice dell'inutilità.
Il bello è che l'attuale assessore al Bilancio, nella scorsa legislatura, da presidente di commissione Bilancio in quota minoranza, sottoscriveva questi discorsi.
Temo che abbia cambiato idea.
Tornando allo spostamento del termine entro il quale approvare il
bilancio preventivo, questa volta ha differenti effetti sulle scadenze tributarie: non cambia
la scadenza per le tariffe della Tari (30 aprile) e per la nuova Imu ma sposta
a fine aprile i termini entro i quali aggiornare i regolamenti comunali
Da quest’anno è obbligatorio l'aggiornamento e io – che continuo a dare una mano ad
un’’Amministrazione piuttosto “ingessata” – lo faccio presente (consiglio) per evitare passi falsi o inadempienze.
Le nuove regole del Fisco locale hanno reso ostica la materia
Occorre rimettere mano ai regolamenti, lo impone la riforma della
riscossione e pertanto - regole locali vanno adeguate alla disciplina
dell’accertamento esecutivo
Per limitare situazioni scomode come quella vissuta anche da Cassina, con una
discutibile clemenza rispetto ai debitori, i Comuni sono chiamati a tagliare i
tempi della riscossione delle entrate che i contribuenti non versano
spontaneamente.
Rispetto alla questione “ammanchi di cassa” – tema sul quale sono
sollecitato parecchio dai Cittadini – confermo quanto sto sostenendo in questi
ultimi 10 giorni.
“…il
problema esiste, è serio, ma non grave ed è vissuto da almeno 2000 pubbliche
Amministrazioni d’Italia”. A differenza di molte di queste, Cassina
(questo ha confermato il Consulente) non vede a rischio i “servizi
indispensabili”.
Il Consulente ha
confermato anche le mie prime dichiarazioni (“LE CONTESTAZIONI HANNO NATURA
TECNICA E NON SI CONFIGURA REATO DI DANNO ERARIALE PER EX AMMINISTRATORI)
aspetto peraltro confemato nella pronuncia della Corte dei Conti.
Nei precedenti post – che oggi confermo – ho prospettato che la criticità
avrà durata di un’annualità, a meno che (dubito!!!) si ripetano ritardi per
effettuare una ricognizione dei residui attivi, con riaccertamento in considerazione
dell’effettiva possibilità di escutere i crediti.
In questi 8 mesi di legislatura non è stato effettuato alcun monitoraggio,
era ovvio che sarebbe saltato fuori all’approvazione dei risultato di
Amministrazione.
Il prossimo Bilancio – a causa di ritardi dovuti immagino all'inesperienza – sarà realmente sacrificato, già l’anno prossimo tutto tornerà nel
fisiologico.
Non serve alzare le tasse, tutte le Amministrazioni hanno trovato criticità
di bilancio, il manuale di partito afferma che le tasse si alzano il primo
anno, si abbassano l’ultimo anno prima del ritorno al voto.
E’ politica vecchia, superata.
Andrea Maggio
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