lunedì 13 aprile 2020

UN PENSIERO PASQUALE

Questa Pasqua diversa, deve aiutarci a pensare.

L’aumento del numero dei tamponi fa crescere - in Lombardia - le persone positive al coronavirus, che aumentano di 1544 (tot 59052)

Diminuiscono i decessi giornalieri, ieri sono aumentati di 110 e il giorno precedente di 273

Ma oramai il discorso “numerico/statistico” lascia il tempo che trova, ha poca importanza conoscere della riduzione o della crescita di alcuni dati e anche io— che per tutte queste settimane ho riportato dati - mi sono arreso all’inutilità.

All’inizio pensavo potesse servire a capire se l’atteggiamento assunto fosse corretto, anzi resto convinto che alcuni  dati positivi abbiano “aiutato” a farci maturare consapevolezza.

Anche se dopo tanti giorni si segnalano dati in diminuzione (anche i ricoveri) inutile negare che i numeri raccontano di una realtà confusa, parziale.

Una cosa è certa: la diffusione ancora alta e - perlomeno da quando apprendiamo dai media - sono ancora diffusi i  comportamenti irresponsabili di una parte considerevole della popolazione.

Io continuo ad osservare le direttive impartite dalle autorità, senza discutere, perché credo fermamente nella “democrazia rappresentativa” e chi è chiamato a governare ha l’onere di scelte e decisioni gravose.

Fatta questa premessa (di rispetto alle istituzioni), devo pur tentare un ragionamento.

Ormai è chiaro che la strategia attuata con gli strumenti di cui dispone l’ordinarietà (democrazia) non sono sufficienti a sconfiggere definitivamente il virus.

L’unica vittoria perseguibile in questo momento - con questi mezzi - è il “contenimento” della strage in corso, nell’attesa che sia pronto il vaccino.

Ma - pur nel rispetto dell’autorità che dicevo poc’anzi - corre l’obbligo cominciare a domandarsi se la strategia abbia prodotto i risultati sperati e se non sia arrivato il momento di ripensare a nuove strade.

Cambiare è difficile, non cambiare può essere fatale.

Mi auguro che il momento straordinario aiuti il legislatore ad assumere decisioni coraggiose, che possano dar vita ad una nuova organizzazione sociale, in modo da “mettere in salvo” le persone più fragili (prepensionamento è obbligo di dimora ai soggetti anagraficamente più grandi?).

Serve procedere con un piano occupazionale epocale, con l’assunzione dei molti giovani disoccupati interrompendo il ciclo improduttivo dei redditi senza lavoro.

La Germania ha perso 2 guerre mondiali, ma non l’autorevolezza e la missione nazionale.

La guerra dei polli del cortile è una storia tutta italiana.

Le grandi Nazioni hanno sempre capito che l’aquilone si alza con il vento contrario, non con quello a favore.

Buona Pasquetta (a casa, ovvio)

AM

Nessun commento:

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog