A costo di risultare noioso, anche quest'anno devo riprendere l'argomento.
Poche ore fa si è consumato l’ennesimo attacco - politico - alle scuole paritarie.
Attacchi che oggi viviamo a livello Nazionale, ma ai quali abbiamo sempre assistito ad ogni livello (anche Comunale).
Oggi qualcuno ha cambiato idea, riconoscendo finalmente alle scuole paritarie la fondamentale funzione ma - nel corso di passate legislature - vi furono critiche "feroci" ai Piano Diritto allo Studio che prevedevano "...fondi sproporzionati per le scuole paritarie".
Il trucco, ieri come allora, è sempre lo stesso.
Raccontare al grande pubblico, che "se le scuole pubbliche sono messe male, è perchè i soldi a queste destinate sono dirottati alle scuole paritarie".
Una bugia populista clamorosa, che purtroppo sfonda in una parte della società e che periodicamente qualcuno si organizza per divulgare.
Ma ogni volta che uno “matura” e comprende che i finanziamenti previsti per le paritarie non sono sottratti ai fondi da destinare alla scuola pubblica, spunta qualcuno (questa volta al nazionale) che dichiara
"Basta fondi alle scuole paritarie".
È evidentemente che chi sostiene questa "panzana" (qualcuno promuove la bugia per stringere con una parte di elettorato) non conosce il mondo della formazione.
Lo Stato deve garantire l'istruzione a tutti, ma non deve "gestire" l'istruzione di tutti.
Garantire il servizio a tutti, vuol dire avere strutture in grado di ospitare tutti.
E questo non è e- soprattutto - non è possibile: il numero di potenziali fruitori (ad esempio bambini im età scuole materna) sono superiori alla disponibilità delle due strutture materne comunali.
Il servizio pubblico non quello erogato dalla Stato, il servizio pubblico può essere offerto dal privato come dal pubblico.
Sono anni che - ciclicamente - sostengo questa battaglia: l’offerta formativa differenziata senza alimentare ideologiche posizioni odi retroguardia.
Si deve pensare al futuro con una visione innovativa, in grado di offrire ai nostri giovani le stesse opportunità di crescita.
La libertà di scelta - da un lato - l’impossibilità di immaginare di sostenere una domanda senza farsi aiutare (con le paritarie) per dare risposte esaustive ed esaurienti.
La scuola paritaria - ad esempio scuola materna parrocchiale - non chiede soldi per sé, ma per soddisfare esigenze e contribuire alla risposta alle famiglie.
Serve salvare il sistema scuola - pubblica e paritaria - garantire le risorse per il funzionamento e la sopravvivenza, a tutti i livelli.
Con la conversione del DL Rilancio (Senato) accogliendo alcuni emendamenti e a livello comunale con un Piano diritto allo Studio lungimirante
Nessun commento:
Posta un commento