giovedì 30 aprile 2020

BAR e PIZZERIE: INTERVENGA LA REGIONE. In fretta

Egr Presidente Fontana,

Oggi si è tenuta un’importante seduta, la classica conferenza che anticipa provvedimento edgionali,  per discutere dei contenuti delle ordinanze che saranno emesse su base regionale

E’ evidente che vi sono alcuni provvedimenti imminenti che possono “perfezionare” alcuni aspetti che il Deecreto ministeriale (che entrerà in vigore il 04/05) non poteva tenere in considerazione.
Nella riunione di oggi (fra Boccia e voi presidenti) che mi riferiscono avete aggiornato a lunedì, la discussione è stata argomentata

Da umile “Signor nessuno”, penso che la Regione Lombardia debba puntare a far comprendere al ministro (Boccia) quanto sia importante oggi consentire il servizio di asporto, una modalità di vendita che potrebbe far respirare il settore.

Così, il provvedimento potrebbe garantire anche i bar, per evitare il “collasso definitivo”.

Perché nel dpcm sotto le specifiche delle “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale” si legge al punto in questione:

sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)… Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attivita’ di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Insomma non è consentito l’asporto per i bar delle città, ma non ad esempio per quelli presenti nelle aree di servizio lungo l’autostrada, i quali, sempre secondo il dpcm “possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali … con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

Allora, mi sento di suggerire al Presidente Fontana di “aggiustare” questa falla.
Altrimenti dobbiamo spiegare il perché nelle Autostrade (concessionarie!) è possibile fare ciò che nei  Comuni non si può.

Comprare la colazione e andare a consumarla a casa, che problema può dare?

Basterebbe applicare quelle che già ci sono: si attende in fila fuori, si entra uno alla volta, si acquista e si esce per consumare.

Salviamo i Bar, i lavoratori.
Salviamo le famiglie che hanno aperto l’attività con il sudore e che non riuscirebbero a sopravvivere

Andrea Maggio

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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